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windtito
Registrato: 01/04/11 14:44 Messaggi: 74 Residenza: Lomazzo
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Inviato: Lun Gen 14, 2013 4:39 pm Oggetto: Caschi da alpinismo ( soprattutto invernale ) |
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Premetto che non lavoro per nessuna ditta/negozio ne ho interesse a pubblicizzare alcun casco , ma solo capire perché su un accessorio cosi' importante per la sicurezza individuale gli attuali caschi da alpinismo ( soprattutto invernale ) che vedo commercializzati e distribuiti nei vari negozi sono a mio avviso insufficienti a riparare parti del corpo vitali come tempie, orecchie , fronte , cervicale alta .... Tutti i caschi che vedo sono solo atti a proteggere la parte alta del cranio , e le altre parti vitali della testa ????? Qualche modello si azzarda ad aggiungere come accessorio opzionale una visiera o un copri orecchie , ma niente di più. Se cadi o ti viene addosso un pezzetto di roccia o ghiaccio mica ci ha scritto dove ti deve colpire....
In altri sport moderni cosiddetti estremi dove è richiesto agilità di movimento e leggerezza , queste parti del corpo sono ben protette con caschi adeguati , anche perché chi li pratica sa che sono anche le prime ad essere coinvolte in caso di urti laterali o frontali... uno di questi è il GATH
http://www.gathsports.com/productsingle.php?id=56
ma a parte il sottoscritto non vedo nessuno utilizzarli..... eppure non costano molto di più e sono addirittura meno ingombranti e leggeri della maggior parte dei caschi da alpinismo che vedo in giro.
Cè una ragione + valida della sicurezza per non utilizzarli ? _________________ Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono... Almeno credo... |
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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Lun Gen 14, 2013 10:10 pm Oggetto: |
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intanto nn esistono caschi da alpinismo invernale. estate inverno i caschi non sono differenziati.
le regole EN che normano i materiali alpinistici, così come ongi altro DPI son studiate per far si che quei DPI siano rispondenti alle esigenze della specifica attività che vanno a lavorare.
ora senza entrare nel merito delle norme e dei singoli prodotti si vede che gli studi su protezione e uso han portato ad otimizzare per alpinismo caschi diversi da quello che hai linkato tu.
fare una via di diverse ore con il sole cocente con quel casco, ma anche una cascata la vedo poco praticabile, ammesso poi che quel casco sia strutturato per far fornte alla caduta sassi ecc ecc.
se poi per invernale intendi un casco da sci omologato per pista, ha diverse esigenze da un casco di alpinismo.
quello poi è un casco da surf. dubito che risponda alle esigenze di sicurezza di un'attività alpinistica o pure di sciare in pista..... _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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ste azzali
Registrato: 18/02/12 22:25 Messaggi: 29
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Inviato: Lun Gen 14, 2013 11:12 pm Oggetto: |
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Anni fa, mentre andavo con due amici a brentino, mi accorsi di aver lasciato a casa il caschetto... Troppo coniglio per fare l'eroe, mi fermo ad affi a prendere un caschetto e nel negozio avevano solo caschi carrera di dimensioni notevoli con paraorecchie e accessori vari. Credo fossero omologati (anche) da sci. Faceva freddo e ho goduto del paraorecchi ma il casco così ingombrante (anche se solo poco più di quelli usuali) proprio lo ricordo insopportabile.
Mai più messo.
Io credo che il casco in alpinismo protegga dalle testate più che dalla caduta sassi, un casco ingombrante può risultare un impedimento se ti intrufoli in camini angusti e comunque alla fine piace la roba leggera, alla prova bilancia e al colpo d'occhio.
Mettici poi che in alpinismo, più che in altri sport, ll'accetazione del rischio è parte integrante del divertimento, e che il 90%, ma forse più, dell'attività verticale viene praticata senza casco.... Ecco che fare sviluppo sui caschi può risultare demotivante...
l'anno scorso mi son costruito un casco in carbonio e kevlar, l'ho fatto parecchio contenuto come dimensioni, anche perché con quel che m'è costato è stato un bene risparmiare millimetri
Mi ero anche informato per le omologazioni... Devastante... Ti chiedono una dozzina di caschi per altrettanti test, credo che strutture grandi richiedano rinforzi che risulterebbero troppo pesanti alla fine.
