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| Pizzo del Becco, via Calegari Betti, 05/08/2024 | Tweet |
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| Onicer | fabiomaz
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| Regione | Lombardia |
| Partenza | Carona (ex centrale) (1090m) |
| Quota attacco | 2180 m |
| Quota arrivo | 2507 m |
| Dislivello | 300 m |
| Difficoltà | AD+ / IV+ ( IV+ obbl. ) |
| Esposizione | Nord |
| Rifugio di appoggio | Rif. Gemelli |
| Attrezzatura consigliata | Qualche chiodo, un set di friends, cordini, un paio lunghi |
| Itinerari collegati | nessuno |
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| Condizioni | Ottime |
| Valutazione itinerario | Ottimo |
| Commento | Bella via, semplice ma divertente, da attrezzare quasi integralmente, che risale la parte centrale della parete nord del pizzo del Becco. La linea è molto logica e non ci sono problemi di orientamento. La roccia è bella e solida. Se nel fondo del diedro canale è presente erba è sempre possibile spostarsi sulle belle placche di sinistra arrampicando su ottimo verrucano.
Avvicinamento: da Carona salire al lago di Sardegnana, costeggiare il lago e proseguire lungo l’evidente sentiero, non seguire il fondovalle come si fa in inverno e che peraltro risulta infestato da erba alta e cespugli. Seguire il sentiero giungendo in prossimità di un pozzo, riconoscibile per il detrito di roccia, svoltare e costeggiare una pietraia mentre il sentiero si fa più stretto e poco dopo si giunge a un bivio dove un piccolo muretto di rocce indica la direzione corretta da seguire. Voltare verso la parete del Becco e per traccia segnata da ometti e rari bolli traversare sotto la prima bastionata della parete. Qui il sentiero si abbassa una cinquantina di metri ma è possibile risalire la bastionata in prossimità di un torrentello arrivando così proprio sotto il canale roccioso che porta all’attacco delle vie. Risalire il canale (presente un chiodo con cordini per assicurarsi nella parte alta) e giungere alla cengia erbosa alla base della parete (2h.30 da Carona). Una grande placconata larga all’incirca 40 metri raccoglie le princilpali vie. Nel canale camino di sinistra passa la Calegari-Rho. Nel camino diedro di destra la Calegari-Betti. Più al centro sulla sinistra la via A Roncalì. L1: dalla base della parete salire per circa 50 metri il diedro-canale tenendosi o all’interno o sulla placca a sinistra. Quando il camino si stringe sostare su un terrazzo erboso a destra alla base di una placca. 1 chiodo di sosta + mugo (III, IV-, 50 m) L2: risalire la placca sfruttando la parete di destra per assicurarsi. Arrampicata non difficile ma neanche banale. In uscita una placca più verticale (chiodo ad anello arrugginito) offre un paio di movimenti più delicati. Sostare in un ampio terrazzo roccioso su spunzone (IV-III-IV+, 50 m). L3: salire per rocce articolate più semplici tenendosi nel camino. Affrontare direttamente un restringimento verticale di roccia più scura e uscire su una cengia (45 m, III+, 1 chiodo di sosta lasciato). L4: Seguire il camino diedro che risale a destra della bella placca. Il camino di sinistra sembra più duro ma interessante. Prestare attenzione ad alcune rocce mobili, uno spuntone nel fondo del camino e delle pietre sotto il terrazzo di sosta. Eventualmente procedere sulla bellissima placca su difficoltà più alte usando il camino per assicurarsi. Sosta su un piccolo terrazzo all’interno del camino (40 m, III+ o IV+ su placca) L5: proseguire lungo il camino, superare il passaggio di uscita più verticale (dado incastrato) e spostarsi leggermente a sinistra su rocce sempre più appoggiate fino a sostare su dei grossi massi (45 m, III+, IV- 1 passo). L6: facilmente per roccette fino a un cordone (II, 20 m) A questo punto conviene slegarsi o proseguire in conserva per altri 100 metri fino alla croce di vetta. Discesa: lungo la normale del Becco con possibilità di rientrare verso il rif. Gemelli e poi scendere a Carona oppure raggiungere il passo di Sardegnana e poi scendere nel vallone pietroso (bolli e ometti) fino a incrociare il sentiero di salita. Non mantenersi nel fondovalle. La seconda soluzione è più veloce ma più scomoda. foto 1: in avvicinamento, nel canalone roccioso. La via segue l'evidente camino di destra foto 2: Attacco della via foto 3: in uscita da L5 |
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| Immagini |    |
| Fotoreport | |
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