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Piz Roseg - Eselgrat, 18/07/2010 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | martazinal |
Regione | Svizzera |
Partenza | Pontresina (1800 m) |
Quota attacco | 2950 m |
Quota arrivo | 3937 m |
Dislivello della via | 800 m |
Difficoltà | AD ( pendenza 35° / IV in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Rifugio di appoggio | Rif. Tschierva 2573 |
Attrezzatura consigliata | NDA; Suff. 1 corda da 60 |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Finalmente Roseg: era 3 anni che lo curavamo poi per un motivo o per l'altro non eravamo mai riusciti ad andarci ma questo week end è stato quello buono.
Sabato pomeriggio salita al rifugio Tschierva da Pontresina per la lunghissima e infinita val Roseg (che si è fatta sentire soprattutto la domenica al rientro dalla cima) e finalmente sotto il bel tempo senza ne temporale e ne acqua..questione di ore però perchè alla sera si è scatenato il finimondo: acqua, temporale e grandine che al rifugio si scioglie subito ma in quota ne ritroveremo su ghiacciaio circa 5 cm abbondanti e bella gelata sulle rocce della cima principale del Roseg. La mattina colazione alle 3 e partenza alle 3.30, il tempo non è il massimo perchè le nuvole sono ancora belle basse ma poi verso le 7.30 incomincia ad aprirsi e .. le foto parlano da sole! Il sentiero per i primi 15 min è comune a quello della Biancograt, poi si abbandona (ometto) e si scende sul ghiacciaio che si traversa in piano fino ad arrivare alla morena sotto il piz Umur. Il sentiero è segnato da ometti e facendo un po di attenzione non si sbaglia ne sulla morena che porta al primo ghiacciaio ne a quella del piz Umur che poi conduce al ghiacciaio del Roseg vero e proprio! Si costeggia quindi il ghiacciao che sale dolcemente diedro le pendici del piz Umur e si arriva nella parte alta, quindi con un lungo traversone in falso piano si punta al pendio nevoso che sale alla Eselgrat. Togliamo i ramponi e procediamo veloci in conserva corta e sprotetta sulla cresta, le rocce sono un po umidicce e quelle dell'ultimo gendarme sono un po verglassate causa grandine..nessun problema in quanto la scalate si arricchisce di quel pizzico in più di alpinismo! Alle 7.30 siam fuori dalla Eselgrat, ci ramponiamo e raggiungiamo prima la cima nevosa e poi facciam traccia sulla cresta rocciosa principale; qui abbiam tenuto i ramponi causa rocce sporche sporche di grandine gelata: alle 9 siamo in vetta! Panorama spaziale: dai fratelloni Bernina e Scerscen, al Disgrazia, Grigne, Legnone, .. chi più ne ha ne metta! La discesa è un pit stop unico per le foto; raggiunta la cresta facciamo 3 doppie e per il resto procediamo disarrampicando! Terminata la cresta non è il momento di rilassarsi perchè la neve si è smollata e il ghiacciaio è pieno di buchi e alcuni passaggi su ponti (mi chiedo ancora ora quale legge fisica non li ha fatti crollare al nostro passaggio) sono abbastanza psicologici! Alle 13.30 circa siamo di nuovo in Tschierva abbastanza cotti ma stra contenti! Salita da non sottovalutare per l'impegno complessivo sia in termini di lunghezza che per tipologia di itinerario (attraversamento ghiacciao con tanti boch, cresta rocciosa bella ed esposta, pendii terminali abbastanza ripidi, cresta terminale abbastanza sfasciumata..). Dalla cima rocciosa si vede bene la parete del Roseg che sale dalla val Malenco .. complimenti ai cavalli che salgono di li! .. ora rimane la salita al fratello Scerscen Partecipanti Gabriele e Stefania |
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