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Gran Diedro - 2 Laghi: sportivo, alpinistico, multipitch....
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Autore Messaggio
espo



Registrato: 09/02/07 21:43
Messaggi: 5342
Residenza: dalla dolomia al mondo

MessaggioInviato: Mar Set 20, 2011 7:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Drugo Lebowsky ha scritto:



ma sai cosa mi spiace e francamente mi stupisce di questo tuo ragionamento? (e di molti altri vecchi come noi...).
che pare quasi un vezzo un po' snob.
come se l'accettare acriticamente qls stile "fuori dal consueto" faccia ringiovanire.
boh non capisco


per te forse sarà uno stile fuori dal consueto. forse ci sono posti dove questo stile magari non è storia d'oggi ma di ieri .... e non occorre scomodare l'hohe wand per esmpio, ci sono bei esempi anche in dolomiti di vie che anticamente sono state addomenticate per esser palestra di arrampicata. e mica che può esser tutto come la nord ovest....

non è questione di accettare acriticamente. è questione di esser contenti di certo genere di salite. e ripeto anche se a te non te ne frega niente. son in tanti a pensarla così, e non tutti impediti come me
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roccia fiocca birra e gnocca
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Drugo Lebowsky



Registrato: 24/11/07 18:31
Messaggi: 1063

MessaggioInviato: Mar Set 20, 2011 8:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

espo ha scritto:
l'avventura è dentro di noi. dipende con che occhi guardi le cose e sopratutto quando vai a farle, se è il momento giusto.


intanto che l'avventura sia dentro di me o di te o misterX è una cagata

l'avventura è una di quelle cose di dimensioni incommensurabili che non è dentro a te come non era dentro a morton stanley o a livingstone mentre si perdevano in giro per l'africa

l'avventura è una summa di fattori dati da incognito, rischio, difficoltà, impegno fisico...

l'avventura oggi non la hai manco sul pesce e roba simile
perchè hai una ridda di relazioni e sai dove stai andando
e se me lo concedi, non è poco.

l'avventura sul pesce l'hanno trovata i primi salitori e successivi ripetitori
dopodiche, progressivamente, le componenti della "avventura" si sono affievolite
resterà l'impegno fisico
ed anche il rischio (ma solo se ci vado io ad ammazzarmi).

spero d'essermi spiegato



espo ha scritto:
son tutti a romper i coglioni ad heinz e dire che le sue vie sono cazzate. poi però son tutti a ripeterle.


io QUI ti ho parlato di grill???
(oh... scusa, per te che c'hai cenato a casa è heinz: io non lo conosco per cui per me resta grill)
QUI si parlava di TIPOLOGIE di vie diverse
di vie "preparate" ad hoc (da grill, da filippi, da maceri, da mio nonno...) VS vie DIVENTATE classiche, quindi addomesticatesi (o meno) nel corso del tempo.

quindi, cortesemente, non mettermi qui in bocca cose che non ho detto.

e conseguentemente, quanto hai successivamente riportato, non c'entra una beata fava ed evito di risponderti.
(peraltro non potrei che ripetere cose stra-dette... e sarebbe penoso)


espo ha scritto:
non lo capsci? pace....


ma allora checcazzo stai a blaterare su un forum?
mica pretendo di indottrinarti
ma se tu esprimi un'opinione, ed io ti dico che non ti capisco... se ti spieghi "in merito" è un conto, mentre se parti per la tangente resterò nella mia beata ignoranza


almeno in merito al pace, capisco e concordo
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Alessandro Spinelli



Registrato: 26/09/08 09:15
Messaggi: 95
Residenza: Bergamo

MessaggioInviato: Mar Set 20, 2011 9:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao,

Drugo Lebowsky ha scritto:
espo ha scritto:
l'avventura è dentro di noi. dipende con che occhi guardi le cose e sopratutto quando vai a farle, se è il momento giusto.


