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Nibi



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Messaggi: 809
Residenza: Morbegno (SO)

MessaggioInviato: Sab Gen 15, 2011 10:36 am    Oggetto: Rispondi citando

airborne ha scritto:

-Questione forse maggiore: istruttori e corsi. Semplicemente da abolire tutti quelli che non siano di semplice escursionismo. I primi non sono selezionati come si deve, anzi, diciamo che non sono selezionati affatto, e ricoprono incarichi che non rientrano nelle loro “capacità” (es, istruttori o aiuto-istruttori di scialp delegati a corsi roccia/ghiaccio. Storia vera purtroppo) E il livello medio non è accettabile. NON si può fare un corso con l’istruttore, pari a dio in terra per l’allievo, con la gamba che trema su una cascata di 3+. L’allievo non vede come si arrampica, e avrà il terrore di salire su gradi decenti. Poi si è liberi di rimanere su gradi bassi, ma deve essere una scelta consapevole, si deve avere idea di cosa sia effettivamente arrampicare. Per non parlare dell’aggiornamento tecnico: picche vecchie, dragonne, o nello scialp istruttori che criticano l’attacchino..Quanti istruttori sanno piazzare decentemente un cliff?
Come nello sci ci si affida ai maestri, nell’arrampicata/scialp si dovrebbe fare uguale.
Interessante poi la struttura stessa dei corsi, con tutta una bella parte teorica, inutile e incompleta. A cosa serve insegnare la storia della lotta con l’alpe (che mi chiedo ancora come certa gente faccia a considerarla un’idea seria) se non si dice del presente? Un corso d’alpinismo dovrebbe parlare di steve house, vice anderson, ueli steck, gadd, il sopracitato fowler ecc..quello roccia di oviglia, larcher, i pou, sharma e cosi via.. (se hai fatto un corso cai e non riconosci i nomi scritti inizia a farti delle domande ed aprire gli occhi) e delle ultime novità in campo tecnico o dei materiali (soprattutto nello scialp), poi l’allievo, avendo una visione più completa sceglie cosa fare/comprare in maniera consapevole.
Per non parlare dei famosi corsi di scialp che restano sotto le valanghe.. ma anche quelli che arrivano sani e salvi scendono, non sciano. E il livello medio dello scialpinismo italiano è pessimo. E sto parlando non della velocità in salita, ma della tecnica di discesa. Su roccia, ghiaccio, alpinismo idem.



Parlando del corso di scialpinismo, stai dicendo cose estremamente banali e superficiali.
Andrebbero addirittura aboliti? sulla base di quali esperienze puoi fornire giudizi così drastici?
ti posso rispondere punto per punto:

lezioni teoriche inutili ed incomplete?
la lotta con l'alpe non so dove tu l'abbia vista ma nella scuola valtellinese in tutti i corsi (alpinismo,roccia,scialpinismo) non esiste (ricordo molti anni fa' che c'era una "etica e cultura dell'alpinismo) ma l'approccio è completamente diverso.
per le lezioni teoriche ognuno fa' del suo meglio, io conosco le sezioni di Morbegno,Chiavenna e Sondrio che condividono la struttura:

1) materiali
2) ricerca ARTVA
3) neve e valanghe
4) pianificazione della gita
5) meteorologia alpina invernale
6) topografia ed orientamento (GPS)
7) fisiologia, allenamento e pronto soccorso

consigli per sostituire queste e mettere altre lezioni? dovremmo mostrare tutto il tempo i video di Confortola che scende la Nord dell'Ortles? o dei freerider americani che saltano dalle rocce? ah, si quelli li faccio vedere all'interno della lezione di neve e valanghe quando staccano i lastroni nei canali Laughing

proprio ieri sera abbiamo fatto la lezione materiali: sul banco 3-4 paia di sci, dalla storia dei tempi agli sci più moderni, attacchi presentati: 2 dynafit, 1 crazy idea, 1 atk ed 1 diamir più scarponi di ogni tipo e tutto il resto dell'attrezzatura (ti assicuro che la roba vecchia era li solo per far capire che era vecchia)...sono convinto che se andassi in un qualsiasi negozio di articoli sportivi non troveresti una tale competenza.

e la stessa competenza e passione ti assicuro che la puoi trovare anche nelle altre lezioni.

