Ivan Guerini ospite a Calolziocorte

[ivanbue]

Allora, chi cè domani sera,si faccia riconoscere a presto.
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Esteriormente,un paio di sci non presenta per sè stesso nulla di straordinario,nessuno potrebbe immaginare,così a prima vista,il potere che in essi si occulta.A.Conan Doyle

[Eva K]

La scena è stata da quadretto.
Io e Giacco (io da rovato lui da lecco) ci incontriamo al kebab, punto nevralgico della Calolziocorte by night.
Senza la più pallida idea di dove sia la sede del Cai di Calòls (lui aveva guardato sulle mappe di google, ma crede non sia etico portarsi la stampata delle indicazioni ) camminiamo verso Vercurago. Quando finisce il paese chiediamo a un bar e ci dicono che sta sull'altro lato della strada dentro in un insieme dei capannoni (giustamente noi cercavamo tra i n. pari e invece era dispari). Ci avventuriamo, sembra la snenografia adatta a un delitto perfetto, grigi e buio, nessuno in giro.

Dall'aquilotto appiccicato sulla cassetta della posta capiamo di essere alla sede del Cai. Buia. Chiusa.
In questa scena da romanzo kafkiano, arriva una macchina con un tizio brizzolato al volante e un grosso incarto rosa al posto del passeggero.
"Siete di on-ice?... documenti prego!" (no beh i documenti no!!!!). Dice di chiamarsi Ivanbue... aaaaahhhh bello allora a Calolzio c'è il servizio navetta per i foresti????
morale ci carica in macchina e ci porta vero la collina, ci deposita in un parcheggio ma poi va a spostare la macchina perchè altirmenti le suore si incazzano (sic!)
Poi ci porta a bere una birra al circolo Arci. Uscendo dal circolo (dove sfoglio L'Unità e scopro che eisste ancora!!!) mi accorgo che di fronte c'è (più grande e imponente) la sede della Lega.
Finita la serie dei paradossi, ha finalmente luogo la serata, bella e interessante, tante foto, un bel filmato di Geo & Geo che commette l'unico errore di parlare di Luna Nascente come di una via di 300 metri di placche improteggibili (mormorio in sala).
Tanti discorsi sull'etica, spit, no spit, libera, nuove vie ecc ecc.

Serata ricca di spunti e interessante per gli argomenti trattati, un punto di vista davvero singolare quello di Guerini e portato avanti con una coerenza davvero invidiabile.
Resterà ora nella "vulgata" il termine "retaggio paleocristiano": sappiate che se azzerate su spit (da lui detti infissi geotecnici) e vi sentite in colpa, siete semplicemente vittime di un retaggio paleocristiano, per l'appunto il senso di colpa.

Ah: il prossimo annuario del CAAI sarà sull'ETICA. E ospiterà un intervento di Guerini.
(ma si trova in giro o bisogna essere accademici caiani per averlo???)
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[...] strade che si sgretolano sui "deserti dell'irrazionale", balzano nella dimensione dell'instinto, si polverizzano nell'infinito deserto della creazione. (I. Guerini)

il mio blog: http://evak.altervista.org

[fourfingers]

[airborne]

[Eva K]

Ah ma c'eravate!!! Mi sono guardata in giro e a parte un paio di "brutti ceffi" lecchesi che sapevo sarebbero venuti alla serata, ho incontrato solo i Sass Baloss, la Iaia e il Paolo Grisa.

Io non ho capito bene il discorso sul Trad climbing... cioè gli inglesi non gli vanno bene. Ma non mi è molto chiaro il perchè... ho capito dice che si sono inventati una filosofia. Ma in fondo mi sembra che i trad climbers si muovano nel pieno rispetto della parete come fa lui, solo forse non hanno il bagaglio culturale ceh per forza di cose e storia Guerini ha e gli inglesi no. Ovviamente il movimento non è per nulla assimilabile al Nuovo Mattino e penso che nessuno tenti nemmeno di farlo...
beh se chi c'era ha voglia di scrivere qualche impressione o considerazione sulla serata credo sia il posto giusto per parlarne!
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[...] strade che si sgretolano sui "deserti dell'irrazionale", balzano nella dimensione dell'instinto, si polverizzano nell'infinito deserto della creazione. (I. Guerini)

il mio blog: http://evak.altervista.org

[fourfingers]

[fourfingers]

[leo]

Ma a parte lui qualcuno che gli va bene c'è o sbagliano tutti ??

p.s. ma mettere qualche cartello in strada per la serata no?? anch'io l'altra volta ho girato un pochito
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“quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.”