Una cosa che non mi spiego è perché non facciano giacche con protezioni tipo kevlar per le clavicole....in caso di caduta sassi in effetti sono molto esposte...ma ancora... Scali sempre con la giacca? |
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windtito
Registrato: 01/04/11 14:44 Messaggi: 74 Residenza: Lomazzo
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Inviato: Mar Gen 15, 2013 10:17 am Oggetto: |
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espo ha scritto: | intanto nn esistono caschi da alpinismo invernale. estate inverno i caschi non sono differenziati.
le regole EN che normano i materiali alpinistici, così come ongi altro DPI son studiate per far si che quei DPI siano rispondenti alle esigenze della specifica attività che vanno a lavorare.
ora senza entrare nel merito delle norme e dei singoli prodotti si vede che gli studi su protezione e uso han portato ad otimizzare per alpinismo caschi diversi da quello che hai linkato tu.
fare una via di diverse ore con il sole cocente con quel casco, ma anche una cascata la vedo poco praticabile, ammesso poi che quel casco sia strutturato per far fornte alla caduta sassi ecc ecc.
se poi per invernale intendi un casco da sci omologato per pista, ha diverse esigenze da un casco di alpinismo.
quello poi è un casco da surf. dubito che risponda alle esigenze di sicurezza di un'attività alpinistica o pure di sciare in pista..... |
Appunto come tu dici non ci sono caschi differenti per la pratica invernale , eppure in inverno si fanno attività come la cascata di ghiaccio dove il pericolo di essere colpito da un pezzo di ghiaccio ecc e' molto probabile e maggiore che non in estate . Negli avvicinamenti su sentiero magari non serve ma quando sei su cascata sfido chiunque a ritenere un caschetto da roccia con fronte/tempie, orecchie e copino scoperti una protezione affidabile ... Mentre un casco con maggiori protezioni , un po di caldo in + in testa non fa sicuramente male dato che si deve fronteggiare già' la dissipazione delle mani e piedi... e come dice un vecchio proverbio "se hai freddo ai piedi copri la testa".
Per le omologazioni non ne sarei cosi' convinto, se sono come quelle delle piccozze che non tengono conto di specifiche esigenze sulle cascate ..apriti cielo...
Il casco da me citato e' ovviamente un esempio di come un casco dovrebbe essere fatto se vuoi proteggere bene la testa ... . tieni conto che questi caschi sono molto leggeri e pochissimo ingombranti , sono omologati in USA , ma essendo fatti per sport moderni non devono rispondere a specifiche ancestrali .... almeno suppongo sia cosi' e comunque chi se ne frega se non è omologavo UIAA , meglio un casco che mi protegge bene che uno che non mi protegge affatto nelle zone che servono... o no ?!?! _________________ Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono... Almeno credo... |
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windtito
Registrato: 01/04/11 14:44 Messaggi: 74 Residenza: Lomazzo
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Inviato: Mar Gen 15, 2013 10:36 am Oggetto: |
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ste azzali ha scritto: | Anni fa, mentre andavo con due amici a brentino, mi accorsi di aver lasciato a casa il caschetto... Troppo coniglio per fare l'eroe, mi fermo ad affi a prendere un caschetto e nel negozio avevano solo caschi carrera di dimensioni notevoli con paraorecchie e accessori vari. Credo fossero omologati (anche) da sci. Faceva freddo e ho goduto del paraorecchi ma il casco così ingombrante (anche se solo poco più di quelli usuali) proprio lo ricordo insopportabile.
Mai più messo.
Io credo che il casco in alpinismo protegga dalle testate più che dalla caduta sassi, un casco ingombrante può risultare un impedimento se ti intrufoli in camini angusti e comunque alla fine piace la roba leggera, alla prova bilancia e al colpo d'occhio.
