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Gli scalatori vogliono la libertà di rischio sulle vette.

 
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Autore Messaggio
fabiomaz



Registrato: 25/10/07 10:15
Messaggi: 3178
Residenza: Bergamo

MessaggioInviato: Gio Nov 04, 2010 10:14 am    Oggetto: Gli scalatori vogliono la libertà di rischio sulle vette. Rispondi citando

http://www.corriere.it/cronache/10_novembre_04/montagna-rischio-libero_9d97a630-e7da-11df-a6d6-00144f02aabc.shtml

Citazione:
BRESSANONE (Bolzano) - Nuovi limiti? Nuove regolamentazioni? Nuove sanzioni? Gli alpinisti dicono no, e lo dicono in coro. Sia per quanto riguarda le ascensioni sulle pareti rocciose, difficili quanto si vuole, rischiose quanto si vuole, sia per quanto riguarda lo sci alpinismo sulle cime innevate. Vogliamo essere liberi di rischiare, lo facciamo coscientemente, dicono in sostanza. Non senza la dovuta preparazione e responsabilità, s'intende, ma nessuno può dirci di non andare.

LIBERTÀ DI RISCHIARE - Il tema della libertà di rischiare è stato al centro del dibattito a Bressanone, dove si sono dati appuntamento, all'International Mountain Summit grandi nomi dell'alpinismo internazionale (tra gli altri Hans Kammerlander, Reinhold Messner, Nives Meroi, Mick Flowler) che fino a domenica continueranno a discutere sulle problematiche legate alla montagna. Così Alexander Huber che assieme al fratello Thomas, è ritenuto uno degli alpinisti più completi al mondo, non ha esitato ad affermare: «Per me il pericolo è il sale della vita, corro consapevolmente dei rischi, perché solo in questo modo posso assaporare e sentire la vita come non potrei altrimenti, e per questo faccio fatica a rinunciarvi», ha detto, come riportato dal Corriere dell'Alto Adige, «ma ritengo anche che è solo attraverso il rischio, che si può acquisire esperienza, e migliorare se stessi. Direi che il rischio è una necessità per l'essere umano».

INCIDENTI - Ma come la mettiamo allora con la continua serie di incidenti, d'estate e d'inverno, dalle Alpi all'Himalaya, che fanno porre molti interrogativi persino sull'opportunità di correre in soccorso di chi si è messo in pericolo? Lo scorso inverno, dopo la morte in val di Fassa di quattro componenti del soccorso alpino impegnati nella ricerca di due escursionisti imprudenti (morti anche loro) si parlò di sanzioni, restrizioni, limiti e divieti. Con una polemica che coinvolse lo stesso capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Dal dibattito è emerso che se da un lato una grande fetta del popolo del tempo libero sente il bisogno di avventura e «sballo», dall'altro spesso mancano l'esperienza necessaria per farlo, il senso di responsabilità personale e una consapevole relazione dei singoli con il rischio.

REGOLE - Ma di ulteriori regole allo stesso Club alpino italiano (come per altro le analoghe associazioni europee) non ne vogliono sapere: «Non esistono leggi dello Stato né leggi regionali che regolamentano l'alpinismo», dice l'avvocato Vincenzo Torti, vice presidente del Cai. «Tutti fanno riferimento alla normativa civile e penale generali. Gli alpinisti dicono: lasciatici assumere la nostra dose di rischio, è una libera scelta e vogliamo che nessuno ce lo impedisca. Dobbiamo però ricordare a tutti che il rischio in montagna non si elimina». Diverso è il caso dei professionisti della montagna, guide alpine e accompagnatori: «Non si può portare un bambino che ha appena messo gli sci su una pista nera», continua il vice presidente, «né portare su una via di quarto grado chi ha appena messo le mani sulle roccette. Se c'è un grande pericolo di valanghe e il sindaco ordina che in quella zona non ci vada nessuno, va bene. Ma bisogna stare attenti perché il passo è breve: se per esempio una via alpinistica è difficile, ma diciamo che non si può andare ad arrampicare, questo non va bene né agli alpinisti né al Cai, va garantita una libera scelta». Cosa fare allora? Carlo Zanantoni, rappresentante del Cai e delegato al Comitato europeo di normazione (Cen) per l'Italia, dice: «Il rischio in montagna c'è e va affrontato con molto senso di responsabilità».


