Avventura boliviana - Parte prima

[ZioPunzo]

Ho iniziato a mettere giù qualche riga sulle tre settimane di Bolivia e, anche cercando di ridurre al minimo, mi sono ritrovato a postare quasi 100 foto... ... ...

Divido quindi l'avventura in 2, più che altro per non appesantire più di tanto!!!

Inizio ora, con le prime 2 settimane, quelle meno "On-ice", nel senso che, nonostante sono state vissute dai 3600m ai 4200m, di "Ice", abbiamo visto solo una nevicatina di un paio d'ore!!!

Ho un po' di tempo, visto che questo week-end danno brutto, mi metto di lena per raccontarvi del mio viaggio in terra boliviana...

Vedrò di essere breve, ma come essere breve racontando 3 settimane così belle ed intense?!

Martedì 5: Partiamo da Malpensa, siamo: Io, mia mamma, mio papà, mio fratello Giovannino e Federico.
Volo per Madrid, dove aspettiamo 5 ore, poi trasvolata oceanica fino a Lima, dove aspettiamo altre 4 ore e 1/2, ultimo volo per La Paz (che è ad 1 ora e 1/2 di aereo, ma la compagnia fa' scalo a S.ta Cruz, così il viaggio dura ben 3 ore e 1/2!!! ).



Mercoledì 6: Arriviamo, finalmente in Bolivia, avviso i miei compagni di viaggio:"Non sollevare con troppa foga le valige, se no voltate a terra!" (siamo a 4000mt, e l'ho già fatto io 8 anni fa', durante il mio 1° viaggio in questo strambo, ma affascinantissimo paese!!!)
Usciamo dall'aereoporto e c'è già il mio fratellino Giorgio, con la sua ragazza Amalia Monica Mercedes (ma 'sti boliviani non possono dare dei nomi normali ai loro figli?!) ad aspettarci (lui vive li, come missionario laico, in una missione dell'Operazione Mato Grosso... ma di questo ne parlerò poi...)



Non ricordavo bene come fosse la Bolivia, ma ricordavo qualcosa circa il traffico di La Paz... "Mamma! Tieniti forte" grido a mia madre, dal cassone del Pick-up, prima di partire... Sento un:"in che senso?!" Poi urla ed insulti contro mio fratello e contro ogni autista che si piazzava lungo il tragitto...
Il traffico di La Paz non si può descrivere: bisogna viverlo... Ogni genere di mezzo provvisto di ruote , di ogni forma, grandezza e era geologica transita per quelle strade piene di buche fonde anche diverse decine di centimetri (e per diverse decine, non intendo 10 o 20, ma dai 30 ai 50cm!!!)strombettando a destra e a manca, senza un senso logico... (ma dimenticate pure questa parola "Logico"... per capire la Bolivia non serve, anzi, non bisogna proprio dargli un senso!!!).







Arriviamo alla casa di La Paz, una casa che mio fratello e gli altri delle missioni limitrofe utilizzano quando vanno in città per le spese!

Iniziamo a mettere giù un piano logico per i giorni successivi: -il giorno dopo a visitare la missione di "Escoma", sul lago Titicaca, fino a domenica, poi ci si sposta a Peñas, dove ci si incontra con gli altri alpinisti che arrivano dal Perù e, da martedì, 2 settimane per montagne!!!

Che vi avevo detto?! Dimenticatevi la parola "logico", difatti il giorno successivo non riusciamo a partire per un imprevisto (dato che qui non capitano mai!?) , ed anche il resto del programma si rivelerà irrealizzabile!

Venerdì 8: Finalmente, con un giorno di ritardo, ci dirigiamo verso Escoma ("Ci ero stato solo 2 o 3 giorni, nel 2002, chissà cosa sarà cambiato?!")
Assolutamente nulla: il paesino,posto poco lontano dal lago, protetto dai venti da una collina e adagiato vicino al fiume che scorre inesorabile dalle lontane montagne; è sempre lui... nulla pare cambiato, la solita puzza di piscio che olezza per le stradine laterali della piazza, i soliti 1000 colori delle donne "Aimara", con le loro gonne sgargianti e la loro bombetta sempre in testa, l'odore di coca (non cola) che si sente passando in fianco alle persone... sempre a masticare queste foglie, per non sentire la fatica...
"Beh!" mi dico "E' sempre la mia Bolivia!!!".





Entriamo dal portone della missione e mi rendo conto, invece, che qui, è cambiato tanto... siamo italiani e non ci piacciono le cose sempre uguali! Mio fratello ci mostra il nuovo ospedale, le serre che stà seguendo con alcune persone del paese,la cooperativa di scultura e falegnameria,... ... ...

Il salone


La cucina


I lavori per il nuovo ospedale


La cooperativa


Le serre (orgoglio di mio fratello!)


