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| Via Botteri - Monte Nero (Presanella), 09/07/2023 | Tweet |
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| Onicer | merenderos
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| Regione | Trentino Alto Adige |
| Partenza | Val Nambrone parcheggio rifugio Segantini (2000m) (2000m) |
| Quota attacco | 3000 m |
| Quota arrivo | 3344 m |
| Dislivello | 300 m |
| Difficoltà | D / V- ( IV+ obbl. ) |
| Esposizione | Sud-Est |
| Rifugio di appoggio | Rifugio Segantini |
| Attrezzatura consigliata | n.d.arrampicata. Friends e dadi utili. Ramponi e picozza in caso di neve abbondante |
| Itinerari collegati | nessuno |
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| Condizioni | Ottime |
| Valutazione itinerario | Eccezionale |
| Commento | Via in ambiente d’alta quota davvero molto suggestivo e poco frequentato (almeno in questa stagione) . La roccia in via è ottima anche se bisogna fare attenzione ai passaggi nei canali che presentano un po’ di detrito. La via non conta molte ripetizioni, nonostante le difficoltà d’arrampicata siano abbastanza contenute, e nonostante la presenza di alcuni spit che rendono la salita più plasir. Comunque l’impegno globale della salita non va sottovalutato. In via presenti diversi fix. Le soste ottime con anello di calata. Qualche friends o dado può essere utile nei tratti più facili.
Si risale in Val Nambrone, e poi si prosegue seguendo le indicazioni per il rifugio Segantini (ultimo km sterrato per raggiungere il parcheggio in località Malga Vallina d’Amola). Da qui si sale al rifugio Segantini in circa un’ora. Si prosegue seguendo le indicazioni per la salita alla Presanella (bolli rossi e poi ometti), che porta alla bocchetta del Monte Nero. Poco prima di arrivare alla parete che porta alla bocchetta, si devia verso destra, e si taglia a mezzacosta fino a raggiungere la ben evidente parete. Attualmente si arriva tranquillamente anche senza ramponi e picozza. Sufficienti gli scarponi. Si sale verso l’evidente diedro-canale che resta a destra della via. Si risale lo zoccolo nel punto più facile fino ad un terrazzino. Poco sopra si vede un fix con cordino. Il primo tiro è in obliquo verso destra, per cui il terrazzino con lo spit cordonato poco sopra, si trova una ventina di metri più a sinistra del diedro canale (vicino al quale poi corre la prima parte della via). Noi non abbiamo lasciato gli scarponi qui ma alla prima sosta perché da questa, con l’ultima doppia, non è facile obliquare così tanto (anche se è presente una sosta intermedia nel tiro). L1: Salire allo spit e poi iniziare ad obliquare verso destra per facili placche. Rinviare una sosta e continuare ad obliquare puntando ad un pulpito sul quale si trova la prima sosta ben visibile. Superare una placchetta con passo di aderenza e poi una strettoia con detrito scivoloso che porta alla sosta (30m, III passo di IV, 2 fix + sosta intermedia) L2: Spostarsi a destra e poi salire la parete sinistra del diedro canale. Ci si riporta sullo spigolo superando una sosta intermedia. Da qui spostarsi verso destra dove si supera una paretina e si arriva alla sosta (40m, IV+, 7 fix + sosta intermedia) L3: Salire le placchette sopra la sosta. Obliquare poi verso sinistra salendo un diedrino molto appoggiato che sale sempre verso sinistra. Alla fine salire in verticale un paio di metri per arrivare alla cengetta della sosta (35m, IV, 5 fix) L4: Traversare a destra ed entrare nel diedro canale che qui diventa stretto e verticale. Con bella arrampicata salirlo. Appena dopo l’ultimo spit nel diedro si deve traversare a destra su una leggera cengetta oltra la quale si trova una placchetta con spit. Salirla e raggiungere la sosta che si trova a destra del canale appena salito (35m, IV+, 5 fix) L5: Salire la placca su piccole tacche; prima del tetto obliquare a sinistra ed entrare nuovamente nello stretto diedro. Fare qualche passo (attenzione al detrito) e poi salire sulla sua parete sinistra. Usciti si prosegue per placca appoggiata fino alla sosta (35m, V-, 6 fix) L6: Salire nel facile canale (roccette ed erba) che obliqua verso destra. Si supera una sosta intermedia e poi si continua sempre al suo interno. Più in alto si traversa a destra per raggiungere la sosta (60m, II, 1 sosta intermedia) L7: Traversare in orizzontale a destra fino ad una placchetta con spit cordonato Si continua verso destra e si raggiunge la sosta (20m, II, 1 fix) L8: Salire in verticale per lame e poi si superata una placca arrivando così alla sosta (40m, IV+, 6 fix) L9: Salire in verticale per roccia lavorata. Superare una sosta intermedia e arrivare ad un colletto in cresta. Ora verso sinistra nella fessura centrale (cordone) con passo non facile, arrivando così in cima (40m, IV, 1 fix + 1 crd) DISCESA: opzione 1: in doppia lungo la via. Dalla S9 alla S7 (con possibilità di spezzarla in due). Da qui si rifà il breve tiro in traverso e si arriva alla S6. Da qui doppia da 55m fino alla S5 (possibilità di spezzarla in due). Da S5 a S3 con una doppia da 60m. Da S3 alla sosta intermedia del secondo tiro. Da qui con un’altra doppia da 20 m e si arriva alla S1. Da qui con una doppia sul nevaio sottostante da 60 m si raggiungono le pietraie dell’andata opzione 2 (non verificata): Dalla cima guardando la Presanella reperire un ancoraggio con cordini incastrati sotto un masso. Prima doppia da 25 m verso ovest fino ad un ancoraggio su nut; seconda doppia da 25 metri che porta su un colletto dove si reperisce un terzo ancoraggio su sasso incastrato. Questo permette una terza calata verso sud (Val Nardis) da 25 m. Alla fine di questa scendere disarrampicando il ripido canale dietritico stando sulla destra, alla fine c’è una ripida strettoia con roccia friabile. Ora ci si trova nella valletta sul lato ovest della bocchetta del monte Nero. Scendere a valle traversando a sinistra fino a trovare le tracce e i bolli rossi, che in breve portano all’inizio del percorso attrezzato. Foto 1: L1 visto da S1. Sotto la lama orizzontale c’è la sosta intermedia Foto2: L2. Si deve arrampicare sulla parete a destra non visibile per poi tornare più in alto sullo spigolo Foto3: L4 + la partenza di L5 sotto al grande tetto di destra |
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| Immagini |    |
| Fotoreport | |
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