Passiamo alla competenza degli istruttori: io sono un semplice istruttore sezionale, ho ottenuto la carica dopo aver accompagnato circa 12-13 corsi, ora è istituzionalizzata anche questa figura, dopo 1-2 anni di apprendistato la scuola può rilasciare il nulla osta...può sembrare troppo semplice? no perchè in giro ogni 2 sezionali ci vuole 1 regionale e diventare regionale o nazionale non è affatto una cosa semplice...sai quanti vengono rimandati indietro? tanto che c'è una crisi di istruttori (almeno dalle nostre parti).

Quest'anno alla sezione di Morbegno (proprio ieri sera) si sono presentati 27 corsisti (record storico!), con 9 istruttori significa uno sbattimento notevole tanto che siamo stati costretti a chiedere l'aiuto alle scuole vicine...tanti km, tante gite, 6 domeniche "sacrificate" per fare prove ARTVA, stratigrafie, lezioni sul campo ecc...senza alcun rimborso. Al massimo si offre una cena a fine corso.
Gli incassi delle iscrizioni 130 euro a testa vengono re-investiti per acquistare ARTVA, pale e sonde

aboliamoli quindi...avanti solo le guide alpine, adesso, non so quanto possa costare un corso con una guida ma so di per certo che molti ragazzi una volta chiesto alle guide sono venuti da noi perchè non potevano permettersi altro (e volevano imparare), che si fa'? chiudiamo baracca e burattini?
Sarò di mentalità corporativista (io??) fin che vuoi, non amerò la libertà di andare come e dove si vuole senza regole, ma sono convinto che chi esce da un nostro corso ha un po' più di coscienza e si muove con più consapevolezza e sicurezza nell'ambiente della montagna invernale.

in conclusione, di frequente sono molto critico con il CAI e su molti punti concordo con te. Spesso incontro una mentalità un po' antiquata e chiusa...a volte un CAIANO convinto lo riconosco solo per come parla. Io semplicemente abolirei le gite sociali e tante altre attività ma non toccherei per nulla al mondo i corsi, limitati fin che vuoi ma che permettono anche a chi non ne ha in tasca di migliorare il proprio andare in montagna e molte altre cose.
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airborne



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MessaggioInviato: Sab Gen 15, 2011 11:40 am    Oggetto: Rispondi citando

code di paglia! Twisted Evil ottimo, è sempre un buon segno

voi citate casi singoli, io parlo della struttura. tu nibi che selezioni hai fatto per diventare istruttore? pari a queste scandalose per roccia?
http://www.caivenezia.it/02_scuole_corso.php?id=95
(e pur essendo stato nell'esercito non ritengo l'anzianità un metodo valido di selezione)
che poi tu sappia sciare bene, insegnare (che è una cosa diversa) e ci capisca di materiali e ambiente è puro caso. purtroppo la patacca d'istruttore non garantisce queste cose, quello di guida si (e mi dicono che la selezione sullo scialp, nella tecnica di discesa, sia una delle parti più dure)

