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   Cresta Ongania invernale, 08/02/2020
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Onicer  Beps65   
Regione  Lombardia
Partenza  Valtorta (Ceresola)   (1300 m)
Quota attacco  1900 m
Quota arrivo  2161 m
Dislivello della via  300 m
Difficoltà  AD ( pendenza 45° / IV in roccia )
Esposizione in salita Varia
Rifugio di appoggio  Lecco
Attrezzatura consigliata  nda invernale (non utilizzato protezioni veloci dato i numerosi spit scoperti)
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Dopo diversi rinvii, siamo a tentare questa bella cresta in condizioni invernali, la giornata a dispetto delle previsioni meteo è favolosa. Partiamo tardino, 8.30 da Ceresola di Valtorta, seguendo la stradina per evitare le piste da sci fino al rifugio Lecco. Qui, la sempre fantastica accoglienza, caffè e un muffin pere e cioccolato di produzione locale per darci la carica. Visto che il rifugio è ancora semi deserto, approfittiamo del tepore del sole per prepararci alla salita, abbiamo con noi di tutto, non si sa mai. In poco raggiungiamo l’attacco, siamo in tre e decidiamo di alternarci nei vari tiri, parte Paolo, le difficoltà non sono mai elevate, qualche breve passo di IV, ma soprattutto III grado, arrampicare con i ramponi non è la stessa cosa delle scarpette, ma è proprio per questo che siamo qui a ripetere l’Ongania. La salita è sempre piacevole ed anche la temperatura, anche se a volte in ombra arrampicare senza guanti diventa bello frizzante. La cresta non è molto lunga e nelle condizioni attuali riusciamo a sfruttare i numerosi spit senza proteggerci in altro modo, salendo di quota i passaggi su neve marmorea aumentano consentendoci davvero una bella via di misto adatta a noi, siamo soli, il meteo tiene, fretta non ne abbiamo, cosa pretendere di più? Siamo ormai al camino finale, quasi ci dispiace, parte Paolo, così come aveva aperto, chiude il “giro!” arriviamo alla Madonnina del Pesciola dove ci concediamo una lunga pausa, visto che le condizioni della neve malgrado l’orario sono rimaste ottime, continuando sul filo di cresta saliamo ormai soli in vetta allo Zuccone dei Campelli, cominciano a cambiare i colori, è sempre bellissimo quassù, scendiamo dal canale dei Camosci gradinato e duro al punto giusto e sempre in tutta tranquillità raggiungiamo il rifugio baciato dall’ultimo sole, “spenta la luce” ci incamminiamo verso casa con la luna piena che illumina quasi a giorno ogni cosa…..
Bella via di misto, oggi trovata in eccezionali condizioni, protezioni veloci oggi inutilizzate.
Foto 1 - Passaggi
Foto 2 - Sosta prima dell'ultimo camino
Foto 3 - Nell'ultimo camino
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