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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Mer Set 26, 2007 10:59 am Oggetto: Arrampicate in Val Salarno [Adamello] |
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Posto alcune img "carpite" col RobBulet nel libro delle vie del Rifugio Salarno.
Qualità delle foto non eccelsa, ma si capisce...
Insomma bisogna farci un giro...
Mi ispirano "Lucy", "Big Crack", "Per un pugno di dollari" e "Giulia"
Il Cordamolla c'è già stato...
http://www2.on-ice.it/onice/onice_view_report.php?type=3&id=231 _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
L'ultima modifica di Franz il Mer Set 26, 2007 11:04 am, modificato 1 volta |
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gimidar
Registrato: 05/03/07 19:06 Messaggi: 2217 Residenza: kamunia
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Inviato: Mer Set 26, 2007 12:06 pm Oggetto: |
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bel lavoro 007
un amico mi ha parlato bene di soldato blue MA non e' x me
altro lo si trova qui
http://www.sandrodetoni.it/climbing/adamelloo.html _________________ “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”
(M. Proust) |
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LorenzOrobico
Registrato: 08/02/07 23:23 Messaggi: 9209 Residenza: Trescùr (BG)
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Inviato: Mer Set 26, 2007 12:07 pm Oggetto: |
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Molto interessante, anche la zona massi... per i bambini...  _________________ Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
Visita il mio blog |
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Giacomo cordamolla
Registrato: 12/02/07 21:01 Messaggi: 1084 Residenza: Monticelli Brusati (Brescia)
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Inviato: Mer Set 26, 2007 12:38 pm Oggetto: |
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Dopo il tentativo di sabato scorso alla Oppio-Bramani mi sto innamorando sempre più di questa valle. Avvicinamenti non brevissimi tengono lontani le grandi masse; garantite quindi belle arrampicate su roccia ottima e ambiente solare.
Oltre alle vie già citate da Franz va aggiunta un'ulteriore via nuova al settore Bolli gialli aperta il 15 agosto in solitaria da Alberto Franchini (max 6a+). Se poi ci si estende a tutta la valle si possono trovare varie vie su Cime di Poia, Corno Miller e avancorpi, Cornetto di Salarno e avancorpi e Corni di Salarno. Per questi ultimi e il Corno Miller l'avvicinamento è il più lungo di tutti (1 ora e 30 dal Prudenzini senza "dormire" più di tanto e si svolge su terreno instabile nell'ultima parte; questo fatto fa sì che le vie siano pochissimo ripetute e che quindi ci sia un senso di solitudine e pace incredibile).
Un mio sogno è Tantrica, direttissima probabilmente irripetuta sul Corno Or. (800 m, ED, max VII+). Forse rimarrà solo un sogno ma intanto sabato son già andato a vedermi l'attacco.
Le informazioni che ho postato le ho tratte dai vari numeri di Adamello (rivista semestrale del CAI Brescia) dal 1989 ad oggi. Magari se aspettate un po', pian paino scriverò qualcosa aggiornando questo argomento.
Intanto inizio col scrivere la relazione di Lucy fatta da me dopo la mia ripetizione (forse è stata anche la prima, però dovrei chiedere ad Alberto (Franchini) per averne conferma).
VIA LUCY – VAL SALARNO SETTORE BOLLI ROSSI
Zona: Lombardia-Adamello
Partenza: loc. Fabrezza Val Saviore (1424 m)
Quota attacco:2300 m
Quota arrivo:2450
Dislivello:150 m
Difficoltà: AD+/ 5b (5a ob.)
Rifugio di appoggio: Prudenzini 2235 m
Attrezzatura consigliata: 8 rinvii, 2 fettucce o cordini, materiale da doppia, 2 mezze corde da 50 (più comode ma non indispensabili da 60 m)
Orario indicativo: 1 ora e 40 min
Periodo consigliato: giugno - ottobre
Avvicinamento:
Da Fabrezza (circa 5 km oltre Saviore dell’Adamello) si sale al rifugio Prudenzini (2235 m) in circa 2 ore e 30 min (segnavia n°14). Dalla “terrazza” antistante il rifugio (quella guardando verso il lago Salarno) si individuano delle placche appoggiate in direzione nord-ovest. Tali placche son denominate settore Bolli Rossi e presentano 2 vie di 5 tiri e alcuni monotiri. Per raggiungerle dal rifugio si attraversa in mezzacosta (inizio presso un “inceneritore” per rifiuti che si trova a destra del rifugio (guardando dalla porta d’ingresso verso valle)) su traccia segnata da ometti. Si attraversano vari cespugli di rododendri misti a sassoni, su percorso non proprio agevole, cercando sempre di alzarsi leggermente. In circa 25 minuti si giunge sotto il settore. La via Lucy attacca all’estremità sinistra (faccia a monte - targhetta metallica alla base), presso una placchetta che si trasforma dopo pochi metri in uno spigolino arrotondato. Sono ben visibili i primi spit.
Via:
L1 Si sale per la placchetta e poi si giunge allo spigolo leggermente arrotondato. Senza raggiungerlo ci si tiene leggermente alla sua destra salendo sempre più o meno in linea retta. Dopo circa 20 m, quando si notano degli spit che traversano a destra in leggera discesa, li si ignora e si sale sul dorso dello spigolo alla propria sinistra. In breve per cengia facile e pianeggiante a sinistra si giunge alla sosta (A questa sosta giunge anche una variante più impegnativa (6a) che parte a sinistra della via Lucy e sale direttamente un muretto spesso bagnato) 5a
L2 Per placchetta in leggero obliquo a destra si sale fino ad immettersi in un diedro fessura che sale verticalmente. Lo si segue fino ad uscire su placche appoggiate dove si sosta 4c
L3 Si sale la placca molto appoggiata che si trova appena a destra del marcato diedro che si nota dalla sosta 4b
L4 Si sale in direzione della cengia erbosa soprastante, cercando di stare leggermente a destra, in modo da non toccare l’erba (si trovano 2 spit in questo tratto). Si approda così ad un tratto molto facile che precede una placca. Si sale poi sulla placca più o meno verticalmente, con dei bei movimenti di aderenza. Poco prima della sosta si sale una brevissima fessuretta e con un traverso a sinistra (leggermente sbilanciante) ci si porta al punto di fermata 5a+
L5 Si traversa per circa 2 metri a destra e poi si sale verticalmente la bella placca in aderenza, che cala leggermente di difficoltà prima della sosta 5b
Discesa:
Con 2 doppie da 60 m (S5-S3 e S3-S1, eventualmente spezzabili in doppie più brevi, visto che ogni sosta ha una maglia rapida per discesa). Giunti poi alla S1 si scende il facile canale a destra della sosta (faccia a valle) che porta nuovamente all’attacco. Da lì si rientra al rifugio percorrendo in senso inverso il percorso fatto nell’avvicinamento alla via.
Valutazione itinerario: buona
Commento: via principalmente di aderenza con qualche tratto però che la rende più varia della vicina via Giulia. La chiodatura ottima, la poca esposizione e la buona roccia la possono rendere consigliabile come primo approccio al granito e alle vie di più lunghezze. |
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