il cai non è semplice volontariato. è una struttura organizzata. ed è una struttura che per me non funziona. se c'è un bravo istruttore (e per carità, ce ne sono, ne conosco) è per puro caso. c'è nonostante il cai, non grazie ad esso
poi mi parlate di roba bassa come livello, per cui basterebbe un gruppo amici della montagna. anche loro fanno corsi arva, lezioni teoriche, portano e avvicinano decine di giovani alla montagna, fanno corsi (con maestri però). e visto che siete tutti cosi attenti al denaro, costano anche meno Wink
ma se volessi alzare il livello? fare un corso di ripido ad esempio? nibi, me lo fai tu o mi fai contattare una guida? é questo quello di cui parlo!!
e della mentalità mediocre e chiusa prevalente al suo interno. un tempo si dava dei finocchi a gullich e berhault. ("che gente.. stanno in fuseaux su paretine di fondovalle.. quelli giusti siamo noi, che invece con i pantaloni alla zuava, scarponi chiodati e staffe saliamo le vie giuste e serie..")
ora idem. "steck è un pirla a correre, e rischia troppo, meglio metterci due giorni in conserva, è più sicuro. ed è questo l'alpinismo! mica quello che fa lui". anche all'interno di onice, parli di cliff e steve house e sei un tipo strano, che se la tira. il misto è roba strana e pericolosa, la vera arrampicata è la cascata iperbucata di 4..
in nessun altro sport noto cosi tanta ignoranza (si, ignoranza). forse perchè non è uno sport, e ci si ripara dietro a questo paravento. ma i tanto disprezzati tizi con il piumino firmato e suv che vanno sulle piste hanno più consapevolezza (poi magari sciano da schifo, ma almeno ce l'hanno) di che cosa sia Sciare rispetto agli scialp con station wagon e pile della sezione. ma loro si sentono di sicuro moralmente superiori (basta vedere anche le polemiche sulle tutine..). loro fanno la cosa giusta! e rispettano la montagna Rolling Eyes
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paolo75



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MessaggioInviato: Sab Gen 15, 2011 3:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

airborne ha scritto:
quello di guida si (e mi dicono che la selezione sullo scialp, nella tecnica di discesa, sia una delle parti più dure)


Ma sei proprio sicuro di quello che dici??? Non mi sembra tanto vero!

Parlo da iscritto al Cai da anni e mai partecipante alla vita di sezione ne ad uno solo dei corsi.

Non capisco tutto questo accanimento verso persone che come me apprezzano l'andare per momnti ma che a differenza di me non sono così egoiste da pensare alla domenica solo come un giorno per se stessi ma come un occasione di cercare di far apprezzare anche ad altri il piacere di andare in montagna, con i limiti di qualunque essere umano.

E' capitato anche a me come a molti altri vedere manovre fatte da istruttori che fanno venire i capelli bianchi, ma per contro ho conosciuto persone che ho scoperto dopo essere istruttori che mi hanno insegnato molto, e non dico dal punto di vista solo tecnico anche se li ne avrei avuto da imparare, anche se mi ci sono legato una sola volta, per cui non farei di tutta l'erba un fascio...

Da fuori diremmo che si sentono depositari della Verità? Chiediamoci se anche noi magari non abbiamo bisogno di una piccola dose di umiltà, magari lo scontro c'è proprio perchè noi ci sentiamo depositari di un altra verità...

Ho voglia di fare sci ripido? Cascate estreme? La nord dell'Eiger? Ma non ho mai messo piede fuori da un sentiero? Beh, non mi sembra questo lo scopo del corso CAI, però prima devo imparare un livello di base, e: o sono fortunato e ho amici bravi che mi insegnano, o mi affido ad una guida (spesso forse un'ottima soluzione) oppure perchè no un corso CAI? se mi informo magari trovo una sezione con bravi istruttori che mi insegnano a muovermi con sicurezza e forse spendo meno che non andare con una guida, anche se poi magari non sono sempre (ma non è detto) in grado di insegnarmi una buona tecnica.

Poi sono il primo che quando esce dal palamonti dopo che mi hanno squadrato da testa a piedi e mi hanno guardato come scalo, come tengo la corda ecc. ecc. dico che ambiente da CAIANI, ma qui non centra cai si o cai no ma la testa delle persone Wink
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Arno



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MessaggioInviato: Sab Gen 15, 2011 5:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

credo che il cai è come la croce rossa italiana, struttura marcia e antica!!

