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ZioPunzo
Registrato: 11/11/08 13:29 Messaggi: 2518 Residenza: Monte Marenzo (LC) 450mslm
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michelealebardi
Registrato: 25/04/07 17:32 Messaggi: 1022 Residenza: sarnico
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Inviato: Gio Lug 12, 2012 11:59 am Oggetto: |
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non è stata una valanga è crollato un seracco....
cazzo quella "normale" miete un sacco di vittime, il potere del bisness non guarda in faccia alla morte, più persone salgono più fanno soldi....
un pensiero a tutti i coinvolti e soccorritori che si fanno un mazzo  |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Gio Lug 12, 2012 11:43 pm Oggetto: |
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michelealebardi ha scritto: | non è stata una valanga è crollato un seracco....
cazzo quella "normale" miete un sacco di vittime, il potere del bisness non guarda in faccia alla morte, più persone salgono più fanno soldi....
un pensiero a tutti i coinvolti e soccorritori che si fanno un mazzo  |
nove in un colpo solo, più tutti i feriti è una strage impressionante.
Non è la prima volta che capita sulla normale dei Trois Mont Blanc, ma di solito è la nord del Tacul, a venir spazzata da seracco più valanga. Ma per quale aspetto parli di business, Michele?
Io non metterei di mezzo il business; se c'è tanta gente che vuole andare in cima al Bianco, non è colpa del business. Ci tengono in tanti, ci vanno in tanti, erano là in tanti -in orario corretto- ...son rimasti travolti in tanti. Comprese le Guide, ma il fatto che fossero guidati o autonomi non incide sull'argomento business. Andarci per qualunque normale comporta dei rischi "caratteristici"! dal Cosmiques la parte del Tacul sotto tiro, dal Gouter il canalaccio sotto il rifugio, dal Gonella i buchi (anche quelli del Miage, per chi non avesse fatto caso ai cartelli in legno sui larici alla partenza a Combal sui quali si chiede di dare eventuale notizie di gente scomparsa e mai più ritrovata). Per non parlare dei Grand Mulets con gli sci, che tra Jonction e Petit Plateau...
Secondo me 1 o 9 non cambia niente, sotto gli aspetti logico, etico, tecnico, umano. Non è che la tragedia di una sola persona sia meno significativa per quanto riguarda il nodo del rapporto tra l'andare in montagna e il mettere a rischio la vita. Nove non va bene e invece uno o due ci sta? bel modo di ragionare! ...l'unica differenza, di fatto, siamo noi spettatori: sensibili solo al sensazionale.
Poco tempo fa Fabio Palma in un suo intervento ha scritto tra le altre cose che (più o meno) "bisogna ammettere che l'alpinismo resta un'attività intrinsecamente immorale", e secondo me questo è UN punto fermo. Poi mi piacerebbe che l'argomento venisse sviluppato da chi ha le competenze culturali per farlo, non da giornalisti semianalfabeti oppure da cazzoni gravemente sovrappeso che postano commenti tra una sigaretta e un sorpasso cieco in moto...e ho appena citato 4 o 5 business che tali effettivamente sono, almeno in quanto a dimensioni! ma per me restan tutti liberissimi di procurarsi il cancro ai polmoni, ingozzarsi di porcherie, correre in moto, scrivere leggere e postare la loro cazzata esattamente come sto facendo io.