intanto che l'avventura sia dentro di me o di te o misterX è una cagata

l'avventura è una di quelle cose di dimensioni incommensurabili che non è dentro a te come non era dentro a morton stanley o a livingstone mentre si perdevano in giro per l'africa

l'avventura è una summa di fattori dati da incognito, rischio, difficoltà, impegno fisico...

l'avventura oggi non la hai manco sul pesce e roba simile
perchè hai una ridda di relazioni e sai dove stai andando
e se me lo concedi, non è poco.

l'avventura sul pesce l'hanno trovata i primi salitori e successivi ripetitori
dopodiche, progressivamente, le componenti della "avventura" si sono affievolite
resterà l'impegno fisico
ed anche il rischio (ma solo se ci vado io ad ammazzarmi).

spero d'essermi spiegato



"non può sussistere avventura laddove vengono alterate peculiarità come l’incertezza, la precarietà, il coraggio, l’esaltazione, la solitudine, l’isolamento, il senso della ricerca e della scoperta, la sensazione dell’impossibile, il mettersi alla prova con i soli propri mezzi" (Walter Bonatti, 2000).

Detta così, la faccenda è chiusa d'autorità. Però, chi definisce quando questi fattori entrano in gioco? Ci possono essere persone che sentono queste sensazioni solo in apertura di una via nuova su una montagna nuova in un pianeta nuovo, altre che le sentono su una via di III+... il protagonista di "After hours" la trovava pure dentro New York... o no?

Ciao,
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Ale
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Legolas



Registrato: 19/09/11 18:20
Messaggi: 41

MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 6:11 am    Oggetto: Rispondi citando

figo sto forum ci si diverte un sacco... son già al 4° sacchetto di pop corn e alla 7° birra!!
Avanti così forza !! ... attenti che poi esagerando si diventa ciechi però... Cool
Notte
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Drugo Lebowsky



Registrato: 24/11/07 18:31
Messaggi: 1063

MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 7:13 am    Oggetto: Rispondi citando

èccerto
oltre il bello-bravo-bis, da caiani sfigati, il resto è tutto e solo una pippa mentale Twisted Evil

o oggettivamente concreta? Rolling Eyes boh!
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Franz
Event manager


Registrato: 13/02/07 00:33
Messaggi: 9722
Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 9:00 am    Oggetto: Rispondi citando

Drugo Lebowsky ha scritto:

espo ha scritto:

Cassssso! Che roba! Lo scontro tra Titani Twisted Evil
Però spassoso...
Alessandro Spinelli ha scritto:
"non può sussistere avventura laddove vengono alterate peculiarità come l’incertezza, la precarietà, il coraggio, l’esaltazione, la solitudine, l’isolamento, il senso della ricerca e della scoperta, la sensazione dell’impossibile, il mettersi alla prova con i soli propri mezzi" (Walter Bonatti, 2000).
Detta così, la faccenda è chiusa d'autorità. Però, chi definisce quando questi fattori entrano in gioco? Ci possono essere persone che sentono queste sensazioni solo in apertura di una via nuova su una montagna nuova in un pianeta nuovo, altre che le sentono su una via di III+... il protagonista di "After hours" la trovava pure dentro New York... o no?
Ciao,

Beh tra un Couloir Armand Charlet e una Svizzeri al Capucin...l'avventura ha aspetti ben diversi...
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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
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Arterio Lupin



Registrato: 26/02/08 19:40
Messaggi: 624

MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 9:56 am    Oggetto: Rispondi citando

Sarà, per me l'avventura era, da giovane, quella con una procace fanciulla, senza implicazioni successive.

Ora, da anziano semimoribondo, l'avventura è sopravvivere. Il resto è solo divertimento, "fun".

Modalità seria on: se vogliamo andare a vedere l'etimo, risulta difficile parlare di avventura al giorno d'oggi... Perché, a furia di soffermarci sulle possibili definizioni della stessa risalenti agli "avventurieri" dei tempi passati, non è più possibile ricreare, se non a prezzo di ridicoli anacronismi spesso patetici, le stesse condizioni di sviluppo dell'avventura stessa all'epoca dei soggetti che prendiamo ad esempio come "avventurieri".