[ivanbue]

La prossima volta passo a prendervi tutti con il pulmino
Per quanto riguarda la discussione non essendo un arrampicatore puro,ma solo un frequentatore occasionale di montagne,sono rimasto molto affascinato dal suo modo di affrontare le salite,fatte sempre con stampo esplorativo e in modo naturale.
Spit o no spit questo è il problema evvai con l'avanzamento involutivo
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Esteriormente,un paio di sci non presenta per sè stesso nulla di straordinario,nessuno potrebbe immaginare,così a prima vista,il potere che in essi si occulta.A.Conan Doyle

[furbo]

[ivanbue]

[slowrun]

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Slowrun

[claus_]

che dire...

non l'avevo mai visto di persona e sono contento di averne avuto occasione.

come mi aspettavo ha una personalità carismatica e coinvolgente...in pubblico mi è sembrato più "tagliato con l'ascia" a dispetto della sensibilità che emerge da suoi scritti o interviste.

il documentario della rai sulla val di mello è fatto proprio bene, ma sinceramente ne avrei fatto a meno in quella serata, a favore di qualche parola in più, al di fuori della carrellata autobiografica.

ha chiarito molto bene il suo modo di scalare e vivere la scalata (e non solo),tanto coerente e magnetico, quanto privo di compromessi e declinazioni. Non ha invece mai accennato ad immaginare uno scenario, sia esso velleitario o futuribile, che esca dalla sua individuale esperienza per confrontarsi con ciò che c'è al di fuori.
Del resto è chiaramente un anarchico individualista...

mi sarebbe piaciuto che raccontasse un po':
- del nuovo mattino, di quanto succedeva qui e in occidentali, di motti
- del rapporto con la compagna
- delle esplorazioni e delle aperture fatte nella ("mia" amata) catena dei muncech, in mesolcina centrale e settentrionale, in val grande

a fine presentazione ci ho fatto quattro chiacchiere su lavoro e tempo liberato dal lavoro. parole che mi hanno dato da pensare nella mia personale e continua ricerca di strade e alternative.

la serata è stata sicuramente un contributo interessante per me nelle riflessioni su avventura , esplorazione e scalata

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sull'arrampicata in uk credo che volesse semplicemente dire che parallelamente al modo-mondo raccontanto da hard-grit, ne esiste un altro, diametralmente opposto, che sfugge a noi che guardiamo dall'europa continentale alla mitica-mistica-pulita arrampicata d'oltremanica.
non so se ciò esiste e in che misura, attendo di andar la per farmi un'idea

magari qualche cartello avrebbe aiutato a trovare la sala! ma di culo ci sono finito davanti senza neanche cercarla...ho seguito in lontanza un tizio con il pile

ho incontrato fourfingers e visto di sfuggita ivanbue e evak

[iaia]

ero presente anche io alla serata..

ivan guerini è davvero un personaggio unico.
anche io penso che ha ben chiarito il suo modo di vivere la NATURA VERTICALE..

ha un concetto sicuramente severo e ristretto sull'arrampicata.. sicuramente lui non ha la minima intenzione nè ai tempi nè ora di confrontarsi con ciò che sta al di fuori del suo modo di vedere le cose..e se le cose nn sono come dice lui nn le prende nemmeno in considerazione...... ed è per questo che non riesce a pubblicare....

a me ha colpito la spiritualità e il rispetto che ha nei confronti della roccia ma credo proprio che quando dice che la roccia è materia organica esagera !!!

sicuramente ha una grande preparazione mentale oltre a una preparazione fisica...

ps. mi è sembrato un po fissato sulle donne......

[slowrun]

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Slowrun