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Redorta canale est, 20/12/2007 | Tweet |
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Onicer | simon
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Regione | Lombardia |
Partenza | valbondione (950 m) |
Quota attacco | 2350 m |
Quota arrivo | 2900 m |
Dislivello della via | 550 m |
Difficoltà | D ( pendenza 50° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Est |
Rifugio di appoggio | coca |
Attrezzatura consigliata | passamontagna |
Itinerari collegati | nessuno |
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Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Sono bello carico di andare a pestar neve, e appena le gambe son pronte rombano per essere ristancate di nuovo...
Cosi' son salito su da Valbondione fin nella Conca, al cospetto dei contrafforti del Coca, dello Scais e (soprattutto) del Redorta, con l'intenzione di fiondarmi nel primo canale (so solo che qua ce ne sono diversi) dove mi avessero portato delle tracce. L'ambiente e' veramente impressionante, non c'ero mai stato. C'e' la stessa atmosfera di tetra grandiosita' che puoi trovare a volte in certi anfratti orobici sul versante valtellinese, ma qui e' tutto piu'enorme, dominante. Di la' capisci bene che le Orobie son prealpi, di qua puoi convincerti che non abbiano niente di meno dell'Eiger o del Mont Blanc du Tacul, almeno in inverno. Risalgo dei lunghissimi conoidi su dure croste di vento, finche' a destra si apre di colpo un varco, dentro al quale si infilano le peste che sto seguendo. Vado su. Poco piu' avanti un saltino ripido e incassato, dove le picche battono per alcuni mt una striscia di neve ghiacciata larga 20 cm. Calma e gesso: primo comandamento non salire dove poi non si riesca a ridiscendere, e qui siam gia' al limite... Ma la curiosita' prevale e l'orario stringe: su di corsa, anche per il pendio sopra. Ecco un altro saltino di 2 mt dove stavolta ti devi tirar su di peso con le gambe a sbalzo, e appena metti fuori il naso vieni investito da un getto di sabbia di ghiaccio: vai, tanto a scendere casomai lo cliffiamo giu'... Momento prego: primo saltino, secondo... qua la descrizione corrisponde a quella letta su On-ice del Righetti che ha fatto il Tua! Sta a vedere che stiamo facendo il Tua... Il canale e' lungo lungo e le gambe non sono piu' quelle di una volta (tre ore fa), ma qualcosa non quadra quando vedo la luce rossa del tramonto sulle rocce la' a sinistra. Allora: se il Tua sbuca alla forcella tra lo Scais e il Redorta, e il sole tramonta a sud-ovest, non bisogna essere dei naviganti per capire che qualcosa non quadra. L'ipotesi Tua svanisce del tutto quando le tracce deviano dal canale principale, ormai al suo termine, e finiscono contro delle roccette, a pochi mt dalla cresta. Batto un pendio in obliquo verso destra fino ad arrivare ad affacciarmi ad un vallone sul versante opposto. La vetta del Redorta e' alla mia destra, anzi facilmente non e' neppure quella. Penso che come ravanata e' perfetta cosi': sono fiacco morto, sono sbucato da qualche parte, non sono arrivato in nessun posto in particolare, il sole e' gia' sceso. Turnem indre'che e' tardi. foto 1: il secondo saltino, si vede il getto "rinfrescante" che ne esce foto 2: il pendio di uscita foto 3: disarrampicando il tratto sotto, durante il ritorno |
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