Solo grazie ai VOLONTARI (che ringrazio) sono e rimangono indispensabili per tutti noi.
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Nibi



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MessaggioInviato: Sab Gen 15, 2011 6:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

airborne ha scritto:
code di paglia! Twisted Evil ottimo, è sempre un buon segno


code di paglia? Shocked Shocked tienitele pure per te, ma chi ti credi di essere?

airborne ha scritto:

voi citate casi singoli, io parlo della struttura.


no, sbagli, io parlo della realtà, io parlo di ciò che conosco e non mi permetto di giudicare il livello delle scuole di tutta Italia, già sarebbe difficile farlo per un singolo corso, figuriamoci per tutti in tutte le categorie (roccia,ghiaccio,alpinismo,scialpinismo ecc). Tu piuttosto, mi farebbe piacere sapere come fai a dare un giudizio universale su tutti i corsi del CAI della penisola, quando ognuno di questi è formato da persone diverse che possono gestire la scuola abbastanza liberamente...


airborne ha scritto:

tu nibi che selezioni hai fatto per diventare istruttore? pari a queste scandalose per roccia?
http://www.caivenezia.it/02_scuole_corso.php?id=95
(e pur essendo stato nell'esercito non ritengo l'anzianità un metodo valido di selezione)
che poi tu sappia sciare bene, insegnare (che è una cosa diversa) e ci capisca di materiali e ambiente è puro caso. purtroppo la patacca d'istruttore non garantisce queste cose, quello di guida si (e mi dicono che la selezione sullo scialp, nella tecnica di discesa, sia una delle parti più dure)


ti ho già spiegato come si fa a diventare sezionale ed le enormi limitazioni che ha questo livello (senza i regionali ed i nazionali non si può manco scendere dalla macchina) ed il fatto che tu non lo sappia mi convince ancora di più che le tue accuse siamo pretestuose e basate su semplici luoghi comuni. Tra l'altro non è lo scopo dei corsi di scialpinismo insegnare a sciare! è una osa che si mette subito in chiaro, non è un corso per imparare a sciare...quello già bisogna saperlo fare


airborne ha scritto:

il cai non è semplice volontariato. è una struttura organizzata. ed è una struttura che per me non funziona. se c'è un bravo istruttore (e per carità, ce ne sono, ne conosco) è per puro caso. c'è nonostante il cai, non grazie ad esso
poi mi parlate di roba bassa come livello, per cui basterebbe un gruppo amici della montagna. anche loro fanno corsi arva, lezioni teoriche, portano e avvicinano decine di giovani alla montagna, fanno corsi (con maestri però). e visto che siete tutti cosi attenti al denaro, costano anche meno Wink


bene, buon per loro,nel "mercato" dei corsi (che cosa orrenda) alla lunga allora vinceranno...gli istruttori del CAI non vedono veramente l'ora! l'unica cosa che sta a cuore a chi fa' veramente il volontario, e sono molti, è che le nozioni di sicurezza di base diventino di dominio pubblico, che più scialpinisti ed escursionisti possibili le acquisiscano.
Detto questo, il CAI faccia ciò che vuole, i corsi singoli sono di puro volontariato, poche balle e c'entrano molto poco con il CAI centrale (ogni scuola è libera di gestirsi più o meno come vuole)

airborne ha scritto:

ma se volessi alzare il livello? fare un corso di ripido ad esempio? nibi, me lo fai tu o mi fai contattare una guida? é questo quello di cui parlo!!


ma vai da una guida tutta la vita, che problema c'è! non ti obbliga nessuno a fare un corso del CAI...sta pur certo però che di competenze anche per lo sci ripido ce ne sono...sai com'è, mancano i corsisti! pensa che in tutta la Valtellina viene difficile organizzare un banale SA2 (in genere per mancanza di allievi)...pensa un po' un corso di sci ripido...
comunque secondo la tua logica, se non posso farti un corso sui 60° non sono abbastanza per spiegare come si fa' una inversione o che il pericolo valanghe non è dipendente dalla temperatura dell'aria?

