Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Presanella Nord, per la Muraccia, 25/10/2008
Inserisci report
Onicer  guidoval   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Vermiglio, Pozzi alti  (1850 m)
Quota attacco  3100 m
Quota arrivo  3558 m
Dislivello della via  400 m
Difficoltà  D+ ( pendenza 70° / III in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  Denza
Attrezzatura consigliata  Normale da ghiaccio con 2 picozze, 6 viti.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  3 - Marcato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Con Valentino Cividini, per una puntata veloce con rientro tassativo nel pomeriggio del sabato. Al Denza alle 22 di venerdì felici come pasque di essere soli soletti senza russatori... ne arrivano tre verso le due, ed è finita.
Clima relativamente mite, partiamo dopo le 5 per essere sotto la Muraccia almeno con l' alba e decidere dove salire.
La copertura nevosa continua inizia solo oltre la valletta della morena, ma diventa quasi subito una fatica disumana per via della crosta su cui ci si issa faticosamente a ogni passo per poi subito sprofondare 9 volte su 10 per almeno mezzo metro. Oltretutto il Vale pesa 20 chili meno di me e anche mettendo bene il piede nella sua impronta sprofondo ancora...quando per qualche metro gli dò il cambio vado giù così tanto che non so mai se sto finendo in un buco!
Però una vecchia traccia ci aiuta molto in direzione di Granatina. Poi termina in un buco rotondo aperto in un ponte...o che l'è ché sota o che l'è tornàt 'ndré... ma nel buco non c'è nessuno e proseguiamo. Per così dire, perchè facciamo dei tratti a 50 m/ora forse. Finchè vediamo un' altra traccia che sale verso la Nord classica e scendiamo 100 metri nuotando nella neve per raggiungerla. Questa ci facilita la vita per un pochino, ma quando la abbandoniamo per salire verso il seracco ricomincia la tortura. Comunque adesso la trincea è scavata e ci aspettiamo una bella bottiglia dai prossimi .
Intanto è arrivata luce abbastanza, così guardiamo in su e puntiamo verso il seracco, un po' stanchi e dubbiosi . Sopra la terminale la neve è abbondante solo per tratti brevi e comunque senza coesione, gli attrezzi trovano subito il ghiaccio e così saliamo molto meglio.
Col Vale sempre davanti a tirare facciamo conserva protetta corda distesa. Il muretto di rocce offre qualche passo carino di misto. Giunti sotto il seracco lo vediamo tutto di ghiaccio secco e brutto, anche con qualche stratificazione sporgente, così facciamo MOLTO presto a decidere di non salire di lì. Sul suo fianco destro prendiamo invece il canale della via Boh - se qualcuno sa il nome me lo dica per pm così inserisco-, saliamo un paio di lunghezze di ghiaccio scoperto ripido che valutiamo oltre i 70° mettendoci una sosta in mezzo per assicurare il primo. Il ghiaccio è piuttosto variabile e nonostante tutta l' arte del Vale, che è uno che non ne spacca, passo dieci minuti a schivare i pezzi che rimbalzano anche fuori tiro dove mi sono sistemato.
Ancora un po' di ghiaccio ma meno ripido e migliore, così continuiamo con la conserva lunga. Poi ricomincia qualche centimetro di neve inconsistente solo appoggiata su ghiaccio trasparente piuttosto duro che in un tratto salta via a blocchi. Lì si va sempre meglio e arriviamo in cresta recuperando tempo. Bel sole finalmente ma niente cima stavolta, che siamo stanchi e il Vale alle 17 deve partire da Bg per il mare. A sud bella neve abbastanza dura fino alla sella, poi di nuovo la tortura della crosta cedevole fino al sentiero estivo e perfino per un bel po' sulle roccette.

Le condizioni generali delle vie di misto sembrerebbero: colate formate ma con pochissimo spessore in basso, in alto invece neve soffice direttamente su roccia. Neve invernale sul ghiacciaio: da 40 cm a oltre il metro caduta quasi un mese fa, all' interno del manto cristallo vecchio grano fine.

Occhio a un proiettile austriaco di una decina di kg inesploso che abbiamo lasciato al primo ometto del sentiero quando si lascia il ghiacciaio. Verso l' ogiva ci sono due ghiere graduate una sopra l'altra, finemente incise che neanche una Leica, e che sembrerebbero di taratura. Stavamo per metterlo nello zaino, poi ci è venuto in mente che magari era barometrico tarato per l' altitudine del Denza : )
Report visto  2528 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport