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   Cima Mengol-Via Surprise, 24/12/2016
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Onicer  merenderos   
Regione  Lombardia
Partenza  Schilpario-Rifugio Bagozza  (1600 m)
Quota attacco  2100 m
Quota arrivo  2421 m
Dislivello della via  300 m
Difficoltà  AD ( pendenza 50° / II in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  Rifugio Bagozza
Attrezzatura consigliata  Nda invernale. Consigliate due picche, friends, nuts e qualche rinvio
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Via invernale, molto frequentata per la bellezza della linea, le difficoltà mai troppo elevate (ma assolutamente da non sottovalutare (AD)) e l’ambiente circostante.
ACCESSO: Giunti a Schilpario (BG) si attraversa il paese e si seguono le indicazioni per le miniere. Si superano quest’ ultime e si prosegue sulla strada che inizia a salire. La strada rimane aperte se le condizioni sono buone, e si può giungere fino al rifugio Bagozza. Viceversa si deve lasciare la macchina alla sbarra e proseguire a piedi (40 min per il rifugio Bagozza). Dal rifugio si prende la carrozzabile seguendo le indicazioni per il Cimon della Bagozza. Si segue la carrozzabile fino ad arrivare ad una grossa roccia sulla sinistra con in cima una madonnina. A destra si vede un piccolo laghetto ghiacciato e un sentiero che si inoltra nel bosco in direzione del grosso ghiaione tra il Mengol e il Bagozza. Il sentiero corre lungo la morena laterale sinistra (vedi foto). Sempre nella foto si vede il percorso per arrivare all’attacco della via vera e proprio. La quota neve è circa 200 m sotto l’attacco.
La via parte entrando in uno stretto canaletto a sinistra che sale ripido (50° gradi) con neve non abbondante ma portante (e ben gradinata) fino all’ uscita in cresta. Si segue quest’ultima per alcuni metri fino ad incontrare delle roccette . Si traversa a sinistra dove c’ è un piccolo piano (fino a qui slegati). Qui è possibile fare una sosta e fare un breve tiro per risalire le roccette seguenti. Si arriva ad un altro piccolo piano dove per continuare la via sarà necessario risalire un grosso masso con passo atletico. Avanzare per alcuni metri fino a ritornare in piena cresta dove è possibile recuperare il compagno con sosta su picche (15m-II). Si segue la cresta (conserva) su traccia ben segnata fino ad una serie di roccette (II). Eventualmente è possibile fare un altro tiro di corda. Scavalcate queste si procede seguendo la traccia fino ad arrivare in vetta (3 h dal Rifugio Bagozza). E’ possibile uscire a sinistra su roccette oppure a destra su muretto di neve (3 metri)
DISCESA: Si scende per ripida traccia (con poca neve e tanta erba) sul lato opposto a quello di salita. Scendendo si vedrà la traccia innevata che porta sulla cresta che unisce il Mengol alle Casse Larghe e poi al Bagozza. Appena si arriva sulla cresta guardando a destra si vedrà la traccia da cui sale la via del canale ovest al Mengol. Si può scendere da qui oppure avanzare per una ventina di metri sulla cresta e scendere dal canale successivo (consigliato). Prestare la massima attenzione nello scendere perché ci sono dei depositi superficiali di neve “ventosa” che rendono la traccia scivolosa. Arrivati nel ghiaione si riprende il sentiero utilizzato per la salita fino a ritornare al Rifugio Bagozza (2,15 h)
Presenti 7/8 cordate. Un po di affollamento all’ uscita del primo canale sulla prima sosta
FOTO 1 (di repertorio): In rosso l’ avvicinamento fino all’attacco; in blu il tratto finale di discesa lungo il canale ovest; in verde la quota neve
FOTO 2: La via di salita
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