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Mont Pelvoux, Couloir Chaud, 29/05/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | sorega |
Regione | Francia |
Partenza | Pré de Madame Carle (1845 m) |
Quota attacco | 3100 m |
Quota arrivo | 3600 m |
Dislivello della via | 500 m |
Difficoltà | 4+ / IV ( III in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord-Est |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | 2 mezze corde da 60 m, 5/6 viti da ghiaccio, dadi e friends medio-piccoli, fetucce e cordini. Materiale da bivacco. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Grandiosa goulotte in ambiente isolato e selvaggio. La via sale sull'estrema destra orografica del ghiacciaio des Violettes che scende tra il Mont Pelvoux e i Trois Dents des Pelvoux nella zona del Parc des Ecrins sopra Ailefroide. La via, aperta nel 1950 da Victor Chaud è stata a lungo la più difficile salita di ghiaccio della regione montuosa degli Ecrins. Non è da sottovalutare il lungo avvicinamento e l'isolamento. Si parte a piedi subito dopo il ponte stradale poco prima di arrivare ai Pré de Madame Carle. Si sale un canale di neve (35°) tenendosi a sinistra e uscendo sul sentiero si passa sotto una serie di barre rocciose. Proseguendo sul sentiero si entra nell'ampia valle e si risale il lungo pendio di neve, si supera un breve salto roccioso, si continua per neve e si punta al canale roccioso centrale che si risale con passagi di III per pervenire alla zona di bivacco. Noi abbiamo seguito per errore tracce che portavano al canale di destra oltre il quale siamo saliti per rocce instabili (III) fino al posto di bivacco. Calcolare almeno 4 ore. Ci sono alcune piazzole abbastanza confortevoli; abbiamo scelto la più asciuttta e al riparo dal vento per preparare la cena e infilarci nei sacchi a pelo. Sveglia alle 2, colazione e alle 3,15 partenza con breve discesa sul ghiacciaio des Violettes e successivo attacco del couloir. Siamo saliti slegati fin sotto il primo tratto ghiacciato (50/60°). Qui abbiamo superato il primo salto sulla destra, sosta su viti, proseguiti per il canale e quindi superato a sinistra il seracco che incombe sopra di noi per goulotte a tratti delicata. Continuando per la goulotte in ottime condizioni, siamo infine usciti sul plateu sommitale tra i Trois Dents des Pelvoux e il Mont Pelvoux alle 8 del mattino. La discesa non è da sottovalutare: una prima parte sul ghiacciaio scendendo a sinistra, superata l'enorme crepaccia mediale nel punto migliore ci si tiene ancora a sinistra fuori dal ghiacciaio vero e proprio, si scende un canalino, poi per cresta mista fino all'imbocco di un profondo canale roccioso dal quale con una doppia di 60 m (o due da 45 m e 15 m) si perviene sul fondo del ghiacciaio. Da qui attraversandolo si risale brevemente al posto di bivacco e quindi con un'altra doppia si scende sul nevaio dal quale si è saliti il giorno prima. Abbiamo trovato una meteo ottima con poco vento e temperatura intorno agli 0° lungo la salita. Ghiaccio molto secco sul seracco. Rientrati al parcheggio alle 14,30. Un'ascensione poco conosciuta, ma di ampia soddisfazione, che resterà a lungo nella nostra mente per i grandi spazi e l'ambiente glaciale veramente incomparabile. Per info e foto: sorega@tiscali.it |
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