Mettici poi che in alpinismo, più che in altri sport, ll'accetazione del rischio è parte integrante del divertimento, e che il 90%, ma forse più, dell'attività verticale viene praticata senza casco.... Ecco che fare sviluppo sui caschi può risultare demotivante...
l'anno scorso mi son costruito un casco in carbonio e kevlar, l'ho fatto parecchio contenuto come dimensioni, anche perché con quel che m'è costato è stato un bene risparmiare millimetri
Mi ero anche informato per le omologazioni... Devastante... Ti chiedono una dozzina di caschi per altrettanti test, credo che strutture grandi richiedano rinforzi che risulterebbero troppo pesanti alla fine.
Una cosa che non mi spiego è perché non facciano giacche con protezioni tipo kevlar per le clavicole....in caso di caduta sassi in effetti sono molto esposte...ma ancora... Scali sempre con la giacca? |
Ciao Ste, son d'accordo che se il casco impedisce i movimenti può essere controproducente e che se mi protegge anche solo il l 50% può essere un successo visto che la maggior parte va senza e anche le pubblicità e le foto sulle riviste dei campioni che scalano senza casco non aiutano certo ad aumentarli...
Sabato su una cascata di ghiaccio molto affollata uno era senza casco , eppure piovevano pezzi da tutte le parti ....un eroe ????
Se una volta ci incontreremo su qualche cascata ti vorrei far provare il mio GAth ... pero' non e' omologato UIAA
 _________________ Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono... Almeno credo... |
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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Mar Gen 15, 2013 10:47 am Oggetto: |
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ste azzali ha scritto: |
Io credo che il casco in alpinismo protegga dalle testate più che dalla caduta sassi, un casco ingombrante può risultare un impedimento se ti intrufoli in camini angusti e comunque alla fine piace la roba leggera, alla prova bilancia e al colpo d'occhio.
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secondo me
le testate te le dai perchè hai il casco per lo +. percezione del tuo corpo diversa. senza casco nn sbatteresti la testa così tanto, probabilmente quasi mai. cmq la fatica di tener su un casco pesante, come tutto il resto del materiale, si concretizza in un aumento corrispondente del pericolo a cui ti sottoponi. bisogna trovar il giusto compromesso. i caschi moderni mi paiono sufficientemente sicuri. un casco come quello del link nn ti permettterebbe movimento e visione periferica sufficienti per andar su in sicurezza. penso che altrimenti avrebbero già provveduto in tal senso. girare il collo indietro alla massima estensione nn è un optional arrampicando.
ste azzali ha scritto: |
Mettici poi che in alpinismo, più che in altri sport, ll'accetazione del rischio è parte integrante del divertimento, e che il 90%, ma forse più, dell'attività verticale viene praticata senza casco.... Ecco che fare sviluppo sui caschi può risultare demotivante...
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mah forse il discorso statistico assoluto non rende l'ìidea. ci sono attività dove il casco non si usa o dove il suo uso rientra nell'eccesso di prudenza, che di per se è un aumento del rischio. nelle attività dove si usa penso che il 95 % stimato in difetto di persone lo usi. ormai vedi anche pieno di gente che scia col casco su terreno invernale semplice, lasciando magari a casa altre cose ben + importanti per la sicurezza per compensar spazio e peso  _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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ste azzali
Registrato: 18/02/12 22:25 Messaggi: 29
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Inviato: Mar Gen 15, 2013 6:43 pm Oggetto: |
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Tito, caschi ingombranti proteggono di più, certo. Ma se limitano anche un po' i movimenti va a finire che verranno usati meno e quindi, in generale, ti viene meno voglia di indossarlo.
Quel casco che indossi permette di usare il cappuccio della giacca? con casco con paraorecchie e cappuccio vai in iper isolamento ? Sembra una cazzata ma a chi come me usa le protezioni acustiche tutto il giorno tutti i giorni è bene chiara la sensazione di essere immersi nell'ovatta...
