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   Via Ottoz-Hurzeler – Aiguille Croux, 07/08/2022
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Onicer  merenderos   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Freney - Val Veny (1525m)
Quota attacco  2900 m
Quota arrivo  3251 m
Dislivello  350 m
Difficoltà  TD- / VI ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Rif. Monzino
Attrezzatura consigliata  n.d. arrampicata. 10/12 coppie. Friends e dadi non indispensabili
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Via eccezionale in ambiente maestono a picco sul Freney, e sotto lo sguardo dell’Aiguille Noire de Peuterey. La via è stata completamente riattrezzata a spit, e purtroppo ha perso il suo carattere alpinistico classico. Tutti i tiri sono ben protetti a spit, tanto che dadi e friends risultano superflui. Le soste sono tutte con catena ed anello di calata. La roccia in via è ottima, anche se in qualche tiro bisogna stare attenti a cosa si tira.
Si sale in Val veny e si parcheggia nel grosso parcheggio vicino al bar Pramotton (dove di solito la strada viene chiusa). Alla fine del parcheggio parte una larga strada che, piegando verso destra, attraversa il fiume superando due ponti. Dopo il secondo ponte si trova un cartello che indica la deviazione per il Monzino sulla sinistra. Si prende un sentiero con bolli gialli che in breve esce dal bosco, e raggiunge un ponte in ferro che permette di scavalcare il fiume. Poco dopo si prende una deviazione verso destra che porta in direzione delle placche, sopra le quali si vede il rifugio. Si supera una prima e semplice ferrata, e poi una seconda, più verticale ed esposta, molto ben attrezzata. Da qui in breve si raggiunge il Monzino (2-2.30h)
Seguire il sentiero dietro al Monzino, fino a quando sulla destra si stacca una traccia che, superando una sella erbosa porta a raggiungere la base dell’Aiguille. Continuare a traversare stando sotto la parete, e poi risalire per sfasciumi fino alla zoccolo basale sull’estrema destra della struttura (targhetta e scritta alla base (1-1.15h))
L1: Salire in verticali le placche lavorate, e poi obliquare verso sinistra fino alla sosta (30m, III+)
L2: Salire in verticale e poi obliquare a sinistra fino alla sosta (25m, III+)
L3: Salire ancora seguendo lo spigolo con facile arrampicata (25m, III+)
L4 ancora seguendo lo spigolo che diviene più affilato prima di uno strapiombino ber ammanigliato (25m, IV-)
L5: Traversare lungamente verso sinistra fino alla sosta (30m, II)
L6: Salire il diedro a sinistra della sosta e poi una volta usciti verso destra per la sosta (35m, IV)
L7: Salire in verticale sopra la sosta seguendo gli spit. Superare uno strapiombino e poi salire l’ultima paretina sulla sinistra sfruttando la fessura (35m, V)
L8: Dalla sosta obliquare verso sinistra fino allo spigolo. Da qui salire la rampa da sinistra verso destra con passi delicati. Arrivare ad uno strapiombino ben protetto con 3 spit che si attraversa sfruttando la presa rovescia sotto di esso. Usciti si sale in verticale con passi non facili fino alla sosta. Allungare bene le prime protezioni. Possibile sostare prima dello strapiombino (40m, VI)
L9: Salire il diedro-camino sopra la sosta con arrampicata continua e sostenuta. Uscire su rocce più appoggiate fino ad una paretina con spit sulla sinistra. Salire la breve ma difficile placca, oppure aggirarla a destra raggiungendo la sosta (40m, V+)
L10: Salire la paretina sopra la sosta (spit con cordone viola) e poi con facile arrampicata verso sinistra si arriva alla sosta (30m, IV)
L11: Salire la parete verticale sopra la sosta con passo iniziale non semplice. Continuare con arrampicata esposta e verticale facendo attenzione alla qualità della roccia. Uscire a destra sul terrazzino di sosta (35m, V+)
L12: Salire in verticale sopra la sosta su roccia articolata fino ad un diedrino. Superarlo e poi uscire sulla destra doppiando lo spigoletto. Usciti si arriva alla sosta (35m, IV+)
L13: Salire per facili placche fino ad incontrare una sosta a sinistra con cordone bianco fuori dalla linea degli spit (25m, III+)
L14: Dalla sosta tornare a destra per riprendere la linea degli spit. Superare uno strapiombino e arrivare alla forcella dove si sosta (35m, IV). Probabilmente questo tiro si può concatenare con il precedente.
L15: Salire in verticale la placca lavorata con passi di aderenza fino alla sosta finale (35m, IV)

DISCESA: La discesa dalla normale è piuttosto laboriosa e richiede molta attenzione. Dalla sosta seguire la cengia a sinistra (faccia a monte) per una decina di metri fino a reperire una sosta con catena (attenzione). Da qui si fanno 7/8 calate tutte inferiori ai 30m. La sosta di arrivo della prima calata si trova a sinistra (faccia a monte) dopo una ventina di metri un po' coperta da uno spigolino.
Con l’ultima doppia si supera il piccolo nevaietto, e si arriva sul ghiaione sottostante. Da qui si scende obliquando verso sinistra fino a trovare alcuni ometti che si devono seguire fino a riagganciare il sentiero che porta al Monzino. Il “sentiero” è spesso molto esposto e su roccia malsicura. Il sentiero va percorso integralmente a piedi (non sono presenti altre doppie). Dal Monzino si ritorna al parcheggio per lo stesso sentiero dell’andata.

Foto 1: L4 e L5
Foto 2: L5 e L6
Foto 3: L7
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