Nel merito non entro, mi dispiace tantissimo come sempre e mi sento partecipe di un dolore "famigliare" che ho già visto da vicino ripetersi moltissime volte. Ammetto una (cinica? stupida? infantile? superficiale?) maggior partecipazione emotiva per chi muore in montagna rispetto ad altri modi conseguenti proprie scelte personali. _________________ Forecast reliability: poor
Bù ma mia cuiù |
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agogeo74
Registrato: 22/04/12 22:00 Messaggi: 9 Residenza: Cosenza
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Inviato: Sab Lug 14, 2012 9:52 am Oggetto: |
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Nella fattispecie c'è poco da dire, come molti hanno detto era tutto corretto, però di sicuro la normale del Bianco, e non solo, sono a volte affrontate a tutti i costi, non nelle migliori condizioni. Io sono stato sul posto circa 10-12 giorni fa, ero accampato al Col du Midi in tenda, Faceva caldo, 13-16° e zero termico oltre i 5500 m, il pomeriggio, la sera e la notte ho sentito almeno 4-5 crolli o valanghe e due le ho viste in diretta intorno al Triangle du Tacul. Ebbene, ho visto cordate partire verso la cima alle 7.30-8.00 (saranno poi tornati indietro?). Io sono semplicemente tornato indietro, rinunciando...., ma ho visto altre cordate dirigersi verso la Tour Ronde e altre vette, ero decisamente perplesso....., ma forse io sono inesperto e taluni pensano che con l'esperienza si possa andare in montagna anche in condizioni "difficili", mi pare comunque discutibile. Penso che una sana rinuncia sia a volte irrinunciabile..... |
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lupin-3
Registrato: 13/02/07 23:58 Messaggi: 3644
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Inviato: Sab Lug 14, 2012 10:55 am Oggetto: |
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agogeo74 ha scritto: | Faceva caldo, 13-16° e zero termico oltre i 5500 m, il pomeriggio, la sera e la notte ho sentito almeno 4-5 crolli o valanghe e due le ho viste in diretta intorno al Triangle du Tacul. Ebbene, ho visto cordate partire verso la cima alle 7.30-8.00 (saranno poi tornati indietro?) |
è proprio questo il punto!!!!!!!
Quando una salita non si deve fare,NON SI DEVE FARE!! _________________ http://www.asbbi.it/ |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Sab Lug 14, 2012 5:45 pm Oggetto: |
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...sì, certo, siamo tutti d'accordo ma in QUESTO caso c'erano tutte le condizioni VALUTABILI "a posto".
Tra l'altro ne' io che di lì son passato solo una decina di volte e solo tornando, ne' altri di mia conoscenza abbiamo presente seracchi particolarmente attivi sopra la traccia solita. Ma eventualmente le dimensioni e la forma della bocca della terminale che mi è capitato di poter visitare parzialmente all'interno entrandoci dal suo limite dx (dove si passa) quando un anno nei '90 avrebbe potuto ospitare all'interno il duomo di Colonia. Forse una di quelle cornici pluriennali che di fatto diventano ghiaccio pressato di seracco?... ma è un po' che non passo di lì e non ho visto immagini aggiornate del versante.
Mentre il mauvais pas sotto tiro è sempre stato la parte bassa del Tacul (8 morti mi pare nel singolo incidente di pochi anni fa, ma numerosi altri travolti negli anni). Si pensava piuttosto a quello, e in effetti i soccorritori han parlato della coincidenza estremamente mirata e sfortunata di un distacco di dimensioni oggettivamente ristrette, caduto su placche ventate, che ha coinvolto con precisione le DUE tracce a cavallo dell'inversione. Anche il passaggio a fianco del Mur de la Cote accumula se si sta spostati lato Brenva. _________________ Forecast reliability: poor
Bù ma mia cuiù |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Sab Lug 14, 2012 6:05 pm Oggetto: |
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lupin-3 ha scritto: | agogeo74 ha scritto: | Faceva caldo, 13-16° e zero termico oltre i 5500 m, il pomeriggio, la sera e la notte ho sentito almeno 4-5 crolli o valanghe e due le ho viste in diretta intorno al Triangle du Tacul. Ebbene, ho visto cordate partire verso la cima alle 7.30-8.00 (saranno poi tornati indietro?) |
è proprio questo il punto!!!!!!!
Quando una salita non si deve fare,NON SI DEVE FARE!! |
Lupo, lui parla di un'altra volta 10 giorni prima (e non era successo niente).
