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Vajo Stretto di San Paolo, discesa Ristele, 13/04/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | pelle2005 |
Regione | Veneto |
Partenza | Vasca Obante (1000 m) |
Quota attacco | 1200 m |
Quota arrivo | 1700 m |
Dislivello della via | 500 m |
Difficoltà | D ( pendenza 75° / I in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord-Est |
Rifugio di appoggio | battisti |
Attrezzatura consigliata | nda, ciaspole, velocità, frontale |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | In queste condizioni non è un D. Al massimo l'uscita, ma trovarla piena di neve (anche se inconsistente) evita passi di roccia.
Partiti 4e30 dal parcheggio vasca dell obante, fa caldo, a momenti non metto nemmeno i guanti. Saliamo seguendo la strada verso il rifugio, mentre altre frontali sono ben avanti rispetto a noi. Subito con le ciaspole, o si rischia di spendere energie e perdere tempo. Beh, quando c’è da attraversare gli slavina menti sotto i vari vaji che dobbiamo attraversare per arrivare al nostro, questi attrezzi da galleggio non sono proprio comodi, ma pazienza. Alle 6e30 attacchiamo il vajo, dove troviamo le più disparate condizioni di neve: si sprofonda fino all’inguine, si va in punta, si scende fino alla caviglia, si sprofonda in un buco, si gradina su roba inconsistente: è il Carega! Il vajo si incassa pian piano, fino a una strettoia larga qualche metro ma sormontata da decine di metri di roccia. Un po’ scarica il vajo, vediamo un po di neve e sassi correrci a fianco, ma poca roba: abbiamo cmq fretta di uscire da questo budello. Alle 7e45 siamo praticamente all’uscita: dopo un muretto di neve ventata ma pressata, siamo agli ultimi 40m. Impiegheremo 45 minuti per uscire. Prova prima la goulotte di sinistra ma a pochi metri dall’uscita l’inconsistenza della neve obbliga a tornare indietro, 75°. Il mio amico va tutto a destra sotto la roccia, io provo dritto, il sole sta già scaldando la neve all’uscita. Altri 75° e finalmente fuori (al cardiopalma, vista l’inconsistenza della neve, ma questo è il classico dei vaji del Carega, l’uscita sempre la parte peggiore). Proviamo a salire lo Zevola per poi scendere verso Passo Loria, ma dopo poca salita la neve fradicia e scivolosa ci fa desistere: giù per il vajo ristele che scarica dai lati la neve che poggia sulla roccia che si scalda: meglio muoversi! Poco prima delle 10 iniziamo la discesa nel vajo, in mezzora siamo alla base. Rientro per la strada più breve a prendere le tracce sotto di noi, mentre si odono distintamente rumori di scariche e frane di roccia: il Carega in esplosione! Qui altre foto: https://plus.google.com/u/0/photos/103130992103249740937/albums/5867311973671146577 Qui il racconto: http://andreaintrip.blogspot.it/2013/04/via-di-corsa-da-qui-vajo-stretto-di-san.html |
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