|
Weissmies - cresta SE, 02/11/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | andrea allegretti |
Regione | Svizzera |
Partenza | Saas Almagell (1660 m) |
Quota attacco | 3200 m |
Quota arrivo | 4023 m |
Dislivello della via | 800 m |
Difficoltà | PD- ( pendenza 30° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Rifugio di appoggio | Almegeller Hutte |
Attrezzatura consigliata | Da roccia e ghiaccio. Corda da 30m non indispensabile |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Viste le condizioni climatiche favorevoli, pensiamo che quest'itinerario esposto a sud sia ancora fattibile nonostante la stagione avanzata. Abbiamo visto giusto.
I lati nord di queste montagne sono già ben innevati sin dalle quote basse. Mentre il lati a mezzogiorno sono puliti fino ai 2700/2900. Poi più su poca neve ed in via di trasformazione. Per cui partiamo da Saas Almagell con calma all'una e arriviamo al rifugio per le 16 e 40. Locale invernale pulito e ben fornito di tutto (luce, stufa, legna, utensili, coperte, 9 posti). Con noi altre due coppie di svizzeri - serata al caldo - atmosfera conviviale. Partiamo alle 6 e arriviamo in breve allo Zwischbergenpass all'alba. Fin qui abbiamo usato le ciaspole ma non sono d'obbligo, gli svizzeri solo saliti più veloci di noi e senza. Continuiamo sul filo di cresta con l'intenzione di seguirla tutta fino in cima, ma in un punto bisogna calarsi in doppia e perdere tempo. Così torniamo sui nostri passi e risaliamo lungo il lenzuolo fino a riprendere la cresta in un punto comodo. Da qui in su è tutto (o quasi) asciutto e si può salire slegati ognuno col proprio ritmo. La cresta non è mai difficile e ha rari passaggi obbligati di II. Tuttavia c'è un continuo vento gelido che schiaffeggia senza sosta e costringe a non stare mai fermi. La cresta rocciosa si conclude a più di 3900 metri, per proseguire nevosa e semi pianeggiante con un paio di lame esposte con cornice fino in cima. Arriviamo sulla sommità uno alla volta - sfiniti. Con l'aria tersa di novembre e l'ambiente tutto innevato, sembra di essere a 6000 metri. Ma è quasi l'una e bisogna scappare giù subito. La discesa è veloce e senza intoppi. Al passo recuperiamo le ciaspole e al tramonto siamo al rifugio. Breve spuntino e poi via! Quasi tutta la discesa fino al parcheggio è al buio e riusciamo a seguire il sentiero solo alla luce delle frontali. 3 ore e 40 per arrivare al rifugio. 10 ore e mezza per la salita e discesa da rifugio a rifugio. Opinione personale: Anziché risalire le piste con gli sci illudendosi che sia iniziato l'inverno, proviamo a fare come gli svizzeri che frequentano queste cime anche a novembre. Il confort dei locali invernali di questi rifugi permettono di fare ancora grandi cose. Le condizioni sui lati sud sono ottime e per certi aspetti migliori che durante le estati torride. L'unico limite che a oggi le ore di luce si limitano a 10/11. Se ci andate, troverete già una buona traccia di passi fino in vetta. |
Report visto | 2519 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |