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Pizzo Arera cresta Nord, 11/11/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Beps65 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valcanale (1120 m) |
Quota attacco | 2100 m |
Quota arrivo | 2512 m |
Dislivello della via | 450 m |
Difficoltà | PD- ( pendenza 45° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Alpe Corte - Capanna 2000 |
Attrezzatura consigliata | Ramponi, piccozza, corda, corpo morto (non usato) |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Mediocri |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | Decidiamo di tentare la salita in Arera dalla cresta Nord (via estiva), conoscendola molto bene ma consapevoli che la buona riuscita sarà dettata dalle condizioni e la quantità del manto nevoso. La giornata si presenta a dir poco straordinaria, con la cime imbiancate a nuovo e la neve ottima fino a quota 1900, una volta all’ombra con un pò di fatica raggiungiamo il passo di Corna Piana accolti da un gelido vento, che in parte a spazzato la cresta facendoci sperare in condizioni migliori per il rimanente tratto fino in vetta. Procediamo bene fino al lungo traverso prima del canalino, dove la neve inconsistente non ci permette un passaggio sicuro, saliamo fino in cresta e scendiamo il pendio evitando la parte più delicata, da qui saliamo il secondo canalino nella neve che arriva alla cintura ma senza particolari problemi fino all’ultimo corto traverso, il punto chiave della salita, dal basso avevamo individuato il primo fittone che ci garantiva la possibilità di passare, infatti si è rivelato essenziale, parte in sicura Gimmi che attrezza il passaggio, grazie anche agli altri due fittoni ben visibili, una volta fuori passiamo tutti ed in poco raggiungiamo la vetta felici e con un bellissimo sole accogliente! Sul versante sud la neve è già in parte trasformata garantendoci una discesa che seppur delicata ben fattibile dalla cresta Est, l’unico vero pericolo è dato dallo zoccolo che si forma sotto i ramponi, lo scenario inutile ripeterlo è grandioso, una volta alla forcella di Valmora, piccolo break e giù a capofitto di nuovo a nord, stavolta saranno le numerosissime tracce dei camosci ad indicarci la via, delicata nei primi 100metri e poi via via sempre più tranquilla fino alla fine del candido mantello.
Che dire, sapevamo che le condizioni non sarebbero state il top nel versante nord, ma grazie alla buona conoscenza del luogo ne è uscita sicuramente un uscita alpinistica di tutto rispetto, sconsiglio per ora una ripetizione. Grazie ai miei compagni, Eve, Ciso, Claudio, Gimmi e Gabriele, senza di loro dubito che saremmo riusciti a completare il giro come lo avevamo pensato. Ps. a differenza dell'amico Claudio2169, ho preferito mettere il report in questa sezione in quanto la salita aveva poco di escursionistico! (anche lui comunque ha sottolineato il grado PD- come difficoltà globale) Foto 1 - Al Primo Fittone Foto 2 - Sul Traverso (punto chiave) Foto 3 - Dopo la forcella di Valmora |
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