airborne ha scritto:

e della mentalità mediocre e chiusa prevalente al suo interno. un tempo si dava dei finocchi a gullich e berhault. ("che gente.. stanno in fuseaux su paretine di fondovalle.. quelli giusti siamo noi, che invece con i pantaloni alla zuava, scarponi chiodati e staffe saliamo le vie giuste e serie..")
ora idem. "steck è un pirla a correre, e rischia troppo, meglio metterci due giorni in conserva, è più sicuro. ed è questo l'alpinismo! mica quello che fa lui". anche all'interno di onice, parli di cliff e steve house e sei un tipo strano, che se la tira. il misto è roba strana e pericolosa, la vera arrampicata è la cascata iperbucata di 4..
in nessun altro sport noto cosi tanta ignoranza (si, ignoranza). forse perchè non è uno sport, e ci si ripara dietro a questo paravento. ma i tanto disprezzati tizi con il piumino firmato e suv che vanno sulle piste hanno più consapevolezza (poi magari sciano da schifo, ma almeno ce l'hanno) di che cosa sia Sciare rispetto agli scialp con station wagon e pile della sezione. ma loro si sentono di sicuro moralmente superiori (basta vedere anche le polemiche sulle tutine..). loro fanno la cosa giusta! e rispettano la montagna Rolling Eyes


Continuiamo a fare di tutta l'erba un fascio Confused
tutta la mentalità mediocre e retrograda che vuoi ma se alla fine di un corso di skialp (io conosco questi e parlo per questi), dei ragazzi che comunque sarebbero andati in giro, si pongono delle domande prima di fare un pendio...bene, solo questo è sufficiente per giustificare l'esistenza di un corso.

Non sai quante volte in passato sono andato in contrasto con la scuola centrale. In tempi non sospetti, tipo 2002 o giù di li,avevo posto il problema di richieste di partecipare al corso da parte di ciaspolisti con la tavola...apriti cielo! sono stato sbeffeggiato e deriso dai capi della scuola centrale, mi sono incazzato ma ho tirato avanti...ci voleva solo un po' di tempo (neanche poi tanto) e solo pochi anni dopo fortunatamente il problema è stato risolto (lo scorso anno abbiamo portato in giro ragazzi con le ciaspole e la tavola). In breve sono nati corsi di snowboard-alpinismo e via dicendo.
Detto questo, le stesse persone che mi hanno sbeffeggiato, con cui ho avuto da ridire, con una mentalità il più retrograda possibile, sono comunque degli ottimi istruttori che hanno trasmesso in tanti anni la loro esperienza e le loro competenze a una infinità di ragazzi che partivano da zero.
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iurifrenk



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MessaggioInviato: Sab Gen 15, 2011 7:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

airborne ha scritto:

-La sezione giovanile è pietosa. Anzi, inesistente. Quelle che dite voi sono sezioni ESCURSIONISTICHE giovanili. Li portate in giro, al massimo qualche giretto in palestra/ferrata/falesia. Ci sta. Ma ad esempio in francia o spagna, i tito della situazione vengono messi insieme, fatti crescere facendoli arrampicare con i migliori del paese. In Italia l’hanno messo sul giornalino per farsi pubblicità quando è stato selezionato per l’academy (dopo non aver contribuito affatto alla sua crescita) e senza nemmeno fornire l’assicurazione richiesta dalla stessa.. E in campo agonistico uguale. I forti italiani della roccia/plastica vengono fuori dalle società sportive private, il cai non sa neanche che esistono, idem skyracer o tutine.


Dipende dalla filosofia di approccio, la tua, mi sembra di capire è competitiva, dall'alpinismo giovanile dovrebbero uscire le "stelle" dell'alpinismo, l'alpinismo giovanile dovrebbe farsi carico di far emergere i migliori ed accompagnarli.

Beh, secondo me sbagli, non so se hai bambini o ne hai avuti, in loro lo spirito competitivo è pari a zero o poco più, lo scannarci per la performance è materia che riguarda noi adulti, non per niente seguendo questa filosofia (per come la penso io), il mondo sta diventando un universo di individualisti orientati solo al raggiungimento della propria ed unica soddisfazione.

