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Via Fehrmann - Torre Stabeler Vajolet, 26/07/2024 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Spenk |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Funivia Laurin (2000m) |
Quota attacco | 2650 m |
Quota arrivo | 2805 m |
Dislivello | 150 m |
Difficoltà | D / IV+ ( IV+ obbl. ) |
Esposizione | Sud-Est |
Rifugio di appoggio | Passo Santner - Re Alberto |
Attrezzatura consigliata | NDA, cordini, friend 0.3-2 (usato anche il 3 ma non indispensabile). corde da 60 non indispensabili ma semplificano la discesa |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Di solito evito come la peste le classicone vecchie, facili e famose.. perché poi la roccia è unta, si devono fare le code in sosta ecc, ecc.. ma questa volta non possiamo proprio lamentarci.
Le torri del Vajolet hanno un lungo avvicinamento, per poi risolversi con una manciata di tiri.. avevo già fatto la Piaz alla Delago e pensavo di non tornare più. Per accompagnare Enzo e realizzare il suo sogno di salire la Fehrmann alla Stabeler sono tornato e questa volta ci siamo trovati soli su tutta la torre. La roccia non è per niente unta, neanche nei passaggi obbligati e le difficoltà, vuoi per le pochissime protezioni, non sono mai banali. Pensare a questi funamboli che a inizio 900, senza imbrago, con cordoni di canapa, senza telefono, funivie, soccorsi, informazioni ne previsioni meteo..salivano queste pareti con gli scarponi di pelle...mi metteva i brividi... soprattutto mentre mi calavo nel vuoto dalla mia bella catena di acciaio su spit e resinati. Avvicinamento: noi abbiamo scelto di salire dalle Coronelle con la funivia Laurin, per poi fare la ferrata Satner (a passo veloce 1.15 ore fino al rifugio Santner e in 2 ore in tutto si è all'attacco). Per questa soluzione verificare gli orari della funivia che variano coi mesi dell'anno o si rischia di scendere a piedi... Occhio che la ferrata è facilissima ma veramente unta e nei WE si rischia la coda di turisti. Ci sono molte relazioni con diverse soste, noi ci siamo trovati bene cosi (per la variante classica, no Vinatzer): - attacco nei pressi dell'incisione alla base della torre, con un evidente bollo rosso. con 59 metri di III+ salendo verso destra si arriva alla prima sosta con spit e catena in cima all'evidente pilastrino nero/giallo - secondo tiro IV lungo la fessura/camino sprotetta, che abbiamo trovato umida - terzo tiro, chiave. Il passo difficile sono i primi 2 metri lungo il diedro. si riesce a proteggere con un paio di friend e un chiodone a metà. passato lo strapiombo non ho capito se stare a dx o sx...io sono stato a sx che è più lavorato ma ho visto un chiodo a dx. - quarto tiro traversare a destra, girare lo spigolo e salire il diedrino. Poco sopra sulla destra ci sono 2 chiodi. Ho provato a proseguire ma con gli attriti era impossibile e sono ridisceso. - quinto e ultimo tiro (ca. 50 metri): andare a sinistra, scendere 2 metri, risalire il diedro e poi spostarsi sulla parete di sinistra piu facile, (2 chiodi di sosta, uno non affidabile), ritornare verso il dietro, difficilmente proteggibile se non con un rosso in un buco orizzontale sulla destra. Poi per rocce via via più semplici dritti fino in cima. anellone o poco dopo uno spit. Discesa: andare verso Torre Delago e disarrampicare 2 m una spaccatura (consiglio vivamente di rimanere legati..). prima calata da 25 m con una corda, seconda calata da 50 m, terza calata da 40 m fino alla base, tutte su belle soste con catena della Emmerich. un paio di foto del tiro chiave e traverso successivo |
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