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Corno Gioià, via "Gioià nell'anima", 12/08/2023 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Zeno |
Regione | Lombardia |
Partenza | Tenda nel fondovalle della Valle Adamè (2000m) |
Quota attacco | 2700 m |
Quota arrivo | 3000 m |
Dislivello | 300 m |
Difficoltà | TD / VIII ( V+ obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | Baita Adamè o pernottamento in tenda |
Attrezzatura consigliata | Normale attrezzatura da arrampicata |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Dopo la via del giorno precedente e la notte in tenda, continuiamo a seguire le tracce del “Tommy” (soprannome dato dal Pate a Gianni Tomasoni).
Salire verso il Passo di Poia mettendo tutti i panni bagnati ad asciugare sullo zaino. Lasciamo il sentiero dopo un tratto attrezzato e cominciamo a traversare verso NE seguendo i numerosi ometti e poi puntando verso la base del Corno Gioià. Questa parte di avvicinamento è bellissima: si alternano gande, prati e canaloni con abbondanti sorgenti fino all’inizio della via. Dopo un tiro semplice si entra nel vivo della scalata. Ogni lunghezza è entusiasmante, varia e di soddisfazione. Tocca a me il tiro chiave che passo con fatica stando mezzo metro sopra la linea dei fix (consiglio riportato nel report di Simon). Pate passa invece più basso con meno difficoltà. Nelle ultime due lunghezze inizia addirittura a fioccare e con le energie rimaste arriviamo alla fine della salita dove è posto il libro di via. Non possiamo che lasciare un messaggio di complimenti e gratitudine per gli apritori. Mentre ci caliamo torna il sole. Alla base della parete mangiamo felici gli ultimi rimasugli di cibo, sistemiamo il materiale e ci avviamo verso valle. Mòla mia, leù! |
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