Iniziamo ad ambientarci e, le varie persone che vivono li in casa, iniziano ad appiopparci lavori.. ... Alla fine, ce ne andremo, con molto di fatto, ma moltissimo in sospeso!!!(Ci sarà da ritornare!!!)

Domenica 10: La domenica, è giorno di "Feria", nel paese, una visita al mercato, con i suoi colori, la sua semplicità, il suo gusto delle cose antiche, povere, dei tempi lunghi, dei ritmi delle sagioni, .. ... ...



Eccole, le famose "FOGLIE DI COCA"!!!


Sandali di "copertone"








... Ma è anche il giorno in cui regaliamo una cesta di viveri alle persone più povere del paese... quindi, dalle 7 di mattina si forma una fila di vecchietti davanti all'ingresso, perricevere 1/2 kg di pasta, 1/2 kg di zucchero, 1/2 lt di olio e 1 kg di riso!!!



Lunedì 11: il nostro programma diceva: Trasferimento a Peñas, dove dovrebbero esserci, ad aspettarci P. Topio, il Valerio, La Raffaella e i vari componenti della spedizione!
Arriviamo a Peñas, questo paesino sperduto per l'altiplano... me lo aspettavo un po' più allegro... non c'è in giro nessuno!



Il Parroco (P. Topio, di Menaggio), ci spiega che è un paese abbandonato, in quanto è molto vicino alla città di La Paz, ed i giovani tendono a spostarsi li, in cerca di lavoro! Ci fa visitare la bellissima chiesa e ci chiede di fare un giro per la montagna li vicina, alla ricerca di tracciati per MTB (con l'aiuto di mio fratellino Giovanni -campione italiano down-hill!- ).





Detto, fatto, giriamo in lungo e in largo il montarozzo, fino a definire 2 bei tracciati, che proveremo per bene la settimana successiva.



Incontriamo anche della fauna locale....

Una biscia


Un gufo


una viscacha



Alla sera, a cena, incontriamo gli altri compagni e capiamo che le nostre mire andinistiche si restringono a pochi giorni... difatti si decide di partire per le montagne il lunedì della settimana successiva...

Torniamo, quindi, ad Escoma, per terminare alcuni lavoretti lasciati a metà, e per preparare la festa dell'oratorio che culmina il sabato con giochi, canti ed un abbondante pranzo per tutti i 300 bambini!!!













Domenica 17: rieccoci a Peñas.
P.Topio ha procurato un paio di bici a Giovannino... Risaliamo il montarozzo e, subito, iniziamo a cercare qualche bel tratto per fotografare, filmare, saltare, divertirci un po'!!!











Anch'io mi cimento...


Subito si assiepa una piccola folla di bambini, pastorelli, gente di passaggio...







Continua... ... ...
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Ho spiegato a mio nipote cos'è il compromesso: se per le vacanze tua madre vuole andare al mare e tuo padre invece in montagna, il compromesso è che si va al mare, ma il papà può portarsi gli sci!!!
[Anonimo]

[grigna]

Che belle immagini! Prosegui con la seconda parte del racconto!
Certo che io in quei luoghi ci vedo molto bene il Rosso. Come prete no ma come laico sì.

[Peggy]

Semplicemente stupendo...
Ogni volta che rivedo questi posti mi si apre il cuore e la mente, e mi sembra di tornare in Bolivia (c'ero stato nel 2008 )...dal viaggio in areo, al traffico di La Paz; dalla fatica dei primi sforzi a 4000 mt, al "senso logico" da mettere da parte per capire la realtà boliviana, dai 1000 colori delle donne alla quotidianità del mercato...
GRAZIE per avermici riportato, aspetto il proseguo del viaggio

[lupin-3]

In una giornta di pioggia così,il tuo splendido reportage,m'ha ridato il buon'umore

Gran bell'esperienza Zio ..
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http://www.asbbi.it/

[corvo nero]

[corvo nero]

[Peggy]

[grigna]

[Luca80]

[corvo nero]

[grigna]

[ZioPunzo]

[fabiomaz]

Grande Zio.
Massimo rispetto e che belle immagini.
Certo che in MTB se la cavano i ragazzini!!
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"TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota

[leo]

Grande grande grande, spettacolo puro , non so se mi vedrei però da quelle parti , quel stagione delle piogge e stagione secca non mi fa impazzire, vuoi mettere con il nostro estate-inverno

[turista belga]

ciao o meglio se bazzichi quelle zone... kamisaki
grazie mille per queste immagini stupende
ricordo con piacere un paio di belle vie di roccia a Peñas, sulla parete rossa che hai sulla tua sinistra poco prima del paese, venendo da la Paz. chissà se c'era mai stato qualcun'altro ??