Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Ortles, Via dei Meranesi, 29/07/2018
Inserisci report
Onicer  Brecchy   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Trafoi, Tre fontane  (1605 m)
Quota attacco  2300 m
Quota arrivo  3905 m
Dislivello della via  1600 m
Difficoltà  AD- ( pendenza 40° / II in roccia )
Esposizione in salita Ovest
Rifugio di appoggio  Rif. Borletti
Attrezzatura consigliata  Completa da alpinismo
Itinerari collegati  Ortles (3905m), Via dei Meranesi
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Un mese fa circa Maurizio mi propone di salire l'Ortles dalla Via dei Meranesi; accetto al volo! Partiamo sabato mattina da casa e dopo aver valicato lo Stelvio, scendiamo a Trafoi (1605 m) e nel primo pomeriggio ci incamminiamo per il Rifugio Borletti (2188 m), precedentemente prenotato. Accolti gentilmente dalla famiglia locale che lo gestisce, sistemiamo gli zaini, ci rilassiamo un attimo e ci avviamo per vedere l'attacco della via poco dopo il rifugio (a 2200 m circa c'è il cartello che indica la Via). Passiamo poi il pomeriggio a scambiare due chiacchiere in tranquillità e la sera, cena sostanziosa alle luci delle candele con zuppa d'orzo, risotto ai funghi porcini e frittatina dolce con marmellata di mirtilli; una cena veramente deliziosa! Al rifugio siamo solo noi e tre simpatici vicentini che hanno salito la Meranerweg il sabato mattina, riferendoci di ottime condizioni... Appena si fa buio andiamo a dormire. La mattina sveglia alle 3.00, alle 3.30 colazione e alle 3.55 partiamo sotto un cielo nuvoloso e un caldo un po' eccessivo; le previsioni parlano di un peggioramento verso le 14.00, siamo speranzosi... Partiamo spediti alla luce delle frontali, oggi neanche la luna riesce ad illuminarci la via, e attacchiamo la cresta sempre ben segnalata affrontando semplici passaggi di arrampicata (I°-II°) e traversi esposti, su terreno non banale spesso franoso e bagnato; i tratti più impegnativi sono spesso attrezzati da catene e cavi metallici a cui ci assicuriamo tramite una longe con moschettone. Procediamo bene e finalmente albeggia, le nuvole si sono diradate e il panorama riempie il cuore; siamo da soli sulla Via in un ambiente grandioso, ancora non credo di essere all'Ortles... Continuiamo veloci fermandoci ogni tanto a scattare qualche foto, affrontiamo il famoso passaggio di V aiutandoci con la scaletta e dopo ancora qualche passaggio divertente siamo alla base del ghiacciaio a 3400 m, ai piedi di una vecchia baracca militare. Dopo una breve sosta ci prepariamo ad affrontare il ghiacciaio legandoci, togliendo la picca e calzando i ramponi. Maurizio sceglie la via migliore affrontando i primi 150-200 metri di pendio su ghiaccio, successivamente troviamo una buona traccia che in breve ci collega alla Normale; già una quindicina di persone davanti a noi stanno affrontando in varie cordate gli ultimi metri della salita, accelleriamo il passo e in poco tempo siamo in vetta all'Ortles a 3905 m! Il cielo è limpido, qualche nuvola bassa ma la vista a 360° è uno spettacolo! In vetta ci concediamo giusto un paio di foto e preferiamo partire subito per scendere dalla Normale, visto che non sappiamo quello che ci aspetta e incolonnarci ad altra gente non sarebbe il caso. Attraversiamo il ghiacciaio passando sotto un paio di seracchi, qualche crepaccio comincia ad aprirsi e qualche buco appare qua e là; scendiamo un pendio ghiacciato faccia a monte (evitabile a lato con una doppia) e in breve arriviamo all'inizio delle roccette. Qui ci togliamo i ramponi e ci sleghiamo mantenendo però l'imbrago e aiutandoci con qualche scaletta e qualche catena, disarrampichiamo la Normale facendo solo una piccola doppia di una decina di metri. La stanchezza comincia a farsi sentire ma giunti ad una bocchetta, vediamo finalmente il rifugio Payer a 3029 m che raggiungiamo in un attimo. Sistemato quindi un po' di materiale ci avviamo di nuovo in direzione del Borletti dove ci concediamo una pausa prima di intraprendere il rientro... Una giornata memorabile per una gran bella salita di soddisfazione! Un ringraziamento a Maurizio che mi ha invitato per questa nuova avventura (e con cui spero di condividerne altre) e un ringraziamento anche ai gestori del Borletti, non un solito albergo di alta quota ma un vero rifugio dove ci si sente a casa. Quello che mi preoccupava di questa salita leggendo le relazioni non era tanto la difficoltà della Via ma era la lunghezza del percorso; con un discreto allenamento del resto la si percorre abbastanza bene. Dal rifugio alla vetta ci abbiamo messo 4 ore e 30 minuti e in discesa (dalla Normale) 3 ore e 25 minuti. Il rifugio Borletti lo si raggiunge in 40 minuti da Trafoi, meglio il giorno prima della salita, anche perché fermarsi a cenare/dormire ne vale la pena...
Partecipanti: Alberto, Maurizio
Foto1: in cresta
Foto2: manca poco
Foto3: summit
Report visto  2529 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport