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Cima Brenta: parete e spigolo sud, 31/08/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | al |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Vallesinella (1500m) |
Quota attacco | 2500 m |
Quota arrivo | 3150 m |
Dislivello | 600 m |
Difficoltà | PD+ / III ( III obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | Brentei |
Attrezzatura consigliata | La sosta alla base dello spigolo non e' attrezzata, per il tiro fino alla sosta in alto dovrebbero bastare 50 metri di corda, i chiodi intermedi ci sono gia'. |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Lo spigolo sud e’ a mio avviso uno splendido completamento della via normale da sud a Cima Brenta (dal Vallon dei Brentei), evitandone l’unica parte poco interessante (l’anfiteatro finale). Questo al prezzo di aumentare il grado massimo di difficolta’ da II a III ed il tempo di percorrenza di un’ora circa (procedendo slegati, a parte il tratto di III sulla variante, cacolare circa tre ore e mezza dal Rifugio Brentei alla cima sulla normale e quattro e mezza sulla variante). La variante, pur non essendo menzionata in esplicito, e’ in qualche modo suggerita dal breviario (la guida CAI-TCI), la cui descrizione dello spigolo e’ entusiastica.
Per la normale da sud, va benissimo la relazione sul libro delle vie normali di Buscaini-Metzelin. Salita la rampa e raggiunta la cengia alta, non la si abbandona a sinistra alla base dall’anfiteatro, ma si continua a traversare (camminando, mai esposto) in leggera ascesa verso l’ampia cengia pianeggiante tra lo Spallone dei Massodi e Cima Brenta, dove passa la via delle Bocchette. Si percorre quest’ultima per qualche metro, fino circa al cartello che indica il sentiero Foresti, dove di prende un evidente canalino (I e II) che porta alla base dello spigolo (suggestivo abbndonare nuovamente la civilta’, muovendosi in verticale, subito dopo averla raggiunta, muovendosi in orizzontale). Il breviario da’ 70 metri di III sullo spigolo; non avendo avuto informazioni aggiuntive da internet ne’ da nessuno dei gestori dei rifugi che ho contattato (addirittura ad uno non sono riuscito a spiegare quale spigolo fosse!), lo salgo programmando attentamente la ritirata perche’ da solo e con le mie scarse capacita’ arrampicatorie non ho intenzione di salire passaggi di IV. In realta’, stando sul piu’ facile sul filo o subito a destra, sono (tutto all’incirca) 20 metri di II, 30 metri di III con tre chiodi intermedi piu’ una sosta in cima con due chodi e cordino, ed altri 20 metri di II (dopo i primi 10 finisce la parte – molto – esposta). Al terzo chiodo non vedo il III (su dritto dovrebbe essere IV) e, per motivi psicologici, mi autoassicuro. In realta’, traversando a sinistra sul filo, rimane III fino alla sosta. La roccia e’ ovunque perfetta e tutti i chiodi sembrano ben solidi. Alla fine dello spigolo si segue la cresta aggirando la prima elevazione (non chiarissimo dove risalire ma in realta’ e’ il passaggio piu’ logico e qualche ometto ogni tanto appare) e poi restando sul filo fino in vetta. La discesa piu’ comoda e veloce a Vallesinella e’ per la normale da est (qualche nota sotto per gli interessati) e la via delle Bocchette Unte (abbastanza shoccante dopo varie ore di roccia quasi vergine, a tratti sembra di essere sul vetrato) alla Bocca di Tuckett. Per la normale da est, il cruccio di molti sono la discesa e la risalita dalla forcella alla fine dell scivolo nord, che sembrano proibitivi da lontano; io stesso in passato, dopo averli lungamente osservati, ho desistito, una volta provando a salire alla cima ed una volta provando a scendere. In realta’, la risalita verso la cima principale ha un passo iniziale di III- (ottimi appigli per le mani ma pochino per i piedi e leggermente strapiombante) poi due metri di II ed e’ fatta (in discesa, se non lo si vuole disarrampicare, o una doppia di 15 metri circa, i primi 12 inutili, da un ancoraggio presente, o ravanamento con un pezzo di corda su uno spuntone subito sopra il passaggio). La risalita verso l’anticima est (Cima Vallesinella) e’ invece arrampicata veramente elementare (4 metri di I+) ma su appigli piccoli e quasi verticale, per cui da sopra spaventa – e non ci sono giustamente ancoraggi presenti. Da entrambe le parti, sul tratto di arrampicata la roccia non e’ friabile come ogni tanto si sente dire ma ormai salda e in parte lisciata dai passaggi. Foto 1: vista dalla Tosa, la parete sud con la rampa al centro e la cengia alta a destra, che porta allo spigolo che si vede di profilo. Foto 2: Fine della cengia alta, breve ritorno alla civilta’ ... Foto 3: ... per poi ri-abbandonarla puntando al vertiginoso spigolo. |
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