Non so se siano finiti i tempi dell'avventura o, semplicemente, se davvero non sia il caso di lasciarci andare alle singole sensazioni dell'avventura id riscoperta individuale.

Resta il fatto che, per ora, una vera avventura sarebbe mettere d'accordo la comunità degli appassionati su cosa voglia realmente dire il termine "alpinismo" e cosa ancora il termine "avventura" stesso. L'incertezza del risultato? Non basta...

Forse non è nemmeno un'avventura... E forse l'atteggiamento corretto è quello di Legolas: sprofondarsi nella poltroncina con i popcorn e gustarsi la proiezione...

Se invece di alpinismo si parlasse di "andar a divertirse in montagna", spesso, la questione sarebbe più semplice. Però è anche vero che a parlare si fa sete, quindi ben vengano queste pippe mentali di cui parlare.

Cin cin.
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Legolas



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Messaggi: 41

MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 10:42 am    Oggetto: Rispondi citando

Provo a dire una cosa seria, ma solo per farmi venire un po' di sete come insegna il maestro di cui sopra.
L'alpinismo, inteso in senso lato, ha una dimensione della sfera personale, talmente predominante che tutti i discorsi fatti fino a qui hanno la stessa utilità della benzina in una automobile a metano. Altre sì è noto che la maggior parte di alpinisti (sempre intesi in senso lato) per far fronte alla mancanza di riconoscimento esterno, che un attività inutile e personale come l'alpinismo porta, debbano dar fondo alle più diverse teorie tese ad indicare dove sia la giusta verità (avventura, chiodi, spit, bolli etc etc) talvolta raggruppandosi in associazioni più o meno elitarie di vario tipo per far gruppo sulla questione.
L'unica avventura possibile è quella di accettare la sfida (prima) ed il dialogo (poi) con se stessi, estraniandosi da tutto e da tutti, provare a sostenerla e portarla a termine. Tutto il resto son feticci per far fronte a grosse debolezze (FB, BLOG; SITI; GALLERY; ARTICOLI SU RIVISTE; SPONSOR etc). Se volevate il riconoscimento della comunità dovevate andare a fare uno sport con giudici e arbitri oppure battervi con il Che Guevara.
arrrhh che sete!
Salute!
Cool
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leo



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MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 12:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Devo dire niente male Cool
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 12:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Io penso che l'avventura sia un fatto soggettivo e talvolta dettato da circostanze esterne non prevedibili.

Mi ricordo ad esempio un improvviso temporale preso scendendo dal rifugio Col Collon in Val d'Aosta. Una furia di lampi, tuoni e grandine senza la minima possibilità di proteggersi. Mia madre ci proteggeva la testa dalla grandine e mia sorella gridava: "Babbo... moriremo ?". Mi sembra ieri...
Vissuto da un bambino di 6 anni fu un'avventura sensazionale, c'erano tutti gli ingredienti del caso.
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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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Drugo Lebowsky



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MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 2:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

allora se cado imbriàgo marso in una cloaca e mi trovo a lottare con pantegane grandi come un cocker, vivo una avventura?

non credo proprio.
il contesto fisico/ambientale nel quale si compie una esperienza è fondamentale per poterla definire come avventura.
oltre al TIPO di esperienza in sè, ovviamente.
che non credo potrùà mai essere il cascare in un pozzo o perdermi in un bosco sulle alpi o pigliarmi una grandinata giù per un sentiero, per quanto impervio, lungo o checcazzozzo si vuole esso sia.

secondo me si esagera troppo spesso con le parole.
avventura
esplorazione
impresa
...
forse sarebbe il caso di dare il giusto peso a certi termini.
credo.
le "esperienze" di vita, di sport, di gioco sono esperienze
positive
negative
dure
facili
rischiose
... tutto quello che si vuole
ma l'esplorazione o l'avventura sono altre cose.
boh
perlomeno, io non so cosa siano.

beati voi che le conoscete in prima persona.
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espo



