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Una giornata da Leone

 
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Autore Messaggio
Vezz



Registrato: 23/11/08 22:05
Messaggi: 2159
Residenza: Segrate (MI) - 115 m s.l.m.

MessaggioInviato: Ven Mag 10, 2013 12:21 pm    Oggetto: Una giornata da Leone Rispondi citando

Salita al monte Leone della scorsa domenica 5 maggio.

Torno al passo del Sempione dopo due anni e l'obiettivo stavolta è più ambizioso. Alla seppur estetica e interessante punta di Terra Rossa, si sostituisce l'affascinante monte Leone ben visibile da parecchie delle nostre montagne lombarde, Grignone compreso.
Ho addosso solamente tre ore di sonno e la discreta fatica dell'arrampicata a ponte Brolla del sabato. So che devo risparmiare le energie, ma come spesso (sempre) accade, alterno soste fotografiche a rapidi inseguimenti dei soci. Ne approfitto visto che sono previsti peggioramenti a metà mattina. E le velature già presenti in cielo sono lì a preannunciarli.
La punta di Terrarossa si protende a catturare i raggi di un pallido sole, le vertiginose pareti dell'Hubschorn ci sovrastano mentre ne compiamo l'accerchiamento.
Tutto fila via liscio fino all'Homattupass dal quale è impossibile non gettare uno sguardo alle imponenti pareti innevate di Fletschorn, Lagginhorn e Weissmies. Cominciano quindi i primi segni di stanchezza che riesco tuttavia a tamponare in qualche modo fino al colle del Breithorn. Il grosso del dislivello è fatto, resta tuttavia da percorrere un lungo traverso in discesa per portarsi alla base della cresta sud del Leone.
D'improvviso cala la nebbia. Nulla più si vede. Procediamo a intuito, qualche provvidenziale schiarita ci guida. Le certezze vacillano. E si fanno ancora più traballanti nell'incontrare un gruppetto di scialpinisti in attesa dell'elicottero per il soccorso: un ragazzo (da quanto mi han riferito) sceso con gli sci dalla cresta, ha sbattuto la testa e, sanguinante, è stato soccorso e infagottato per far fronte al freddo che, data l'assenza di sole, si è fatto pungente.
Accertatici che la situazione fosse "sotto controllo", procediamo alla volta del deposito sci. Indossati i ramponi, risaliamo un breve pendio e seguiamo, ansimanti, la successiva lunga cresta che, con qualche roccetta, ma in gran parte nevosa, ci deposita sulla panoramicissima vetta. Non oggi naturalmente.
Con un pizzico di rabbia mi immagino le vedute tutto intorno: la punta di Terrarossa proprio di fronte a noi, il baratro verso l'alpe Veglia con le cime che la sovrastano, i rilievi del Devero, le cime della Val Grande, l'Ossola, la triade di Saas Grund, Weisshorn, Bietschorn e Oberland..
Torniamo quindi sui nostri passi fino agli sci, sotto di noi, mentre tra le nebbie si percepisce che gli uomini del soccorso hanno raggiunto il malcapitato per portarlo in zone più aperte dove poterlo infine prelevare con l'elicottero.

Raggiunta la cima e terminate le difficoltà della cresta, la gita non può certo dirsi esaurita, occorre ripetere il lungo traverso con le pelli e risalire quei 150 m fino al colle: quel che si dice il "colpo di grazia". La nebbia poi è ora fittissima, le punte di sci si perdono nel nulla, intorno a noi niente è percepibile. Si procede a intuito nel tentativo di seguire qualche sporadica traccia.
Cervello e sistema di equilibrio sono messi a dura prova: quando pare di stare salendo si è invece in discesa, complicato è anche solo andare diritto. Complice la quota e le energie ormai ridotte al lumicino, sento la testa pulsare e scottare. Proprio come accade a un computer che si riscalda qualora gli venga richiesto un lavoro aggiuntivo. Ogni cinquantina di metri mi devo fermare. Quando pensiamo di essere in dirittura d'arrivo ci accorgiamo che in realtà siamo ancora indietro. La salita non finisce mai.

Giunti finalmente nel punto che ha le sembianze del colle, ci disperdiamo per un attimo, ciascuno convinto di stare procedendo nella giusta direzione. Forse perchè leggermente preoccupato, richiamo all'ordine i compagni e con la corretta intuizione, riesco a scorgere le tracce che paiono scendere dalla parte giusta.
Le seguiamo tenendole ad un palmo dal naso e, solamente quando raggiungiamo un certo grado di certezza, tiriamo un sospiro di sollievo e agganciamo le talloniere.
Scendiamo un paio di centinaia di metri zigzagando sulla traccia per poi liberare gli sci lungo quella che si rivelerà una divertentissima discesa fino a quello strambo posto che è il passo del Sempione.