Se ieri non era giornata, allora non lo è MAI.
È che una parte di rischio è ineliminabile. E che se veniva giù la stessa cosa mentre passava una sola cordata, neanche pubblicavano la notizia. _________________ Forecast reliability: poor
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agogeo74
Registrato: 22/04/12 22:00 Messaggi: 9 Residenza: Cosenza
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Inviato: Sab Lug 14, 2012 8:47 pm Oggetto: |
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In effetti tutte le condizioni erano giuste....Bisogna sempre ricordare che l'ambiente ghiacciato, per quanto possa sembrare statico, anche con il freddo più intenso è soggetto agli spostamenti fisici e gli equilibri instabili possono in pochi secondi diventare collassi, per cui guidoval ha certamente ragione, una parte di rischio è ineliminabile, anche quando le condizioni appaiono perfette. |
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lupin-3
Registrato: 13/02/07 23:58 Messaggi: 3644
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Inviato: Dom Lug 15, 2012 8:39 am Oggetto: |
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guidoval ha scritto: |
Lupo, lui parla di un'altra volta 10 giorni prima (e non era successo niente).
Se ieri non era giornata, allora non lo è MAI.
È che una parte di rischio è ineliminabile. E che se veniva giù la stessa cosa mentre passava una sola cordata, neanche pubblicavano la notizia. |
bèh...ok ma L'altro ieri come dici tu,lo zero termico non era molto "invitante" alle salite in quota,poi ognuno fà le sue scelte _________________ http://www.asbbi.it/ |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Dom Lug 15, 2012 12:47 pm Oggetto: |
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Mi par fuori luogo entrare in tecnicismi in questi casi. Si è sempre al limite dello sciacallaggio. Ma la quota di zero termico è quella alla quale la temperatura dell'aria ferma non sale mai sopra lo zero per il periodo considerato. Se da giorni lo zero gironzola attorno a 4000 max sul versante francese, VA BENE per salire una normale al Bianco che sta praticamente sempre sopra 4000 e arriva a 4810. Anzi uno zero più alto, per apparente paradosso, è UNO dei fattori che POTREBBERO stabilizzare gli accumuli (per fusione percolazione e rigelo).
Insomma, di sicuro si puó definire anche in questo caso qualche responsabilità...COME SEMPRE, se si deve spaccare il capello in quattro per sostenere una tesi. Ma in questo caso sono sofismi. E poi a me stanno sul culo quelli che predicano sempre agli altri come avrebbero dovuto fare (distanziarsi? fare il cuneo?). Specialmente quando ci sono dei morti.
Non esageriamo, eh? a questo mondo esistono anche il caso e la sfiga, figurati in montagna dove c'è anche la forza di gravità a metterci del suo più che ai giardinetti. Stavolta non han fatto il predicozzo neanche i soliti sapientoni caianoni, lasciamo in pace anche noi quei nove poveri cristi e tutti quelli cui mancheranno! _________________ Forecast reliability: poor
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Vecchioleone
Registrato: 14/01/11 23:51 Messaggi: 182 Residenza: Brugherio
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Inviato: Mar Lug 24, 2012 12:10 pm Oggetto: |
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guidoval ha scritto: | Mi par fuori luogo entrare in tecnicismi in questi casi. Si è sempre al limite dello sciacallaggio. Ma la quota di zero termico è quella alla quale la temperatura dell'aria ferma non sale mai sopra lo zero per il periodo considerato. Se da giorni lo zero gironzola attorno a 4000 max sul versante francese, VA BENE per salire una normale al Bianco che sta praticamente sempre sopra 4000 e arriva a 4810. Anzi uno zero più alto, per apparente paradosso, è UNO dei fattori che POTREBBERO stabilizzare gli accumuli (per fusione percolazione e rigelo).
