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   Grigne, traversata alta e bassa. , 22/12/2018
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Onicer  Beps65   
Regione  Lombardia
Partenza  Pian dei Resinelli   (1350 m)
Quota attacco  2100 m
Quota arrivo  2410 m
Dislivello della via  350 m
Difficoltà  F+ ( pendenza 30° / II in roccia )
Esposizione in salita Varia
Rifugio di appoggio  Brioschi. Pialleral
Attrezzatura consigliata  Nda. Condizioni attuali. Piccozza e ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Dopo averla rinviata diverse volte cogliamo l'occasione della recente nevicata per tentare questa traversata. Sapevamo di non trovare condizioni proprio invernali, soprattutto dopo aver visto il report e messaggiato con Cri. In effetti a parte una spolverata che ha nascosto le tracce a nord le condizioni sono cambiate poco. Le catene nel canalino federazione erano coperte, così come alcune sugli scudi, coperte però da uno strato di neve farinosa, una volta individuate spesso si estraevano senza fatica. I punti dove prestare attenzione sono stati i buchi nascosti, appena dopo il canalino, ed i diversi traversi tra gli scudi ed il bivacco. Partiamo al buio dal parcheggio dei Resinelli, la luna è da poco tramontata, la cresta Sinigaglia deserta, senza neve fino a quota 1800. Passiamo il passo del gatto con attenzione, senza ramponi e su verso la vetta approfittando dei cavi e delle catene. Ritorniamo a nord, rapidamente scendiamo il canalino federazione anche se nella parte terminale le catene sono completamente sepolte, piccozza e ramponi. Da qui fin quasi agli scudi, ravaniamo nelle trappole nascoste dai mughi. Rieccoci a sud, togliamo i ramponi, picca sempre a portata di mano. Questa parte di salita si rivelerà la più impegnativa, alcuni traversi da fare, con traccia nascosta da un leggero strato di neve inconsistente. Finalmente fuori dalle difficoltà, ora sarà solo una lunga gita, le vie per il Brioschi sono ben tracciate, tocchiamo la croce ed iniziamo il "giro di boa," la discesa. Ai Comolli ci concediamo un ultima breve pausa, togliamo i ramponi, ci possiamo rilassare un po, ora le uniche difficoltà sono: le rischose scovolate sul terreno a volte ghiacciato a volte fangoso, ed un occho sempre all'ora del tramonto. La traversata bassa come sempre è bellissima, i suoi numerosi faggi, il crepuscolo con i suoi colori rosa e indaco sui Campelli e Sodadura, sorge da li una luna enorme che ci accompagnerà senza accendere le frontali fino alle lucine del rifugio Soldanella. Come sempre ci abbiamo messo più tempo del previsto, i continui cambi di pendenza non sono stati un toccasana per la mia gamba,  ma ora siamo qui, con i soli rifugisti accoglientissimi, davanti ad un fumante piatto di pizzoccheri fantastici, di più non si può pretendere. Abbiamo avuto le Grigne per "noi" tutto il giorno, vedendo solo camosci, fatta eccezione della zona Brioschi, sempre frequentata. Una traversata che sicuramente in condizioni davvero invernali varrebbe rifarla, magari in mesi come febbraio, marzo, con giornate più lunghe e magari neve portante su tutto il percorso.
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