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| Spigolo della Rossa - Punta della Rossa, 02/07/2023 | Tweet |
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| Onicer | merenderos
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| Regione | Piemonte |
| Partenza | Alpe Devero (1640m) |
| Quota attacco | 2630 m |
| Quota arrivo | 2887 m |
| Dislivello | 250 m |
| Difficoltà | D- / V- ( V- obbl. ) |
| Esposizione | Sud-Est |
| Rifugio di appoggio | Nessuno |
| Attrezzatura consigliata | n.d.arrampicata. Dadi e friends indispensabili |
| Itinerari collegati | nessuno |
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| Condizioni | Buone |
| Valutazione itinerario | Ottimo |
| Commento | Bella classica dell’ Ossola su roccia ottima. La via non presenta difficoltà di arrampicata particolarmente elevate, ma comunque l’impegno globale non è da sottovalutare. Attenzione alla discesa perché si svolge su terreno davvero delicato, insidioso ed esposto. Se si trova del bagnato o della neve residua può diventare davvero difficoltosa, e richiedere diverse ore.
In via pochi chiodi ed è quindi necessario proteggersi (la roccia le accoglie molto bene). Soste a spit buone. Dall’alpe Devero (parcheggio a pagamento 10 euro al giorno), si seguono le indicazioni per i piani della Rossa. Arrivati qui in prossimità di un grosso masso si sale a sinistra su pietraia ed erba (qualche ometto), in direzione delle due cascate. Superate queste, si trova una rampa erbosa ripida che sale verso destra e giunge ad un piccolo colletto erboso. In questo tratto non ci sono più ometti, e quelli presenti sul colletto erboso sono visibili solo quando ci si arriva sopra; da sotto non si vedono. Arrivati al colletto si segue il vago e largo spigolo verso sinistra seguendo gli ometti. Si sale poi su un pendio ripido, stando a destra di una parete rocciosa. Si sale fino a quando questa parete non crea una ben evidente selletta. Si sale a questa verso sinistra, e poi si continua sullo spigolo tra roccioni e tracce, fino a dove la parete diventa verticale e compatta (targa commemorativa, spit con campanella, grossa R incisa). L1: Salire a sinistra fino ad una fessura. La si supera e poi si traversa verso destra per rampa più facile fino ad uno spit. Si riprende poi a salire lo spigolo fino alla sosta (45m, IV, 1 ch + 1 fix) L2: Salire sopra la sosta e poi piegare verso sinistra. Salire per placche lavorate fino ad un camino. Salirlo, o restare a sinistra di esso fino all’ampio terrazzo dove si sosta su spuntone (sosta poco prima di uscire sul terrazzo sulla destra: scomoda) (40m, III+, 1 spit) L3: Proseguire fino allo spigolo. Qui andare a sinistra ed entrare nel canalone. Risalirlo fino alla parete successiva solcata da una fessura. Spostarsi a destra e risalirla con passaggio non facile. Uscire sul terrazzino e sostare (40m, IV+) L4: Salire a sinistra della sosta per placche lavorate e diedrini, cercando il percorso più facile e logico, per una trentina di metri. Poi obliquare verso sinistra su placca con grossa fessura puntando alla sosta alla base di uno stretto camino (45m, III+) L5: Salire sopra la sosta con passaggio non facile, uscendo su placca appoggiata. Traversare facilmente verso destra puntando ad una strozzatura. Superata questa si fa un passo in discesa e si arriva alla sosta (35m, V- 1 spit) L6: Superare una strozzatura aggettante a sinistra della sosta, e poi salire verso destra in direzione del diedro fessurato. Arrivare fino al suo termine (chiodo) e uscire a sinistra su placca appoggiata fino alla sosta su una lama staccata dalla parete (30m, IV, 4 ch + 1 spit) L7: Dalla sosta salire sulla lama staccata fino al suo culmine. Con passo non facile e un po’ “psyco”, salire sulla parete. Traversare a destra qualche metro e, quando si è sulla verticale della sosta di partenza, salire dritti su placca lavorata (40m, IV+, 2 ch) L8: Salire su placche appoggiate. Superare una strozzatura con sassi instabili e poi obliquare verso sinistra. Salire ancora per facili placche fino ad una ampia cengia. Usare la sosta di destra vicino ad una larga fessura (40m, II) L9: Salire la fessura uscendone con passo non facile. Salire poi il muretto aggettante sovrastante su buone prese. Sostare alla base di un camino (25m, IV+) L10: Salire stando nel camino o sulla parete di sinistra fino al suo termine. Superare un’ ultima fessura su buone prese e sostare (25m, IV+). Meglio uscire sul terrazzino appena sopra, e sostare su spuntone. DISSCESA: Salire seguendo la via più facile che, con qualche passo di arrampicata (II) porta sul pianoro sommitale (dove all’estrema destra si trova la croce di vetta). Dalla croce bisogna riattraversare il pianoro sommitale e scendere esattamente dal versante opposto (numerosi ometti). Si scende per placche che a volte presentano passi di II (attenzione). Ad un certo punto si arriva proprio in prossimità di un canale ripido che si butta giù a destra (faccia a valle), nel grande canalone sottostante. Se si guarda verso destra si vedrà una cresta rocciosa, dove, sull’ultimo pianoro prima del salto finale, c’è un grosso ometto a forma di stele. Bisogna puntare a quello. Si scende quindi nel riluttante e ripido canale, e dopo una ventina di metri, si traversa verso destra (faccia a valle). Si risale una paretina (II) e si arriva ad un pianoro sulla cresta a destra vista in precedenza. Si scende una strozzatura di un paio di metri (III-, possibilità di sicura su spuntone). Scesa questa strozzatura si scendono le ultime placche esposte (II) in direzione della stele e della sosta (scomoda) ora visibile. Con due doppie da una ventina di metri si arriva nel grande canale sfasciumoso (1,30h dalla cima). Dalla fine delle doppie seguire sempre gli ometti. Si traversa subito verso destra su placche solide, e poi su sfasciumi, fino ad arrivare sul lato opposto del grande canale. Da qui si scende per sfasciumi fino alla fine del canale, dove, a destra sulla morena, si vede un sentiero. Seguendolo si torna sul ghiaione dell’andata e quindi ai piani della rossa. Da qui per il sentiero dell’andata si ritorna al parcheggio (3,30h) Foto1: L6 Foto2: L7 Foto3: L9 |
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| Immagini |    |
| Fotoreport | |
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