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   Cresta di Richefort tentativo, 26/08/2024
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Onicer  CLACRE   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Rifugio Torino  (3370 m)
Quota attacco  3460 m
Quota arrivo  3900 m
Dislivello della via  440 m
Difficoltà  AD ( pendenza 45° / III in roccia )
Esposizione in salita Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  Rifugio Torino
Attrezzatura consigliata  Corda, piccozza, ramponi, casco , un paio di chiodi da ghiaccio
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Mediocre
Commento Partiti dal Torino alle h. 5:20 ( dopo pernottamento) percorriamo il ghiacciaio fino all'attacco della parete che supporta l'accesso al Dente del Gigante in 1h 10', poi tolti i ramponi incominciamo a salire e ci rendiamo subito conto di un terreno infido con appigli inaffidabili e tratti friabili.
Quindi, anche dietro consiglio di una guida di Courmayeur, dopo avere superato sulla dx un gendarme rosso proseguiamo tenendo sempre la dx su una larga cresta dove a metà c.a. troviamo un paio di camini attrezzati con cordoni (III grado) .
Proseguendo sempre a destra ma su terrone di sfasciumi raggiungiamo la gengiva del dente constatando di avere impiegato 2h 30'. Valutando che la Rochefort risulta molto secca e abbastanza ghiacciata decidiamo di fare dietro front. La decisione è poi risultata corretta confutata da una discesa molto pericolosa con appigli mobili, priva di protezioni e con scarsa capacità di orientamento ( pochissimi ometti molto piccoli) . Abbiamo smosso alcuni sassi rischiando di colpire qualcuno ( fortunatamente non saliva nessuno) e nessuno sopra di noi stava scendendo).Quindi abbiamo impiegato in disarrampicata quasi 3h 30 rischiando quasi ad ogni passaggio. Questo report è un messaggio di avvertimento per tutti quelli che vogliono avventurarsi in zona compresa la salita al Dente del Gigante e ritengo che il deterioramento della parete sia dovuta alle alte temperature ( zero termico oltre 5000 m) del periodo intorno a Ferragosto che ha fuso completamente il permafrost. Infatti i report antecedenti al 4 agosto non segnalavano tali problematiche.
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