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Alpinisti e impianti di risalita
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Autore Messaggio
paolo



Registrato: 14/03/07 21:09
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MessaggioInviato: Gio Set 20, 2007 7:34 pm    Oggetto: Alpinisti e impianti di risalita Rispondi citando

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L'ultima modifica di paolo il Lun Ott 01, 2007 11:33 am, modificato 1 volta
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grigna



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MessaggioInviato: Gio Set 20, 2007 7:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Occhio che Espo ti cura anche da oltreoceano! Laughing Laughing Laughing
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paolo



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MessaggioInviato: Gio Set 20, 2007 7:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

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L'ultima modifica di paolo il Lun Ott 01, 2007 11:33 am, modificato 1 volta
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Domonice
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MessaggioInviato: Gio Set 20, 2007 8:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Argomento già trattato in modo piuttosto approfondito, tempo fa. Le funivie tutti le ripudiano e tutti sono prima o poi quasi costretti a prenderle. Certo che col ragionamento di Paolo anche arrivare a Cervinia pagando il pedaggio autostradale si finanzia chi distrugge l'ambiente... Sei solito partire da casa in bici stile Buhl per fare le tue ascensioni? E se si, quanto tempo riservi all'attività montana?
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paolo



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MessaggioInviato: Gio Set 20, 2007 9:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

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L'ultima modifica di paolo il Lun Ott 01, 2007 11:34 am, modificato 1 volta
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Domonice
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MessaggioInviato: Gio Set 20, 2007 9:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

paolo ha scritto:
Mah, io personalmente le funivie le ho prese solamente qualche rarissima volta perché mi sono trovato mio malgrado in compagnie che avevano deciso di usare gli impianti e quindi mi sono dovuto adeguare Evil or Very Mad
Nei giri che ho fatto da solo (circa il 50% del totale) non credo di aver mai preso un impianto e di sicuro non mi sento “costretto” ad usarli.
Secondo me il tuo paragone con le autostrade non fila: quelle si costruiscono in ambienti ormai irrimediabilmente compromessi mentre gli impianti deturpano zone ancora vergini di elevato valore ambientale.
Ovvio che non è possibile (o quasi) partire da casa in bici, però personalmente non ho l’automobile ed una buona parte dei miei giri li faccio usando il treno e la corriera di linea ... non sarà ecologico al 100% ma è già un buon inizio. Wink


ragionamenti piuttosto integralisti...
quindi diciamo che tu hai un etica parzialmente malleabile e critichi chi quell'etica non ce l'ha. Io non sono uno che passa la vita sopra gli impianti di risalita, ma per escursioni in zona plateau rosa o monte bianco o ancora diavolezza mi è capitato spesso di usare gli impianti, come spesso non li ho usati a seconda del tipo di escursione e del TEMPO disponibile per effettuarla.
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Gio Set 20, 2007 9:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ognuno faccia ciò che ritiene meglio per il suo alpinismo. Wink
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Climberland



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MessaggioInviato: Gio Set 20, 2007 10:15 pm    Oggetto: Re: Alpinisti e impianti di risalita Rispondi citando

paolo ha scritto:
Bene, bene, ora che Espo si è levato di torno e non mi può più cancellare questa discussione torno sull’argomento impianti di risalita. Twisted Evil Twisted Evil

Secondo me il vero alpinista per questioni di principio non usa mai funivie, seggiovie, telecabine, skilift o quant’altro e si sciroppa tutta la salita partendo dal fondovalle. Wink
Usando le funivie non solo si finanzia chi distrugge l’ambiente ma in ultima analisi si sminuisce anche il valore della salita.
Voglio dire: se uso un impianto sono stato solo fisicamente sulla cima xy ma in realtà è come se ne avessi fatta un'altra molto più facile, un po’ come succede se si usa l’ossigeno.
Per farla breve: usare gli impianti è doping, c’è poco da fare!


bravo, tu si che sei un vero alpinisita

Eh, si... non c'e' alcun dubbio
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grigna



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MessaggioInviato: Ven Set 21, 2007 7:30 am    Oggetto: Rispondi citando

Esistono anche funivie (rarissime) come quella di Bettmeralp che tolgono traffico al paese. A Bettmeralp ci si arriverebbe in auto ma hanno preferito chiudere il traffico alle auto dei turisti e far prender loro la funivia.
Stessa cosa l'hanno fatta all'Alpe di Siusi con la cabinovia che da Siusi porta al Compaccio.
Questa la ritengo una scelta nobile.Non trovi?


