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attacco Tomasson -Bettega parete Sud Marmolada, 27/05/2023 | Tweet |
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Onicer | oscarrampica
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Regione | Veneto |
Partenza | Malga Ciapela (1500m) |
Quota attacco | 2770 m |
Quota arrivo | 1300 m |
Dislivello | 10 m |
Difficoltà | F+ / II ( II obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | falier |
Attrezzatura consigliata | nda |
Itinerari collegati | nessuno |
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Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Ferragosto 2015. Siamo arrivati ieri a Caprile dove durante il tragitto di salita ci siamo fermati con Jari e Giona per salire i 4444 gradini della Calà del Sasso. Oggi dopo la solita mattina di ambientamento e amarcord passeggiando per i giardini coi bambini, salgo nel pomeriggio con la vaga intenzione di raggiungere e andare a vedere l’attacco della Via Tomasson-Bettega alla Sud della Marmolada... che ne stiamo parlando di andare a farla con Nico. Alle 13.30 arriviamo con Nonno Fino Gio e Jari a Malga Ciapela(q. 1500). Loro saliranno tranquilli vs il Rif. Falier mentre io parto verso l’alto. Un’ora dopo esco dal bosco in val Ombretta. Davanti a me il sasso Vernale e le Cime d’Ombretta e poco dopo la vista si allarga sulle Pale del Fop e sui ricordi. La Sud comincia a manifestare la sua potenza mentre arrivo alla cara Malga Ombretta che mi ricorda sempre tanto la Svizzera con le belle mucche pezzate libere per gli ampi prati e l’alpeggio sempre ben curato. Pochi passi oltre e la parete Sud urla la sua presenza fra incredibili scudi d’argento e quella grotta a forma di pesce che ogni volta guardo come un miraggio irraggiungibile e che oggi mi diverto a zoomare per avvicinarmici il più possibile. Davanti a me ora la torre del fungo e la parete del Fop, così misterioso. Poi noto un climber sotto il pesce e allora mentre salgo ne fotografo e spio le evoluzioni danzanti sui buchi di quelle placche meravigliose. Salgo veloce e all’orizzonte blu tinto di paffute bianche nubi già si profila la colma del Passo d’Ombretta. I climber intanto han fatto sosta 1 tiro sotto al pesce mentre io attacco il ghiaione verso il passo. Ora comincio a vedere dove sale la mia via e sono proprio sotto l’avancorpo della prima terrazza. Alpinisti armeggiano sulla Variante Rizzi..affollata la Sud oggi! Il passo è ormai prossimo col suo buco di cielo ma io sfiuto l’aria sentendo che quasi ci siamo e infatti una labile traccia in discesa verso la parete mi fa capire di essere al posto giusto. Sono le 16 e raggiungo la targa di Ezio Polo e l’attacco (punto debole nella parete) che mostra la sua inclinata e detritica rampa d’accesso cui segue il traversino. E poi la via s’impenna e poi io sogno di muoverci sopra le mani…e poi dopo qualche foto riprendo la via verso l’alto raggiungendo i forti della prima guerra mondiale al Passo d’Ombretta(q.2700, h 16.30). si apre la vista a volo verso la Val di Fassa dove spiccano i dirupi del Larsec e il Catinaccio come sfondo e il Collac in primo piano. La Sud prosegue anche oltre fino a cedere nei pressi di Forcella Marmolada dove inizia la ferrata. Poi la bastionata riprende sotto le spoglie del Piccolo e Gran Vernel. Curiosa dall’altra parte del passo la fusione fra rocce chiare e scure che crea un bellissimo contrasto cromatico. Faccio un salto al vicino bivacco Dal Bianco(q. 2770) sulla via verso le Cime d’Ombretta e poi a salti mi butto in discesa in tempo per vedere l’alpinista in sosta nel pesce assicurare il compagno già sopra la caratteristica grotta. Alle 17.20 vedo un elicottero planare sul Falier e fare un carico di turisti nel segno del nuovo andar per monti e poi sapendoli appena partiti raggiungo a corse nonno e figli e con loro allegramente scendo per tornare felici al paesiello. Foto1 infinito Sud Foto2 il pesce Foto e l’attacco |
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Immagini | ![]() ![]() ![]() |
Fotoreport | |
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