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   Pizzo Redorta mt.3038 - Canale Meridionale, 29/04/2016
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Onicer  piccolo giò   
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione (BG) fraz. Grumetti  (950 m)
Quota attacco  2400 m
Quota arrivo  3000 m
Dislivello della via  600 m
Difficoltà  AD ( pendenza 60° / II in roccia )
Esposizione in salita Est
Rifugio di appoggio  Rifugio Coca - invernale
Attrezzatura consigliata  n.d.a. invernale
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento La parete del Pizzo Redorta che guarda nella Conca dei Giganti offre diverse vie di salita e di diverso grado di difficoltà, noi scegliamo quella più ‘semplice’ anche perché più vicina alle nostre capacità.
Giovedì sera arriviamo a Valbondione dove parcheggiamo la macchina, con calma ci prepariamo per la salita all’invernale del Rifugio Coca che raggiungeremo alle 00,30 sotto un leggero nevischio.
Il meteo non promette niente di buono per il giorno dopo, ma forse……vedremo.
Alle 05,00 impietosa la sveglia ci richiama all’ordine, uno sguardo all’esterno; Il cielo è nuvoloso con qualche spazio di azzurro…….50 e 50, si parte.
Arriviamo al Lago di Coca e risaliamo subito il pendio a sinistra così da non perdere quota, poi una volta giunti sopra ci spostiamo verso destra scendendo di qualche decina di metri per portarci sotto all’evidente conoide che divide il Meridionale dal canale Tua.
Siamo circa a 2400mt e da qui in poi la progressione sarà rallentata da neve fresca (circa 25cm) caduta abbondante nei giorni scorsi, siamo comunque carichi e a turno battiamo traccia.
Che dire, il canale è abbastanza pendente, mai difficile, due brevi risalti coperti da neve agevolano la salita, resta pur sempre un canale moooolto lungo e un viaggio infinito nel suo sviluppo, incassato tra pareti che trasudano di ‘gloria alpina’ è un regalo per i nostri occhi tanto da far dimenticare la faticosa risalita.
A tre quarti il canale devia deciso verso destra andando a morire sulla aerea cresta che con breve traverso porta all’anticima est prima e alla vetta subito dopo.
Le nebbia sopraggiunta a metà della salita non ci preclude la bellezza del luogo, ogni tanto il sole fa capolino e con il suo calore squarcia il cielo blu cobalto e anche i nostri cuori colmi di gioia.
Come sempre in vetta l’emozione è tanta ma non ci fermeremo molto purtroppo, così ritornati velocemente sui nostri passi scenderemo dal Canalone Ovest fino al pianoro sottostante per poi incrociare le tracce dirette al Rifugio Baroni, che raggiungeremo dopo 6 ore dalla partenza.
Ora possiamo riposare, parlare, ridere e rifocillarci in tutta tranquillità; il più è fatto, anche se ci aspetterà la solita cavalcata ‘disumana’ fino a Fiumenero e da lì in autostop di nuovo a Valbondione.

partecipanti: Giovanni (piccolo giò) alberto (albertino A1)

foto 1 - albertino in traverso verso la vicina anticima est
foto 2 - breve tratto con roccette
foto 3 - in vetta
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