Insomma, di sicuro si puó definire anche in questo caso qualche responsabilità...COME SEMPRE, se si deve spaccare il capello in quattro per sostenere una tesi. Ma in questo caso sono sofismi. E poi a me stanno sul culo quelli che predicano sempre agli altri come avrebbero dovuto fare (distanziarsi? fare il cuneo?). Specialmente quando ci sono dei morti.
Non esageriamo, eh? a questo mondo esistono anche il caso e la sfiga, figurati in montagna dove c'è anche la forza di gravità a metterci del suo più che ai giardinetti. Stavolta non han fatto il predicozzo neanche i soliti sapientoni caianoni, lasciamo in pace anche noi quei nove poveri cristi e tutti quelli cui mancheranno! |
Appoggio in pieno la tesi qui sopra, io son passato li in zona 48 ore prima (il mio post sul tacul) ho rinunciato per maltempo e il pendio in oggetto era si bello carico di neve caduta 4 giorni prima (40 cm circa) ma comunque non una esagerazione. In passato, alla salita dal Gonella dove come si diceva qualche commento fa il rischio sono i buchi, io sono stato ivestito alle 3 del mattino da un seracco...ok era agosto e faceva caldo...ma un mio socio è stato mancato x poco da un seracco al Tacul...ed era marzo e c'era -15!!
La verità è che il ghiaccio è una cosa rigida che si flette scendendo a valle lentamente e così facendo si rompe, sempre comunque, da sempre e sarà così per sempre. In montagna come in mare (come anche in strada) non possiamo eliminare il pericolo, quello ci sarà sempre; noi possiamo lavorare solo sul rischio e con la nostra preparazione tecnica, fisica, mentale, l'attrezzatura e l'istinto e la paura, possiamo solo ridurlo al minimo, ma mai eliminarlo.
Nulla si puó dire se non: riposino in pace quei nostri colleghi amanti della montagna... _________________ "ho imparato dai fili d'erba
a piegarmi dentro la bufera
a rialzarmi come niente fosse"
-Davide Van De Sfroos- |
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Domonice Site Admin
Registrato: 08/02/07 23:39 Messaggi: 10747 Residenza: Franciacorta
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Inviato: Mar Lug 24, 2012 6:39 pm Oggetto: |
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guidoval ha scritto: | Mi par fuori luogo entrare in tecnicismi in questi casi. Si è sempre al limite dello sciacallaggio. Ma la quota di zero termico è quella alla quale la temperatura dell'aria ferma non sale mai sopra lo zero per il periodo considerato. Se da giorni lo zero gironzola attorno a 4000 max sul versante francese, VA BENE per salire una normale al Bianco che sta praticamente sempre sopra 4000 e arriva a 4810. Anzi uno zero più alto, per apparente paradosso, è UNO dei fattori che POTREBBERO stabilizzare gli accumuli (per fusione percolazione e rigelo).
Insomma, di sicuro si puó definire anche in questo caso qualche responsabilità...COME SEMPRE, se si deve spaccare il capello in quattro per sostenere una tesi. Ma in questo caso sono sofismi. E poi a me stanno sul culo quelli che predicano sempre agli altri come avrebbero dovuto fare (distanziarsi? fare il cuneo?). Specialmente quando ci sono dei morti.
Non esageriamo, eh? a questo mondo esistono anche il caso e la sfiga, figurati in montagna dove c'è anche la forza di gravità a metterci del suo più che ai giardinetti. Stavolta non han fatto il predicozzo neanche i soliti sapientoni caianoni, lasciamo in pace anche noi quei nove poveri cristi e tutti quelli cui mancheranno! |
Ti quoto Guido e sono sostanzialmente in accordo anche con i tuoi precedenti interventi. Quella "normale" è semplicemente una normale oggettivamente poco pericolosa, i punti critici si conoscono, il numero di incidenti che si verificano è purtroppo proporzionale alla folla che ci passa. Voglio solo ricordare che lo zero termico è per altro ininfluente nella dinamica di caduta dei seracchi e che la sfiga quando vuole ci va giù pesante. _________________ www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa - |
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