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Pizzo del Diavolo della Malgina, 23/04/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | merenderos |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (975 m) |
Quota attacco | 975 m |
Quota arrivo | 2926 m |
Dislivello della via | 2000 m |
Difficoltà | PD+ ( pendenza 35° / I in roccia ) |
Esposizione in salita | Est |
Rifugio di appoggio | Rifugio Curò (1915 m) |
Attrezzatura consigliata | n.d.alpinismo picozza e ramponi |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Bellissima ascensione nelle orobie con un dislivello di 2000 m (ecco perché PD+) che richiede un certo allenamento . Ancora tanta neve buona sopra i 2200 m, che ha mollato leggermente soltanto verso mezzogiorno, vista anche la splendida giornata di sole.
Arrivati a Valbondione non si prende la prima stradina che tende a sinistra ma si continua per la strada principale che tende verso destra. Alla successiva deviazione si tiene la sinistra (cartello con indicazione rifugio Coca). Si prosegue per la strada fino ad arrivare ad un parcheggio. Alzando lo sguarda verso sinistra, si vedrà il grande ghiaione che porta al rifugio Coca. Sul lato destro della strada inizia il sentiero 305 che porta al rifugio Curò (1915 m). Noi abbiamo seguito il sentiero panoramico, leggermente più lungo ma molto bello, e che in circa due ore porta al rifugio. Da qui si prende il sentiero verso destra (308) che costeggia tutto il lago del Barbellino. Entrati nella valle alla fine del Lago, si prosegue dritti per qualche centinaio di metri, fino ad incontrare un piccolo ponte in cemento che permette di attraversare verso sinistra il fiume, ed entrare così nella valle Malgina (310, indicazione su masso “lago della Malgina”). Il sentiero inizia a salire costeggiando il fiume ora a destra, ora a sinistra fino a raggiungere il bellissimo lago della Malgina, ancora interamente ghiacciato (2339m – 4 ore dalla partenza). Qui abbiamo ramponato. Si continua a salire seguendo la traccia nella neve fino ad arrivare al lago superiore della Malgina (quasi invisibile perché interamente coperto dalla neve). La traccia passa leggermente a sinistra di questo. Superatolo, si avanza ancora qualche centinaio di metri e poi si piega decisamente verso destra. Si risale un muretto verticale (40° - 15 metri ben gradinato), e da qui si vede la traccia che a mezzacosta verso sinistra porta al passo della Malgina (2693). Si prosegue su traccia nevosa, fino a quando si entra negli ultimi 150 m di dislivello da fare tutto su cresta rocciosa “sfasciumosa” (I grado-percorso non oblligato-un paio di bolli rossi). Si arriva così alla croce di vetta con campana in 5,45 ore. DISCESA: Si segue a ritroso l’itinerario di salita. Foto1: il sentiero che dal Rifugio Curò costeggia il lago del Barbellino fotografato al ritorno dalla vetta. Foto2: La traccia che costeggia il lago della Malgina Foto3: In vetta |
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