L'ultima modifica di grigna il Ven Set 21, 2007 7:42 am, modificato 1 volta
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grigna



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MessaggioInviato: Ven Set 21, 2007 7:35 am    Oggetto: Rispondi citando

paolo ha scritto:

Secondo me il tuo paragone con le autostrade non fila: quelle si costruiscono in ambienti ormai irrimediabilmente compromessi mentre gli impianti deturpano zone ancora vergini di elevato valore ambientale.



Ti pongo una domanda provocatoria: secondo te un posto come Cervinia è una zona vergine e di elevato valore ambientale?
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Kikko 1
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MessaggioInviato: Ven Set 21, 2007 7:49 am    Oggetto: Rispondi citando

grigna ha scritto:
paolo ha scritto:

Secondo me il tuo paragone con le autostrade non fila: quelle si costruiscono in ambienti ormai irrimediabilmente compromessi mentre gli impianti deturpano zone ancora vergini di elevato valore ambientale.



Ti pongo una domanda provocatoria: secondo te un posto come Cervinia è una zona vergine e di elevato valore ambientale?


ci sono ambienti alpini costruiti in maniera splendida
un esempio cortina
un esempio di scempio Cervinia

in quanto agli impianti.... non esistono solo i puristri c'è chi è meno fortunato di noi e per arrivare in certi posti può usare solo gli impianti...e penso sia giusto così....perciò dico problema e discussiona complessa,,,con vari aspetti da considerare
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Fabrizio Righetti



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MessaggioInviato: Ven Set 21, 2007 8:13 am    Oggetto: Rispondi citando

Buona giornata a tutti,
Come ha già detto Domenico questo argomento è spesso stato trattato e penso che alla fine ognuno cerchi di portare acqua al suo mulino. E' difficile stabilire dove inizi il 'fare tutto da se': se dalla porta di casa, dal casello dell'autostrada o dal parcheggio di fondovalle oppure ancora dalla stazione superiore della funivia. Ognuno questo limite se lo deve trovare da se. Quello che conta è l'approccio mentale e la consapevolezza di ciò che si sta facendo. Se la funivia, la strada, il rifugio e tutte le altre infrastrutture le vivo come delle 'facilities' allora devo essere onesto con me stesso ed ammettere che magari quella salita avrei anche potuto non essere in grado di compierla senza questi artifici antropici. In montagna non ha senso barare con se stessi! Ma capite che è solo una questione di limiti e di dove porli.
Io sapete come la penso e cerco di essere coerente con il mio pensiero ma scendo comunque a dei compromessi, penso che sia impossibile estraniarsi dal contesto e quindi in un modo o nell'altro ci siamo dentro.
Ripeto c'è modo e modo di andare in montagna, uno non è meglio dell'altro, l'importante e che si sia consci di ciò che si sta facendo.
Su una cosa dissento. La funivia o altro non deve per forza essere lo strumento che ci permette di fare o di godere di cose che altrimenti non riusciremmo a fare. Grazie a Dio le Alpi ci offrono innumerevoli possibilità. Ognuno dovrebbe fare il passo lungo come la propria gamba altrimenti come ho detto sopra mentiamo a noi stessi e rischiamo di trasportare la mentalità che governa la nostra società anche nella natura. Tutto uguale per tutti e a tutti i costi.
Fabrizio
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shottolo



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Messaggi: 511

MessaggioInviato: Ven Set 21, 2007 10:47 am    Oggetto: Rispondi citando

secondo me ognuno faccia quel che vuole
la coscienza è sua Wink
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paolo



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MessaggioInviato: Ven Set 21, 2007 11:40 am    Oggetto: Re: Alpinisti e impianti di risalita Rispondi citando

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L'ultima modifica di paolo il Lun Ott 01, 2007 11:34 am, modificato 1 volta
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flavio



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MessaggioInviato: Ven Set 21, 2007 11:42 am    Oggetto: Rispondi citando

A mio avviso gli impianti spesso portano un'eccessiva frequentazione della montagna con tutto ciò che di negativo ne segue consentendo a volte anche un approccio superficiale a chi li utilizza (penso ad esempio ai molti c.d. freeriders che si incrodano con gli sci nei canali che dall'Indren scendono a Gressoney o a Alagna). Ciò premesso, anche in considerazione di come si è orientata l'economia alpina, li ritengo un male necessario. L'importante è non consentire ulteriore sviluppo degli stessi in aree sino ad ora integre e solo marginalmente intaccate, quali ad esempio Val di Rheme, Val Grisenche, Val Fiscalina ecc.
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scialpinismo, skyrunning, storia della montagna, ski roll
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