Ma davvero vorrebbero fare una legge per obbligare a non correre rischi in montagna?
Mi era sfuggito.

ps: non leggete i commenti!
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airborne



Registrato: 07/08/08 19:43
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MessaggioInviato: Gio Nov 04, 2010 7:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

non si possono portare persone inesperte sul quarto? l'ha indicato un istruttore cai? Twisted Evil
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leo



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MessaggioInviato: Ven Nov 05, 2010 12:55 am    Oggetto: Rispondi citando

Vi ricordo che domani in giornata il Dome passerà da tutti i partecipanti al raduno di domenica per firmare un permesso di radunologia regionale in rifugio Evil or Very Mad

airborne ha scritto:
non si possono portare persone inesperte sul quarto? l'ha indicato un istruttore cai? Twisted Evil


Non penso una guida alpina Rolling Eyes
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guidoval



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MessaggioInviato: Ven Nov 05, 2010 2:21 am    Oggetto: Rispondi citando

Ma no, bboni, state bboni...siamo in Itaglia, l' esercizio della professione di giornalista è permessa solo agli appartenenti al relativo Ordine, agli esami d' accesso passa la consueta fisiologica percentuale 99 di raccomandati/figli di, e siccome la moneta cattiva scaccia quella buona si perfeziona negli anni la solita selezione del peggio nazionale.
Pare un articolo scritto per il foglio alle famiglie dell' oratorio di Paperopoli. Tranquilli che non cambia un cazzo, come sempre.
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Bù ma mia cuiù
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darioalpago



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MessaggioInviato: Ven Nov 05, 2010 10:48 am    Oggetto: Rispondi citando

Grande Guido!
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La montagna � maestra di vita...nel suo abbraccio scopro tutta la sua bellezza..la verit��.
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Ven Nov 05, 2010 10:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

In teoria non dovrebbero avere tempo per 'ste minchiate in Parlamento...
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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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furbo



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MessaggioInviato: Ven Nov 05, 2010 10:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:
In teoria non dovrebbero avere tempo per 'ste minchiate in Parlamento...

ha ha ha ... haaaaa ha ha ha h...h ha aha hhhaaa
bella lorenz Laughing

.... io sono sempre per dichiarare guerra alla svizzera Cool
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La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile
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guidoval



Registrato: 27/05/07 22:14
Messaggi: 3563

MessaggioInviato: Ven Nov 05, 2010 11:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sul Corriere, pagina interna la posta dei lettori, c' è sempre il risultato del minkiaminisondaggio quotidiano del giorno prima. Il quesito di ieri era, molto "ben posto" (v. sopra), circa:"gli appinisti si oppongono a nuovi limiti e regole, abbiamo il diritto di rischiare: è giusto?".
Risultato: 64% SI, 36% NO.
L' apparente vittoria non mi pare comunque tranquillizzante, nel senso del percepire che aria tira tra i compatrioti:
- ho sempre il sospetto sgradevole che a questi giochini partecipino persone che nel 99% dei casi non capiscono il quesito.
- a questo genere di quesiti si tende a rispondere in termini di contestazione e insofferenza verso regole ed establishment che le dovrebbe emanare.
- il campione non è selezionato da istituti di ricerca: che valore ha questo dato?
- ecc, ma aspetto di sentire prima le Vs. auguste opinioni su queste percentuali.
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Bù ma mia cuiù
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Ares88



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Messaggi: 1793
Residenza: Verdello (bg)

MessaggioInviato: Sab Nov 06, 2010 1:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

furbo ha scritto:
LorenzOrobico ha scritto:
In teoria non dovrebbero avere tempo per 'ste minchiate in Parlamento...

ha ha ha ... haaaaa ha ha ha h...h ha aha hhhaaa
bella lorenz Laughing

.... [size=18]io sono sempre per dichiarare guerra alla svizzera[/size] Cool


speriamo....dichiarazione di guerra coatta....così ci conquistano una volta per tutte....
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