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   Fletschhorn parete nord via dei Viennesi uscita di ds, 07/07/2013
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Onicer  ucamosciomoscio   
Regione  Svizzera
Partenza  Rossbodenstaffel  (1921 m)
Quota attacco  3200 m
Quota arrivo  3993 m
Dislivello della via  700 m
Difficoltà  AD- ( pendenza 55° )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  Bivacco De Zen
Attrezzatura consigliata  Normale da ghiaccio ( 2 picche vengon sempre comode)
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Partito sabato pomeriggio da Milano solo soletto, condiviso la notte al bivacco con ottima compagnia ( eravamo in 8 ) due ragazzi locals Fabrizio e Marco , tre istruttori di scialpinismo della sez. di Milano , Marco, Francesca e Giuseppe e due ragazzi Lucernesi. Al mattino ci siamo divisi in due gruppi, partiti prima i teutonici quindi l'italica truppa con mezz'ora di scarto. Condizioni ottime sia ambientali che meteo hanno consentito una veloce ascesa ed un altrettanto rapida discesa per la Breitlobgrat. Partenza alle ore 3.50 ritorno al bivacco alle ore 8.57.

Accesso:
Da Domodossola seguendo la SS33 del Sempione raggiungere il confine di stato, proseguire in territorio elvetico sino al paese di Simplon Dorf. Attraversare il centro abitato raggiungendo la piccola fraz. di Egga, dove seguendo i piccoli cartelli gialli si imbocca la stradina che porta all'alpeggio di Rossbodenstaffel ( accesso libero ). Un tornante prima dell'alpeggio si posteggia ( circa 10 posti auto ) circa 5km da Egga.

Avvicinamento :
Dal posteggio varcare il torrente su di un rudimentale ponticello ed inerpicarsi sul fianco della morena posta sulla ds idrografica per comodo sentiero. Quando questa sbuca su di un bucolico pianoro abbandonarlo per risalire il fianco della morena (tratto senza traccia) raggiuta la sommità della quale si ritrova il sentiero segnalato da ometti. Verso i 2650m si mette piede sul residuo di glacio-nevaio posto ai piedi del versante est della Senggchuppa . Puntare all'insellatura posta nell'angolo sn del versante dove nei pressi di un caratteristico roccione sorge il bivacco Da Zen 3014m , che si raggiunge per erto pendio nevoso. ( ore 2/3 dal posteggio )

Relazione :
Dal bivacco traversare in piano verso sud mettendo piede sul Rossbodegletscher puntando all'evidente scivolo nevoso che delimita a ds l'imponente versante nord. Varcare la terminale a circa 3200m ( 30/40 min ) . Ho preferito scegliere una linea che passa grossomodo nel canale formato dai due grossi affioramenti rocciosi che caratterizzano la parte bassa, evitando così di espormi troppo al tiro dei seracchi sommitali. Salire sulla destra della rigola sotto la verticale del roccione di ds ( di roccia più compatta, la maggioranza delle scariche di sassi arrivano da quello di sn più disgregato ) circa 200m a 40°/45° superare la strettoia di una ventina di metri in ghiaccio ( muretto di pochi metri a 55°) quindi ripresa la neve costeggiare l'affioramento di sn. sino a raggiungerne la parte sommitale ( tratto suggestivo 50m a 45°/50°) dove un comodo ripiano permette una signora sosta prima di affrontare la parte sommitale. Conviene arrivare a questo punto prima del sorgere del sole per evitare scariche di sassi e sfruttare il rigelo. Da qui il pendio si alza uniforme e privo di pericoli significativi e con 300 m di pendenze crescenti ( che non superano mai i 50°, tranne gli ultimissimi metri ) si raggiunge la sella posta sulla cresta. Nel tratto sommitale si incontra spesso ghiaccio, nel caso odierno una trentina di metri, che non creano mai grossi problemi. Seguire la cresta sommitale verso sud e con percorso panoramicissimo raggiungere in breve la vetta.

Discesa :

Sono sceso per la cresta della Breitlobgrat ( normale versante Sempione ) oggi in condizioni favorevolissime data la grande quantità di neve portante che cementava le rocce piuttosto disgregate di questo crestone. Percorso paesaggisticamente di prim'ordine e mai noioso ( oserei dire quasi più gratificante della nord a degno completamento di questo splendido tour ) . Dalla cima tornare brevemente sui propri passi, raggiungendo l'estremità orientale della cresta sommitale, divallare per roccette e pendio nevoso verso SE raggiungendo l'ampia insellatura nevosa quotata 3904m. Abbandonare le tracce che scendono verso ds e risalire alla quota 3930m. Scendere brevemente sul versante opposto per roccette, dove la cresta ridiventa nevosa si trova solitamente il passaggio migliore e privo di cornice per divallare sul versante settentrionale.Alcune relazioni parlano di un ancoraggio di calata che personalmente non ho ne cercato o trovato. Affrontare ora il tratto più delicato dell'intero giro una quindicina di metri a 60° da percorrere faccia a monte sino a dove il pendio perde di pendenza e permette di raggiungere agevolmente il filo di cresta. Se questo passaggio fosse in ghiaccio conviene proseguire sulla cresta sino alla quota 3919m da dove è sicuramente più agevole calarsi sul versante nord. Seguire il filo di cresta senza possibilità di errore, oggi essenzialmente nevoso con qualche raro ed elementare affioramento roccioso sino alla sella 3314m. Da qui piegare verso NO e riguadagnare l'ampio pianoro nevoso del Rossbodegletscher ritornando al bivacco ( oggi circa 2 ore dalla cima ). Nell'attraversamento del pianoro sotto la parete rimanere vigili all'eventuali scariche da essa provenienti.
Bellissima escursione ed un saluto affettuoso ai compagni incontrati casualmente.

Foto 1 Il tracciato di salita
Foto 2 Vista dall'alto con Marco-Fabrizio a tirare il gruppo dei Milanesi
Foto 3 Primo sole
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