Una cima Piazzo strameritata

[Vezz]

Approfitto della bella giornata di sole prevista per martedì e, concluso il turno lavorativo, parto alla volta di Moggio. Il paese è sommerso dalla neve; le strade sono bianche e pure la vegetazione tutto intorno non è ancora stata scongelata dal già brillante sole.
Lascio l'auto, non prima di aver approntato, con dei telini usa e getta rimediati al lavoro, un ingegnoso sistema di imbottitura delle calze in "filo di Scozia" (avendo dimenticato quelle da montagna).
Mi incammino sul sentiero 24 affondando in mezzo metro di neve fresca. Sono il primo e probabilmente l'unico a passare di qui oggi. Procedo a fatica sotto un fitto bombardamento: la neve si scioglie sugli alberi, provocandomi una continua doccia rinfrescante. Raggiungo la radura delle baite del Faggio che mi regala una prima discreta veduta sullo zuccone Campelli e su parte della Valsassina. Sono salito di poco più di cento metri, ma sono già piuttosto stanco. Fortunatamente intravvedo in lontananza il sentiero 23. Tracciato!
Raggiuntolo, lo seguo inerpicarsi per il bosco. Le ciaspole aiutano parzialmente in fase di appoggio, trasformandosi in palette nella fase di recupero: pare di avere due mattoni ai piedi e l'affanno lo dimostra.
Dopo due lunghe ore e qualche scorcio sulle Grigne, giungo finalmente in vista dei Piani. Saluto e ringrazio i battitori che si apprestano a scendere, e proseguo alla volta dei rifugi Nicola e Cazzaniga. La pista battuta è manna dal cielo, mi permette di rifiatare e di guadagnare dislivello. Il Sodadura spicca più bianco che mai nel cielo blu; le molteplici costruzioni sparse qua e là, non disturbano più di tanto.
Raggiunto il rifugio Nicola, tiro dritto, deciso almeno a tentare la salita alla cima Piazzo, solcata unicamente dalle serpentine di due scialpinisti. Mi intrattengo ancora qualche minuto nell'immacolata conca nei pressi del rifugio Cazzaniga che offre un candido e morbido scenario. Scarto l'idea di tentare la salita al Sodadura, e punto piuttosto alla cima Piazzo, sulla quale, per un motivo o per l'altro, non ho ancora messo piede.
Torno ad affondare nella neve fresca e, passo dopo passo, pervengo alla madonnina di vetta. O meglio a quel poco che ne rimane, visto che ne sporge unicamente la testa. Tiro il fiato, me lo merito. Ammiro soffici e curiose nuvolette avvicendarsi nel cielo altrimenti terso. Mi lascio infine scivolare per il carico pendio, per la conca e per la pista fino alla funivia.
Almeno per la discesa, Luca, concedimela.


Il sentiero 24 inizia tra il bosco ancora imbiancato




Pervengo con fatica alla radura delle baite del Faggio


Dalle quali intravvedo in lontananza il sentiero 23 provvidenzialmente già tracciato


Tutto è di bianco ammantato


Si scorgono i primi scorci sulle montagne lecchesi


Una Grigna


Due Grigne!


Dopo tre ore abbondanti dalla partenza, transito, sfinito, nei pressi dell'ex rifugio "I Bocia"


Raggiunti i Piani, si apre il panorama: ex rif Aurora e Resegone


Il Sodadura è più bianco che mai. Per un attimo una tentazione mi coglie


Avanti!


Il terreno torna ad essere immacolato


Mi lascio alle spalle il rif Cazzaniga


Mi concedo una bianca digressione


Mentre qualcuno sfrutta le mie tracce


Torno ad avanzare a fatica verso la cima Piazzo


Veduta dello zuccone Campelli (notare la madonnina di vetta)


Appunto


Ad oriente si confondono i profili


Soffici e curiose nuvolette si formano nel cielo


Rif Cazzaniga e Due Mani


Arrivederci Sodadura


La via per la serenità


Scorci di pace


L'ex albergo degli sciatori

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Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.

Qualche mia foto

[matteo81]

... sticazzi a sta meteo che fa sperare dal Lunedì per il week-end ma poi, sapendo che di speranze non ce ne sono molte, ti rosichi fegato e animo con sti report infrasettimanali ...



conte farabutt di gran duc strunz etc etc te e i tuoi bianchi quasi tutti perfetti e anche quando paion bruciate le alte luci ha cmq una resa della madonna (ke ti venisse la grattirola del grataku



e li mortacci che la racconti su pure bene te e le magnifiche rappresentazioni che ci regali ogni volta

[Vezz]

Ciao Matteo.
Sono sfortunato e scarso in mille altre cose.
Come farò il giorno che lavorerò a tempo pieno come una persona normale non lo so.
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Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.

Qualche mia foto

[lupin-3]

[misteradamello]

Belle le foto, ma che razza di modo di andare in giro è questo qua? con tutta quella neve vai A PIEDI???? sacrilegio!!!
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www.misteradamello.it

[BiancoAtlas]

come al solito belle foto mi piace parecchio quella , via per la serenità , mink il sodadura così ciccio ricorda una meringa ..... gnam
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Andare in montagna con il g.p.s. è come fare sesso con una bambola gonfiabile

[Vezz]

E' che son voluto partire dal basso. Mi interessava il sentiero da Moggio, su (a parte la cima) c'ero già stato.
Certo è stato un po' sprecare tutto quel ben di Dio e in parte ho rimpianto di non avere gli sci. Forse avrei anche potuto evitare la funivia in discesa.
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Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.

Qualche mia foto

[grigna]

[Orzo Bimbo]

Caspita che giornata !
Complimenti come al solito per le foto e anche perche' ci sei andato dopo che hai finito il turno.
E come se facessi una notturna...E che luna che hai beccato
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La felicita' c'è l'ha chi la coglie !
Per altre foto :
http://alpinline.blogspot.com/

[Vezz]

[calimero]

Vedo che fortunatamente altri amici onicers hanno provveduto a mandarti a Timbuctu per l'infrasettimanale e il meteo.
Mi hanno risparmiato la fatica.
Certo la voglia di strangolarti aumenta guardando le " bianche digressioni ".
Ma poi provvidenziali arrivano " le vie verso la serenità " e gli " scorci di pace " ( per me la più bella ) a sepegnere gli istinti omicidi......
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calimero

[Franz]

[lupin-3]

[Vezz]

[lupin-3]