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| Via Steiger + Spigolo ovest - Punta Albigna, 25/08/2023 | Tweet |
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| Onicer | merenderos
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| Regione | Svizzera |
| Partenza | Vicosoprano (1220m) |
| Quota attacco | 2200 m |
| Quota arrivo | 2824 m |
| Dislivello | 600 m |
| Difficoltà | D / VI ( V+ obbl. ) |
| Esposizione | Nord-Ovest |
| Rifugio di appoggio | Capanna Albigna |
| Attrezzatura consigliata | n.d.arrampicata. Utili friends e cordini |
| Itinerari collegati | nessuno |
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| Condizioni | Ottime |
| Valutazione itinerario | Buono |
| Commento | Bella via d’alta montagna con bello sviluppo. Le difficoltà della via sono concentrate nei tiri centrali della Steiger. Nel resto l’arrampicata rimane sul IV-IV+ sempre su ottimo granito. In via sono presenti diversi spit distanziati e le soste. Utile qualche friends e cordino per proteggersi (soprattutto lungo lo spigolo ovest).
Con la funivia (o a piedi in circa 2 ore), si arriva alla diga dell’Albigna. Da qui in breve si raggiunge la capanna Albigna (40 min). Si scende seguendo il sentiero a bolli blue e bianchi, fino al greto del fiume, che si attraversa su piccolo ponte di legno. Si segue ancora il sentiero, che si abbandona poco dopo, per seguire degli ometti, e una flebile traccia, che sale verso sinistra alla parte bassa del secondo sperone dove parte la via. In realtà appena sopra il punto più basso dello sperone si traversa a sinistra, e si arriva ad una cengetta erbosa dove si trova la S1, alla base di una placca spittata (il primo tiro è di poco interesse) (30min). L1: Salire la placca a sinistra della sosta, e poi continuare sullo spigolino fino alla sosta (40m, IV) L2: Salire lungo lo spigolo per poi superare un murettino sulla destra. Sosta su comoda cengia (30m, III+) L3: Proseguire per facili rocce fino alla sosta (40m, III) L4: Salire per facili rocce fino ad un muretto verticale su buone prese (40m IV) L5: Per placca appoggiata con fessura erbosa fino alla sosta (40m, III+) L6: Salire in verticale su facili rocce per una decina di metri. Qui non bisogna proseguire in verticale, ma prendere il facile diedro-canale aperto che sale in obliquo verso sinistra, e punta allo spigolo sinistro della parete, dove si vede bene la presenza di una cengetta erbosa. Arrivati a questa un paio di metri sotto si trova la sosta (50m, III+) L7: Salire il pilastrino placcoso fino ad un muretto verticale, che si sale sfruttando la fessura (30m, V+) L8: Obliquare a destra e prendere il diedro che porta alla sosta su comoda cengia (25m, V+) L9: Salire sulla destra fino ad uno strapiombino fessurato che si vince con passo atletico. Si continua per placca tecnica con fessure sempre più sottili, fino ad un muretto che si supera con passo delicato. Si sale la placca appoggiata verso sinistra al termine della quale si sosta in grande esposizione. (30m, VI) L10: Salire la lama/fessura in dulfer con alcuni passi delicati prima di arrivare alla sosta (20m, VI) L11: Salire la facile placca fino ad una sosta. La si rinvia, e si sale una placchetta fessurata fino alla spit. Qui bisogna prendere il diedro fessurato leggermente a sinistra (chiodo all’inizio del diedro). Lo si segue per una decina di metri fino allo spit. Si continua poi per placchetta appoggiata fino ad uscire sullo spigolo in alto dove si sosta su spit e clessidra (50m, IV+, attenzione agli attriti) L12: Proseguire in conserva lungo il filo dello spigolo con vari sali e scendi, fino a puntare al canale sfasciumoso che porta ad una selletta, dove finisce la via (100m, II+) TRASFERIMENTO: Scendere sul lato opposto per qualche decina di metri, e poi risalire per massi verso destra (qualche ometto). Salire un facile canaletto sfasciumoso che porta ad un colletto (ometto) Proseguire in piano qualche decina di metri fino ad una paretina lavorata (spit + chiodo), dove parte lo spigolo ovest (a sinistra dell’attacco scende un piccolo canaletto di pietre). L1: Salire un paio di metri e poi doppiare lo spigolo sulla destra. Salire poi la rampa che diventa un vago diedro meno appigliato. Superato questo in breve si arriva alla sosta (45m, IV+) L2: Non salire nel diedro sopra la sosta (dove si vede una sosta), ma con passo delicato doppiare lo spigolo sulla destra. Da qui si sale per rocce fessurate senza percorso obbligato, stano un paio di metri a destra rispetto allo spigolo di sinistra. Dopo una ventina di metri si sale verso destra fino alla sosta su due spit (50m, IV+) L3: Salire leggermente verso sinistra sempre in prossimità dello spigolo su rocce lavorate. Si entra poi in un diedro lungo e stretto che però offre begli appoggi. Usciti da questo, si arriva ad una sosta sempre sulla sinistra su spit e vecchio chiodo (70m, III+). Dopo i 60 metri abbiamo proseguito in conserva protetta fino alla sosta. Nel caso spezzare il tiro con sosta da attrezzare prima del diedro. Dalla sosta guardando in basso verso sinistra abbiamo visto uno spit, forse una variante che rimane alla destra del diedro salendo (soluzione non verificata). L4: Continuare nel diedro sbarrato da un tettino ben visibile. Uscire a sinistra e sostare su di un pulpito (30, III+) L5: Rimontare lo spigolo e spostarsi verso destra. Salire per placche appoggiate e fessurate fino alla piccola cima. Sostare poco sotto su spuntoni (30m, III+). L6: Proseguire lungo la cresta che oppone qualche passaggio in discesa, fino a raggiungere la vetta (contenitore metallico nascosto sotto le rocce) (50m, III) DISCESA: Sulla sinistra della cima, su una placca, si trova la prima delle due calate da 25 metri che depositano su una cengia erbosa. Da qui si va verso sinistra (faccia a valle) su grossi massi, fino a raggiungere un colle (ometti). Si scende verso sinistra (nord) per roccioni, seguendo sempre i numerosi ometti. Si arriva così al fiume sottostante. Lo si segue fino a reperire un ponte di legno che permette di attraversarlo, per poi risalire alla capanna Albigna su traccia di sentiero che si ricollega al sentiero sceso all’andata (1.30h dalla vetta). Foto1: L10 Foto2: la cresta finale alla cima |
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