I bambini sono diversi, devono scoprire il mondo e lo guardano con occhi da bambini, a loro interessa poco il nodo, ma interessa di più un fiore, piace arrampicare ma non amano rischiare, piace stare in compagnia di altri bambini e piace (ovvio) giocare.
Perché dovrei stressarli e metterli in competizione?, per trovare un nuovo Messner?, no io credo il mio compito sia di accompagnarli in sicurezza alla scoperta di un mondo ai più di loro sconosciuto. Provaci una volta, se mai l'hai fatto, vieni una volta con noi e poi capirari il perché non ci interessa trovare campioni, ma interessa sopratutto far amare la montagna con tutte le sue sfaccettature.
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Mary



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MessaggioInviato: Dom Gen 16, 2011 3:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

Da tutto questo interloquire io deduco che, come qualcuno già disse: " Chi agisce non critica e chi critica non agisce"
Credo che la critica possa essere positiva se costruttiva non dimenticandoci però che in natura nulla è perfetto nè tantomeno lo può essere un'istituzione fondata da, ahimè, noi fragili esseri umani!
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guidoval



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MessaggioInviato: Dom Gen 16, 2011 5:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mary ha scritto:
Da tutto questo interloquire io deduco che, come qualcuno già disse: " Chi agisce non critica e chi critica non agisce"

Secondo me deduci male. A parte che il diritto di critica non è riservato a chi è dentro/agisce/fa (se no il mondo non andrebbe avanti) ma contano gli argomenti e non i titoli di chi parla.
Non è obbligatorio fare il volontario. Non è necessariamente vero che tutto ciò che è volontariato sia buono giusto e corretto.
Piuttosto mi sembra più logico pretendere che quando uno parla, sappia di cosa sta parlando. E questo vale per tutti, pro e contro CAI.

Da tutto questo interloquire io invece deduco che, come qualcuno già disse:
"chi sa fare fa, chi non sa fare insegna".

Ah, volevo evitarlo come vorrei evitare di parlare di me stesso. Ma dato che qui dentro la logica imperante è che il diritto di critica appartiene solo a chi si smazza...be', io ho già dato, e in tempi non sospetti. E cioè quando non c' erano patacche ed ero nei miei anni migliori non adesso che son vecchio, stanco e cattivo.
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eiger



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MessaggioInviato: Dom Gen 16, 2011 5:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

Cai di Crema. Ci sono da 25 anni. Ho conosciuto amici, si parla di montagna ma non solo, ho fatto e aiutato a tener corsi. Sono stato accompagnato ed ho accompagnato in tante uscite. Aiuto a gestire un rifugio.TUTTO QUESTO GRATIS.Niente soldi dati ne ricevuti.Ci sono persone giovani e meno giovani, nessuno se la tira tutti si va in montagna poi ci si racconta ,ci si ragguaglia,ci si confronta. Non ci fosse la sede dove ci troveremmo? A casa di qualcuno? al bar?.....
Ce' il medico,l ingegnere, il prete, l imbianchino....tutti sullo stesso piano....
Tutti quanti abbiamo una vita al di fuori della montagna. E' cosi bello trovarsi settimanalmente o quando si puo'.
Vetusto?Puo' darsi. Ma se tanti giovani nn ne sentono la necessita' nn si iscrivono, non vengono in sede. Internet ed il resto fa si che le informazioni arrivino comunque.
Poi se si parla del cai centrale, non so nulla e non me ne frega nemmeno.
Io so come sto nella nostra sezione, costruita, tra l'altro da noi soci.
Difesa ad oltranza? Nemmeno per sogno, non ho nulla difendere.
Come in tutte le cose che non ci vanno, o si lascia perdere o si cerca di cambiarle.
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guidoval



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MessaggioInviato: Dom Gen 16, 2011 6:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

Nibi ha scritto:


code di paglia? Shocked Shocked tienitele pure per te, ma chi ti credi di essere?


