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Monte Bianco, via normale italiana, 03/08/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | luca.trovesi |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Val Veny (1650 m) |
Quota attacco | 3071 m |
Quota arrivo | 4810 m |
Dislivello della via | 1900 m |
Difficoltà | PD+ ( pendenza 35° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Biv. Vallot (4362 m) |
Attrezzatura consigliata | Da ghiacciaio, forse utile una vita e un secchiello da calata |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | L'accesso al rifugio è molto lungo ed è già un viaggio a se stante: la parte scoperta del Miage non è banale e richiede qualche salto tra i profondi crepacci di quell'infinito fiume di ghiaccio. Il rifugio Gonella si innalza dirimpetto alla nostra destra e sembra vicino... ci metteremo 5 ore per raggiungerlo. Situato in luogo incantevole, si scorge facilmente la vetta più alta spazzata dal costante vento.
La sera al rifugio l'atmosfera è accogliente e chiacchieriamo con escursionisti di diverse nazionalità, americani, spagnoli e i tanti dell'est Europa. All'una usciamo e tutto nereggia, tranne il bianco candore del ghiacciaio del Dome da seguire fino al suo termine: qui incontreremo le maggiori difficoltà. 20 metri di roccia scoperta su cui è stata posta una corda fissa (passaggio faticoso da affrontarsi con il buio) sono preceduti da altrettanti di ghiaccio vivo che richiedono un ottimo uso dei ramponi e della picca. Dopo 3 ore di faticoso lavoro fino a qui, l'alba ci rifocilla. La cresta è bellissima e mai difficile. In tre (Marta, io e Zanzi) ci fermiamo al Vallot causa freddo e fatica mentre i nostri due amici altoatesini (Moritz e Thomas) arrivano in cima. In discesa incontriamo Italo e Michael: il primo si infortunia al ginocchio appena sotto il passaggio di rocce causa caduta di un sasso e lo aiutiamo nella discesa fino al rifugio (scende poi in elicottero a valle). La discesa dell'immensa pietraia è penosa; al parcheggio arriviamo stremati alle 22, ci addormentiamo a digiuno per terra svegliandoci alle 6 del giorno seguente. |
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