Esauritasi l'alba, è il Bietschorn a darci il benvenuto


Più nelle vicinanze, la punta di Terra Rossa raccoglie gli ultimi raggi di un pallido sole


Contorniamo le vertiginose pareti dell'Hubschorn


Dall'Homattupass la vista si apre sui giganti di Saas Grund


Fletschorn e Lagginhorn


Weissmies


La mitica parete nord del Fletschorn


Ancora uno strappo per il colle del Breithorn


Lassù a sinistra


La traccia è evidente e il sole ancora presente


E invece non passa nemmeno mezz'ora che la situazione è la seguente


Ma teniamo duro. In un'ulteriore oretta e mezza siamo in cresta e quindi in vetta


Un timido squarcio lungo la discesa in cresta


Giù verso il deposito sci


E ancora un'ora abbondante di nulla assoluto


Fortunatamente poi troviamo la retta via e sbuchiamo sotto le nebbie proprio di fronte all'Hubschorn


E finalmente possiamo mollare gli sci sulla bella neve marciotta che piace a me!


Ospizio in vista

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Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.

Qualche mia foto
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xymox



Registrato: 20/09/11 21:18
Messaggi: 63
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MessaggioInviato: Ven Mag 10, 2013 1:01 pm    Oggetto: Re: Una giornata da Leone Rispondi citando

bella gita e belle foto
Wink
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ciao marco
www.marcosanti.it
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Franz
Event manager


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Messaggi: 9722
Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Ven Mag 10, 2013 1:20 pm    Oggetto: Re: Una giornata da Leone Rispondi citando

Il Leone è quella cima...che solo se la vuoi fare...vai fino a là...
In effetti...magari potevate beneficiare di una discesa con vista...ma a chi importa, il breithorn è sempre lì...
Vezz ha scritto:
Esauritasi l'alba, è il Bietschorn a darci il benvenuto

La riscossa dei 3900! Sà da fare!
Vezz ha scritto:
Fletschorn e Lagginhorn

Oltre il Fletschorn c'è di più...Wink
Che bello il Rothorn!
Gita poco o nulla frequentata rispetto alle limitrofe.
Dalla tua foto viene voglia...

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claus_



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MessaggioInviato: Ven Mag 10, 2013 1:53 pm    Oggetto: Re: Una giornata da Leone Rispondi citando

Franz ha scritto:
Il Leone è quella cima...che solo se la vuoi fare...vai fino a là...

le altre no?
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rediquadri



Registrato: 29/08/10 09:53
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MessaggioInviato: Ven Mag 10, 2013 2:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vezz... complimenti! Ma quanto gitoni hai infilato uno dopo l'altro tra inverno e primavera Question
Molto bello il racconto, l'esserti ben destreggiato in condizioni meteo e di stanchezza difficili è un merito aggiuntivo molto importante Wink
Peccato per le nubi che hanno oscurato il panorama, ma ci sono tante altre cime in zona che puoi fare (almeno stando a report e cartina) per goderti il panorama, bella inoltre la cresta finale!
Io lì in zona ho fatto cone neve staldhorn, spitzhorli e tochuhorn e laghi sirwoltesee, e ogni volta dalle cime guardavo ammirato tutti i colossi in zona che vedo che sono quasi tutte scialpinistiche.
Leggo che hai già salito la punta di terrarossa, io spero di poterla salire quest'estate.

Leggo infine che sabato eri a pontebrolla, hai poi concatenato qualche cima in zona tipo gambarogno o tamaro?

Cmq, complimenti veramente ancora, dal badile della scorsa estate hai infilato una serie bellissima di cime
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claus_



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MessaggioInviato: Ven Mag 10, 2013 2:50 pm    Oggetto: Rispondi citando

mi ricordo il leone due stagioni fa a novembre, ospitava una simpatica esercitazione di guerra. più volte le granate mi son passate sopra la testa e non sono mancati gli sbarchi di truppe aviotrasportate direttamente in cima al leone...
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furbo



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MessaggioInviato: Ven Mag 10, 2013 8:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

sto leone ancora mi manca Rolling Eyes

alè vezz
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La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile
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calimero



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MessaggioInviato: Ven Mag 10, 2013 9:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Che peccato per la nebbia.
Ricordo quando salivo al Gross Leckihorn in pieno nebbione e pensavo alla discesa.
Mi veniva la voglia di girare immediatamente le punte degli sci.
Beh, in un modo o nell'altro la cima e la gita te la sei portata a casa.
Cima che sono 4 anni che cerco di salire ma che all'ultimo momento cede sempre il passo ad altri obiettivi.
Mi impegno a farla nel 2014....spero...
E lo stile nella foto della neve marciotta non è per nulla male, nonostante tu dica sempre il contrario....
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calimero
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Vezz



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MessaggioInviato: Ven Mag 10, 2013 11:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

xymox ha scritto:
bella gita e belle foto
Wink

Grazie Marco. Rispetto alla val Varaita, son zone battute ampiamente dagli onicers.


