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   6 x 4000 sul Rosa, 27/07/2013
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Onicer  robilucc   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Gressoney la Trinite  (1800 m)
Quota attacco  3275 m
Quota arrivo  4563 m
Dislivello della via  1288 m
Difficoltà  PD- ( pendenza 50° / I in roccia )
Esposizione in salita Varia
Rifugio di appoggio  Gnifetti
Attrezzatura consigliata  da ghiacciaio
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Per l’ultima uscita del mese di luglio decidiamo di affrontare un 4000, che per Filippo rappresenta l’esordio su tali quote. La scelta ricade sul Rosa.
Partenza venerdi pomeriggio giusto in tempo per prendere una delle ultime corse degli impianti che da Staffal portano a Punta Indren, raggiunta la quale ci dirigiamo verso la Capanna Gnifetti. Passiamo prima dal Mantova, breve sosta per un paio di foto e quindi saliamo velocemente alla Gnifetti, già ben visibile.
Sabato mattina sveglia alle 3,50, colazione alle 4,30 ( ottima a buffet ), e poco dopo le cinque partenza per la nostra metà. Avevamo stabilito di raggiungere la Zumstein e di fare quindi una toccata e fuga alla Capanna Margherita.
Prendiamo quindi le evidenti tracce che salgono il ghiacciaio del Garstelet in direzione nord est. Il ghiacciao è in ottime condizioni anche se il caldo degli ultimi giorni inizia a provocare qualche piccolo “danno”.
Il pendio sale senza mai raggiungere pendenze elevate, si passa sotto la Piramide Vincent, quindi si aggira a sx il Balmenhorn e, proseguendo la salita in direzione nord si raggiunge il colle del Lys. Noi abbiamo impiegato circa 1 ora e 40 minuti. La vista dal colle del Lys è meravigliosa: sui Lyskamm molte cordate, tutte le altre cime illuminate dal sole, lo splendido Cervino, il Bianco, il Gran Paradiso e la Grivola, insomma panorami a vista d’occhio, anche grazie alla splendida limpidissima giornata di sole.
Ci dirigiamo quindi verso la nostra metà attraversando il pianoro dopo il colle del Lys lungo la traccia che mantenendo la destra consente in breve di raggiungere lo strappo che porta al colle Gnifetti. Da li in circa 25 minuti raggiungiamo la cima della Zumstein ( 4.563 mt ). Vista mozzafiato sulla Dufour ( con cordate in salita ) e sulla Nordend.
Dopo le doverose fotografie di rito scendiamo e risaliamo verso ovest il ripido pendio che porta alla Capanna Margherita( 4.554 mt ). Impressionante lo strapiombo verso la val Sesia.
A questo punto ci prendiamo una pausa e facciamo il punto della situazione: Carlo, Graziella e Filippo iniziano a sentire la fatica e quindi optano per la discesa verso i rifugi, non prima di aver fatto visita al Cristo delle Vette, io e Marco invece, visto che la gamba sembra buona, decidiamo di salire qualche altra cima.
Scendiamo allora al colle Sesia e risaliamo la Parrot ( 4.432 mt ) percorrendo la salita da est verso ovest. La cresta è in ottime condizioni e la raggiungiamo in breve. Strepitosa la sensazione appena prima della vetta poiché sembra che la affilata cresta prosegua in un'unica traccia con quella che sale i Lyskamm, proprio di fronte a noi. Fotografia doverosa.
Scesi dalla ovest della Parrot raggiungiamo il Colle delle Piode e quindi saliamo in circa 15 minuti la Ludwigshoehe ( 4.342 mt ) dalla cresta sud ovest. Dalla cima vista spettacolare sul Corno Nero. Io e Marco ci guardiamo, un cesso di capo e via, discesa dalla sud ovest. Raggiunto il colle Zurbriggen abbandoniamo i nostri zaini e attacchiamo la breve ma ripida (50 gradi )salita che in pochi minuti ci porta alla statua della madonnina in vetta al Corno Nero . Anche qui foto di rito e di nuovo giù, scendendo fronte al pendio.
A questo punto decidiamo di scendere e , dopo aver salito le brevissime roccette attrezzate del Balmenhorn ( 4.167 mt ) ci dirigiamo verso i rifugi passando dal Colle Vincent.
La neve inizia a mollare e quindi acceleriamo il passo. Alle 13,20 siamo al Mantova dove incontriamo Carlo Graziella e Filippo in nostra attesa. Veloce discesa verso Indren e di nuovo a casa.
Che dire: giornata memorabile, fantastica compagnia ed in tasca 6 quattromila in poche ore.
Tutti bravissimi, in particolare Graziella e Filippo al loro primo 4.000.
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