Laughing be', questa mi pare già UNA buona risposta alla domanda iniziale di Mangiapolenta su come mai il CAI ecc
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Nibi



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MessaggioInviato: Dom Gen 16, 2011 6:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:
Nibi ha scritto:


code di paglia? Shocked Shocked tienitele pure per te, ma chi ti credi di essere?


Laughing be', questa mi pare già UNA buona risposta alla domanda iniziale di Mangiapolenta su come mai il CAI ecc


beh, dimmi un po' tu...non sono qui a farmi prendere per il culo e passare per quello che se la tira Confused
dall'intero ragionamento/diatriba non si è capito perchè i corsi CAI siano deleteri allo scialpinismo e debbano essere aboliti...solo accuse generiche di spocchiosità ed incompetenza, nel merito non ho trovato alcun che di costruttivo.

Hai perfettamente ragione sul diritto di critica ai volontari, nessun volontario ha ragione a priori solo per esserlo, e se lo pensa non ha ben chiaro cosa significhi esserlo veramente. Ciò nonostante le critiche devono avere un senso, devono entrare nel merito...quelle gratuite sono solo pipponi mentali e basta.
Io resto sempre in attesa di qualche critica sulla quale si possa discutere, ma qualcosa di pratico, concreto, qualcosa che poi nella mia esperienza potrò proporre/applicare nella mia attività all'interno del corso. Parlo solo in riferimento ai corsi di scialpinismo, il resto non lo conosco, e se fosse per me il CAI potrebbe anche chiudere domattina (i corsi in qualche modo si farebbero lo stesso Very Happy


L'ultima modifica di Nibi il Dom Gen 16, 2011 7:07 pm, modificato 1 volta
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Dom Gen 16, 2011 6:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:
Nibi ha scritto:


code di paglia? Shocked Shocked tienitele pure per te, ma chi ti credi di essere?


Laughing be', questa mi pare già UNA buona risposta alla domanda iniziale di Mangiapolenta su come mai il CAI ecc


Guido, parliamo chiaro e semplice. Coda di paglia significa dire al Nibi che il suo intervento e` motivato dal fatto di essere un incompetente Istruttore Sezionale colto nel vivo. Se questi sono i presupposti per dialogare meglio che lasciamo perdere. Il resto delle argomentazioni e` facilmente smontabile.

Critiche per il CAI se ne possono fare a iosa, io ne avrei una bella lista.
Per argomentare a fondo le cose con coerenza ci vuole un certo livello.

Ma noi siam tutti ignorantoni...

Dai che la luna splende e vado a farmi un giro... Wink
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airborne



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MessaggioInviato: Dom Gen 16, 2011 7:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

Nibi, il mio era un tono scherzoso (tutta la discussione per me lo è, l’alpinismo è un hobby futile) Wink Mi riferisco a tutti quelli che intervengono dicendo “ma io no! Io porto i ragazzi, io faccio i corsi, mio cugggino è un bravo istruttore”.. Ma non parlate della sostanza dei fatti, ovvero della struttura del cai stesso.
Per me non garantisce qualità degli istruttori e dei corsi. Poi che ce ne siano rispettivamente di bravi e buoni è vero (ne conosco) ma non grazie al cai. Un istruttore cai non è paragonabile a una figura professionale (maestro di sci, guida alpina), e lo dimostra la stessa selezione degli stessi.

Nessuno mi ha ancora risposto in termini concreti su cosa faccia di positivo il cai per l’alpinismo. Ed è lo stesso cai a farsi in teoria promotore dello stesso. Non è uscito niente che non sia fattibile da un gruppo amici della montagna (tutti volontari anche loro)

Anche dai vostri corsi, che avvicinano i giovani alla montagna (bella iniziativa di per sè, nulla in contrario) quanti poi si dedicano all’alpinismo? A bergamo, dove c’è una grossa sezione, quanti dai 18/23 anni scalano su ghiaccio? Li conto sulle dita di una mano. E non lo fanno per merito del cai. E di questi quello più meritevole per farsi l’assicurazione per seguire la mountain academy ha dovuto iscriversi al cai francese! Dopo che la sezione si era fatta bella con lui! Rolling Eyes Anche nell’arrampicata sportiva se c’è qualche giovane lo si deve al Mascheroni o a gruppi come i koren.
All’estero non è cosi. I migliori vengono aiutati a crescere. Li si fa fare esperienza con i migliori alpinisti del paese. E non è strano incontrare cordate molto forti, e molto giovani. Ragazze comprese. E non c'è nulla di mostruosamente negativo, di insana competizione tra i bambini (che competizione poi?)