I nuovo caschi vanno in una direzione: leggero, anche a costo di proteggere meno. Io credo sia corretto. Se arriviamo a un casco talmente leggero da non sentirlo allora lo indosseremo sempre. Non porto mai il,casco in falesia come 10 anni fa non lo mettevo mai quando uscivo con la bici da corsa.
Credo che fra 10 anni nessuno scalerà in falesia senza casco. Però questo richiederebbe una modifica alla normativa in tema di caschi. Ma è quasi impossibile sperare che una commissione accetti una riduzione di carico sopportabile su un dpi. |
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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Mar Gen 15, 2013 8:03 pm Oggetto: |
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windtito ha scritto: |
pero' non e' omologato UIAA
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e che caratteristiche di tenuta ha? _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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windtito
Registrato: 01/04/11 14:44 Messaggi: 74 Residenza: Lomazzo
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Inviato: Mer Gen 16, 2013 5:55 pm Oggetto: |
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Ste, espo,
In pratica se ho capito bene per poter essere certificato e commercializzato in arrampicata un casco deve avere il marchio EN 12492 e UIAA 106 , che da una parte garantisce una rispondenza agli standard di sicurezza ma dall'altra ne limita la realizzazione e commercializzazione di caschi + avvolgenti in quanto diventerebbero troppo ingombranti. .
Il casco GATH è solo un esempio di casco avvolgente , non vuole pretendere di sostituire un casco da arrampicata certificato , ma proprio mettere in evidenza questo paradosso .
Il GATH che io uso non ha omologazioni nemmeno la EN 1385 per sport acquatici , nonostante questo è il miglio casco per attività estrema ed acrobatica acquatici e in aria ( parapendio, paracadutismo) , il più venduto al mondo nonostante costi dai 100 € in su in base agli accessori ( visiera, attacchi go-pro ecc ) . Per acrobatica si intende uno sport come il Windsurf/Kite ecc dove il casco deve seguire perfettamente tutte le rotazioni possibili del collo durante le evoluzioni aeree come looping o il freestyle dove la testa è fortemente coinvolta nella rotazione e impatti violenti senza ostacolarne nel contempo la visione periferica ne verticale. Inoltre essendo concepiti per sport acquatici non devono in nessun modo ostacolare nel nuoto l'avanzamento e la rotazioni della testa . Se guardate la foto è più stretto, basso e avvolgente di un casco da alpinismo, non avendo spigoli che possono impigliare nei vestiti , cappucci ecc.
Nonostante questa filippica io per arrampicare su roccia e vie lunghe dove ho bisogno di una forte aerazione in testa uso normalmente il casco Salewa Helium , molto leggero e minimale ma vi posso assicurare più' ingombrante del GATH sopramenzionato.
Mentre per cascate su Ghiaccio non cè storia il GATH batte in tutto il Salewa, inoltre nei paraorecchie vi sono delle finestrelle circolari apribili per aumentare l'acustica/aerazione che all'occorrenza possono essere chiuse . Essendo poco ingombrante in pochi minuti ci si assuefà facilmente al casco e si percepisce una maggior sicurezza dovuta alla aumentata protezione dalle grandinate di ghiaccio .
Concludo che mi impongo di usare sempre il casco in falesia/alpinismo/cascate mentre nel windsurf lo uso poco anche su onde da 4m ( non fa figo metterlo ) , ma in inverno soprattutto mi è indispensabile e mi ha salvato la testa in più di un occasione.  _________________ Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono... Almeno credo... |
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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Mer Gen 16, 2013 6:51 pm Oggetto: |
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ripeto la domanda che forse non mi son spiegato bene:
quanto ti salva la crapa da un sasso serio? nn dalle grandinate di granita da cascata. parlo di quei cosi grandi come un micro onde.....
non è questione di norme en. dubito che un casco fatto x il surf abbia caratteristiche tali da resistere e ammortizzare a sufficienza un qualcosa del genere. poi magari mi sbaglio
e tutte quelle giravolte che tu dici mi paiono ben differenti di quando sei in parete. poi degustibus. _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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