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MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 2:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Drugo Lebowsky ha scritto:



ma l'esplorazione o l'avventura sono altre cose.
boh
perlomeno, io non so cosa siano.



se non le conosci di che parli allora?

tu le cose le vivi a modo tuo. ognuno le vive a modo suo.
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espo



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MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 2:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Legolas ha scritto:


e.
L'unica avventura possibile è quella di accettare la sfida (prima) ed il dialogo (poi) con se stessi, estraniandosi da tutto e da tutti, provare a sostenerla e portarla a termine. Tutto il resto son feticci per far fronte a grosse debolezze (FB, BLOG; SITI; GALLERY; ARTICOLI SU RIVISTE; SPONSOR etc). Se volevate il riconoscimento della comunità dovevate andare a fare uno sport con giudici e arbitri oppure battervi con il Che Guevara.
arrrhh che sete!
Salute!
Cool


ecco bevi che è meglio.

aver socialità nella propria vita generale o alpinistica o sportiva o lavorativa è cosa diversa dal cerca riconoscimenti. nessuno scrive qua per cercar riconoscimenti dalla comunità. qua si parla con amici. con cui spesso si fanno anche le cose assieme. parlando si creano a volte amicizie e cmq sempre si impara qualcosa se si ha voglia di imparare.

invece di far tanto il figo in incognito fai il normale palese che fai più bella figura. così magari ci fai ridere ma non è che vai tanto in là
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MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 2:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alessandro Spinelli ha scritto:
Ciao,



"non può sussistere avventura laddove vengono alterate peculiarità come l’incertezza, la precarietà, il coraggio, l’esaltazione, la solitudine, l’isolamento, il senso della ricerca e della scoperta, la sensazione dell’impossibile, il mettersi alla prova con i soli propri mezzi" (Walter Bonatti, 2000).

Detta così, la faccenda è chiusa d'autorità. Però, chi definisce quando questi fattori entrano in gioco? Ci possono essere persone che sentono queste sensazioni solo in apertura di una via nuova su una montagna nuova in un pianeta nuovo, altre che le sentono su una via di III+... il protagonista di "After hours" la trovava pure dentro New York... o no?

Ciao,


è tutto relativo quelle sensazioni le puoi trovare anche nel giardino di casa a volte. e non solo sono diverse per ognuno di noi, ma son pure diverse per ognuno in vari momenti della vita.
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Legolas



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MessaggioInviato: Mer Set 21, 2011 2:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

espo ha scritto:
Legolas ha scritto:


e.
L'unica avventura possibile è quella di accettare la sfida (prima) ed il dialogo (poi) con se stessi, estraniandosi da tutto e da tutti, provare a sostenerla e portarla a termine. Tutto il resto son feticci per far fronte a grosse debolezze (FB, BLOG; SITI; GALLERY; ARTICOLI SU RIVISTE; SPONSOR etc). Se volevate il riconoscimento della comunità dovevate andare a fare uno sport con giudici e arbitri oppure battervi con il Che Guevara.
arrrhh che sete!
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ecco bevi che è meglio.

aver socialità nella propria vita generale o alpinistica o sportiva o lavorativa è cosa diversa dal cerca riconoscimenti. nessuno scrive qua per cercar riconoscimenti dalla comunità. qua si parla con amici. con cui spesso si fanno anche le cose assieme. parlando si creano a volte amicizie e cmq sempre si impara qualcosa se si ha voglia di imparare.

invece di far tanto il figo in incognito fai il normale palese che fai più bella figura. così magari ci fai ridere ma non è che vai tanto in là


Infatti nessuno parla di qua, nello specifico, ma dei vari vostri siti, picasa gallery... etc in cui cercate di giustificare pubblicamente le vostre scelte di vita piuttosto che se avete tirato un rinvio o c'era nebbia/freddo/sole/umido se vi scappava cacca o pipì.... la differenza tra condivisione e giustificazione è ben nota e palese !
Ecco ti posto una mia foto, magari son il tuo tipo

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