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Pizzo di Coca - Parete W, 13/05/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Michi75 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (BG) - Rifugio Coca (1891 m) |
Quota attacco | 2550 m |
Quota arrivo | 3050 m |
Dislivello della via | 500 m |
Difficoltà | AD ( pendenza 55° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Ovest |
Rifugio di appoggio | Rifugio Coca (aperto) |
Attrezzatura consigliata | Ramponi e 2 picche obbligatorie. Eventuale corda da 30 m utile soprattutto in discesa. Oggi siamo saliti in conserva non protetta. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Un sogno diventato realtà, la parete Ovest del Re delle Orobie.
Poco più di un anno fa ero salito in solitaria dopo rinuncia della mia compagna di cordata e avevo sbagliato maldestramente l'attacco del canale. Oggi questa stupenda linea di salita è scolpita nella mia mente e mi è chiara, non voglio fare errori. Avvicinamento al rifugio Coca il giorno prima, tra lumache e salamandre che gioiscono per la pioggia appena passata. Partiamo alle 5 dal Rifugio, incontrando i bergamaschi doc che sono partiti di notte e vanno al Tua. Gli amici Cristina e Salvatore ci sono già passati davanti ore prima e avranno successo. Mattina inaspettatamente nuvolosa, mi fa temere per il rigelo notturno. Poi magicamente tutto si apre all'alba. L'ambiente grandioso. Neve da sopra il rifugio e molle fino ai primi pendii sopra il lago. Ruscelli da discioglimento sotto il manto bianco. Poi migliora progressivamente, affondiamo solo a tratti sui pendii facili (40 massimo). Voltando prendiamo poi il canale di destra (50°), l'altro opzionabile leggermente più pendente è troppo magro oggi. Ci portiamo in traverso su roccette ai piedi di un bel canale stretto tra due fasce rocciose, con alcuni tratti più ripidi (55) ma su neve ottima e rigelata. Poi di nuovo decisi in parete aperta, su neve sempre continua e per linea quasi diritta, evitando sempre possibile i saltini rocciosi con alcuni brevi traversi. La nostra linea di uscita esce oggi poco sotto la croce, alla sua destra. Qui alcuni saltini di roccia un pelino esposti (II) ci portano sulla cresta e quindi a sinistra in vetta dopo meno di 5 ore. Innevamento ancora abbondante. Ha anche nevicato sabato pomeriggio. Non mi passa nemmeno per la testa di optare per la normale (la sconsiglio vivamente, oggi comunque non era nemmeno tracciata). La nostra discesa è quindi per l'itinerario di salita, per lunghi tratti discendendo faccia a monte, la neve compatta ma non dura ci dà comunque sicurezza. Usciti dai pericoli la neve ha ormai smollato completamente. Riguadagniamo il rifugio e poi con calma la macchina. Tempi: 4-5 ore per la salita, almeno 4 per la discesa fino al rifugio. Se non siete bergamschi doc e non abitate nei dintorni di Valbondione consiglio di spezzare la vetta in due giorni. Il Coca è una vetta che va guadagnata ma dà estrema soddisfazione, richiede esperienza alpinistica e di valutazione delle condizioni, non è banale. La discesa a mio avviso è la parte più delicata e critica di questo percorso, va valutata bene e con attenzione in funzione delle temperature e del tipo di neve presente. Ringrazio i simpatici Fabrizio e Silvana gestori del rifugio per simpatia e ospitalità. Un saluto anche a Federico e Pietro che ci hanno preceduto di circa 20 minuti. Salita dedicata a me stesso e al mio amico e socio Giovanni Panzeri. E' stato nei miei scarponi per tutto l'itinerario. Grazie a Laura per aver reso possibile questo traguardo. FOTO 1 - Laura in salita dopo primo canale FOTO 2 - Nel canale più ripido tra le rocce FOTO 3 - In parete aperta, nella parte superiore della via. |
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