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Monte Cevedale, 25/07/2010 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Nik48 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Niblogo Valfurva (1600 m) |
Quota attacco | 3269 m |
Quota arrivo | 3769 m |
Dislivello della via | 2700 m |
Difficoltà | F ( pendenza 35° / I in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Campo, V Alpini, Pizzini, Casati |
Attrezzatura consigliata | Alpinismo classico |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Bella gita di due giorni per salire il Monte Cevedale.
Essendo troppo semplice partire dal parcheggio dei Forni e salire al Casati, siamo partiti da Valfurva. Partiti alle 10 dal parcheggio Niblogo abbiamo percorso la Val Zebrù e siamo saliti al Rifugio V Alpini (2878) sotto la tormenta (ore 3.30 con sosta torte a Campo). Dopo un piatto di polenta, uova e formaggio, scendiamo lungo il sentiero che poi sale ripido (qualche corda fissa) al Passo Zebrù (3001). Per non scendere fino al Pizzini cerchiamo di non perdere troppa quota tagliando nelle pietraie del Gran Zebrù. Arrivati all'attacco del sentiero che porta al casati inizia una tormenta di neve e nell'ultino tratto di sentiero mettiamo i ramponi per la presenza di neve frasca, vetrato e -2°C. Alle 7 siamo al rifugio. Il giorno dopo ci svegliamo alle 5.30 e tutto è ancora ricoperto di nuvole. Dopo colazione, alle 6 partiamo dietro una colonna di gente e in due ore siamo in cima. I crepi si vedono e non danno grossi problemi, c'erano 30 cm di neve fresca e un vento forte che sembrava una salita invernale; tornati al Casati non ci togliamo i ramponi e scendiamo il sentiero ricoperto di neve. Scesi al Pizzini facciamo una sosta con strudel e the e alle 2 siamo al parcheggio dei Forni davanti a un ottimo entrecote! In totale 37 km di gita in ottima compagnia |
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