Quindi per me il cai è una struttura fallimentare. E dire che non ci si interessa della struttura centrale (quasi fosse un’entità astratta) è qualcosa di miope. Come fate a giudicarlo senza pensare a cosa sia?

Riguardo a chi pensa che non essendo caiano non potrei criticare, ricordo che rispondo alla domanda di mangiapolenta, che chiede spiegazioni sulla mia posizione negativa sul suddetto club. Per farmi un opinione devo possedere la tessera?? Rolling Eyes Essere iscritti al cai non è un obbligo costituzionale. Non è l’asl. E comunque ricordo che prende soldi pubblici, e in quanto tali anche un po’ miei (dal bilancio 2009: 3 milioni di euro forniti dalla presidenza del consiglio dei ministri. Per carità, sono pochi, lo so. Non lo stò accusando di essere causa dei dissesti del bilancio italiano)

e prima che kikko mi scanni Laughing ribadisco che il gioco di parole cai/cei è uscito davvero casualmente, nessun paragone sacrilego Laughing
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MessaggioInviato: Dom Gen 16, 2011 8:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

nano ha scritto:
Leo Scrive:

Stasera sarò in sede a decidere date e luoghi per l'alpinismo GIOVANILE, se qualcuno volesse darci una mano

Come tanti di voi anch'io sono iscritto al C:A.I. per avere un minimo di assicurazione e sperando che la mia quota serva a qualcosa di utile anzichè alla rivista che quando và bene mette i servizi sulla Groenlandia.
Ma! non possiamo criticare più di tanto se poi non ci rendiamo disponibili per cambiare qualcosa.
Certo! pochi giovani, tanta burocrazia, ma almeno cerchiamo di essere grati a gente come il Leo che accompagna in montagna i nostri giovani.

Ciao a tutti Giuliano



bravo nano proprio quello che penso anche io!!! e rifaccio i complimenti al leo che so come svolge quello che fa e con che modo va in montagna.

Un po' però è vero che tanti ma tanti istruttori/aiuto istruttori del cai se la stra tirano........ peccato perchè non è il modo che mi piace vedere quando si è in montagna.
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PAOPANZA



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MessaggioInviato: Dom Gen 16, 2011 8:06 pm    Oggetto: ho perso il filo Rispondi citando

Ho perso il filo......... dovevo scrivere all'inizio ! Ora è difficile.

Sono iscritto al cai, però hanno sbagliato coi 25 anni, dal 1971 e continuo a pagare la tessera, anche se non tutta, per diritto acquisito, perchè, come alcuni, ho scalato tanto quando ero un giovanetto.

Il cai è una associazione di persone che svolgono volontariato con passione più o meno grande per la montagna, con interessi più o meno personali, svolgendo un mucchio di attività anche le più disparate nell'ambito socio-politico delle varie località.
Il primo articolo dello statuto parla di alpinismo.
Penso che quasi tutti gli alpinisti italiani siano iscritti in un modo o nell'altro al cai, ma non lo frequentino assiduamente, perchè il cai da decenni ha una attenzione molto bassa per l'alpinismo.
Però il cai ha tutto ciò che serve per andare in montagna facilmente in posti facili o quasi.
Se però con le nozioni acquisite si esce da ciò che viene insegnato, si hanno delle buone probabilità di morire.
Il cai è specchio della nostra società attuale......... direi come quasi tutto.
ciao
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Succisa Virescit
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