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Gran Zebrù (via normale), 11/06/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Benny 2 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Santa Caterina Valfurva (2150 m) |
Quota attacco | 3000 m |
Quota arrivo | 3851 m |
Dislivello della via | 851 m |
Difficoltà | PD+ ( pendenza 55° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Rifugio di appoggio | Pizzini |
Attrezzatura consigliata | Da alpinismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Non c'e' occasione migliore, quando Luna ci chiede se può visitare da vicino un ghiacciaio per la sua tesi, il nostro occhio cade sul ghiacciaio dei Forni, uno tra i più importanti e monitorati.
E così, richiamata anche Silvia, si parte sabato pomeriggio dopo il lavoro, per Santa Caterina Valfurva dove sostiamo nell'ampio parcheggio. Si risale su comodo sentiero verso il Pizzini, ammirando e commentando le varie cime circostanti. All'arrivo al rifugio, consapevoli del pienone preannunciato, ci aspettiamo un posto letto su pavimento, ma, il bravo e preparato rifugista ci trova una stanzetta giusto giusto per noi cinque. Anche a cena riesce ad accontentare tutti con un'invidiabile menù con tanto di bis. Ora però dobbiamo programmare per l'indomani, il Gran Zebrù è stato tracciato in data odierna e decidiamo per questa ambita cima. Il "galletto" suona la sveglia alle 3.00, molti sono già partiti, ma noi preferiamo evitare l'ingorgo della partenza. E così partiamo assonnati verso il grande masso, dove ci imbraghiamo e leghiamo. Il rigelo non è ottimale, ma lascia comunque risalire il famoso collo di bottiglia senza nessun problema. Sul percorso notiamo comunque un calo considerevole d'innevamento rispetto a dieci anni fa, dove addirittura troviamo roccette all'uscita del canale. Anche la risalita alla pala finale regge bene ma, troviamo le cordate che ci precedono che affollano l'arrivo in vetta. Scendiamo subito e poco sotto sostiamo in sicurezza per qualche minuto, recuperando un pò d'energia. Ora il sole ha la meglio e riusciamo a sfuggire fino alla base del collo di bottiglia, dove il remollo ci agguanta, ostacolando un poco gli ultimi tratti innevati. Al Pizzini un saluto al valido rifugista e via verso il parcheggio dei Forni. Con Alex, Roby e le fortissime e irriducibili Silvia e Luna. Foto 1-2-3: immagini sul percorso. |
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