Franz ha scritto:
Il Leone è quella cima...che solo se la vuoi fare...vai fino a là...
In effetti...magari potevate beneficiare di una discesa con vista...ma a chi importa, il breithorn è sempre lì...

La riscossa dei 3900! Sà da fare!

Oltre il Fletschorn c'è di più...Wink
Che bello il Rothorn!
Gita poco o nulla frequentata rispetto alle limitrofe.
Dalla tua foto viene voglia...


Beh in effetti ci si potrebbe accontentare del Breithorn senza che la sciata ne risenta. Con la nebbia poi e la stanchezza mentale e fisica del giorno prima non so chi me l'abbia fatto fare..
Ricordo che già due anni fa ti “interessasti“ al Bietschorn, spero per te che sia l'anno buono.
Il versante dirimpettaio all'Hubschorn s'ha da visitare anche se non lo trovo così panoramicamente interessante. Probabilmente è la sciata ad essere speciale.

rediquadri ha scritto:
Vezz... complimenti! Ma quanto gitoni hai infilato uno dopo l'altro tra inverno e primavera Question
Molto bello il racconto, l'esserti ben destreggiato in condizioni meteo e di stanchezza difficili è un merito aggiuntivo molto importante Wink
Peccato per le nubi che hanno oscurato il panorama, ma ci sono tante altre cime in zona che puoi fare (almeno stando a report e cartina) per goderti il panorama, bella inoltre la cresta finale!
Io lì in zona ho fatto cone neve staldhorn, spitzhorli e tochuhorn e laghi sirwoltesee, e ogni volta dalle cime guardavo ammirato tutti i colossi in zona che vedo che sono quasi tutte scialpinistiche.
Leggo che hai già salito la punta di terrarossa, io spero di poterla salire quest'estate.

Leggo infine che sabato eri a pontebrolla, hai poi concatenato qualche cima in zona tipo gambarogno o tamaro?

Cmq, complimenti veramente ancora, dal badile della scorsa estate hai infilato una serie bellissima di cime


Grazie Stefano, sono stato un po' come una molla. Mi sono caricato due mesi la scorsa estate per poi sfornare una per me eccezionale triade lombarda; allo stesso modo sono stato fermo in gennaio e febbraio per poi sparare un discreto filotto di gite su standard per me più che buoni.
Al Sempione ce ne sarebbe da girare per anni. La punta di Terrarossa è tra le cime più particolari della zona. In estate dev'essere ancora più bella poichè risaltano le conformazioni e i colori della roccia.

Sono stato a Ponte Brolla sab scorso in una giornata di meteo più che mai variabile. Ho pensato al Gambarogno, ma se l'avessi proposto ai compagni mi avrebbero riso dietro.
Tornerò.

claus_ ha scritto:
mi ricordo il leone due stagioni fa a novembre, ospitava una simpatica esercitazione di guerra. più volte le granate mi son passate sopra la testa e non sono mancati gli sbarchi di truppe aviotrasportate direttamente in cima al leone...


Dev'essere un po' come ritrovarsi in un videogioco ma con gli sci ai piedi.. inquietante!

furbo ha scritto:
sto leone ancora mi manca Rolling Eyes

alè vezz


Se i miei informatori dicono il vero mi sa che potrebbe mancarti ancora per molto poco... Wink

calimero ha scritto:
Che peccato per la nebbia.
Ricordo quando salivo al Gross Leckihorn in pieno nebbione e pensavo alla discesa.
Mi veniva la voglia di girare immediatamente le punte degli sci.
Beh, in un modo o nell'altro la cima e la gita te la sei portata a casa.
Cima che sono 4 anni che cerco di salire ma che all'ultimo momento cede sempre il passo ad altri obiettivi.
Mi impegno a farla nel 2014....spero...
E lo stile nella foto della neve marciotta non è per nulla male, nonostante tu dica sempre il contrario....


La nebbia purtroppo era messa in conto. Tutto sommato ha donato attimi inediti alla gita. Sole e neve dopo un po' stufano. Alludo agli scorci in cresta e alla stranissima sensazione lungo l'interminabile traverso di rientro. E poi ha aggiunto anche un pizzico di tensione alla fine. Sarà la peculiarità che farà ricordare questa gita.
Dubito che ti scapperà nel 2014.
Lo stile di discesa è qui quasi impeccabile: sulla neve marciotta do il meglio, mi sento sicuro. Le pendenze poi erano modeste. Mi sono fatto immortalare mica per nulla.. ho speso bene l'unico scatto della gita! In tutti gli altri momenti di discesa, altre gite comprese, mi son guardato bene dal farmi fotografare. Laughing
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Mer Mag 15, 2013 8:39 am    Oggetto: Rispondi citando

Però il Leone ha tutto un valore storico per lo scialpinismo che fa sì che non possa mancare.
Ma a me manca. E mi sembra di ricordare che ci sia un altra possibilità di salita (e discesa) oltre a quella dall'Ospizio.
Belle foto Vezz!
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