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   via Cuore T'oro, 28/06/2021
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Onicer  giacomo   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Passo Falzarego (2105m)
Quota attacco  2400 m
Quota arrivo  2600 m
Dislivello  200 m
Difficoltà  AD+ / V ( V obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  
Attrezzatura consigliata  n.d.a.: cordini per clessidre e per le soste, friend fino al 2 b.d.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Inserisco il report a beneficio di chi dovesse decidere di salire questa via in quanto in rete si trovano diverse relazioni con un po' di indicazioni a mio avviso datate. L'attacco si trova come da diverse relazioni in cima al conoide più alto erboso/ghiaioso sulla sx guardando la sud del Lagazuoi con 3 enormi massi alla base del conoide. La partenza è a dx della galleria che va verso Est nella trincea appunto in cima al conoide. Non c'è chiodo di partenza come indicato ma 4 fittoni di ferro della grande guerra. Praticamente parte poco a dx di Vonbank.
La roccia in via va da buona ad ottima in alcuni tratti eccellente tranne il penultimo e l'ultimo tiro in cui le difficoltà si abbattono molto.
1° tiro: rimontare la fessura tenendosi sulla dx - non trovati i chiodi di cui si parla ma un cordone a 10 m da terra. Dopo breve strapiombo si arriva a sosta su terrazzino (2ch con cordone).
2° tiro: impossibile secondo noi non spezzarlo almeno in due (noi l'abbiamo spezzato in tre) dalla sosta occorre salire la fessura sulla dx che in partenza sembra molto ostica - noi abbiamo aggirato a dx la partenza per 3 metri e poi risalire e tornare a sx nella fessura. Dopo circa 20 metri su di un comodo terrazzo si trovano 2 chiodi con cordone e qui noi abbiamo fatto sosta. Ripartiti da qui siamo arrivati (senza vedere il dado incastrato di cui si parla) alla cengia con grotta dove è stata attrezzata un'altra sosta e qui ci siamo nuovamente fermati perchè a questo punta la via traversa a sx per circa 4/5 e la corda finisce in una fessura in cui fa attrito terribile. Ripartiti dalla grotta a sx per 5 m e risalire uno strapiombo giallo (qui il 4° mi sembra stretto) uscendo a sx dove si trova ennesima sosta su cl + ch. Saltata questa sosta ho risalito la parete di fronte con molto attrito arrivando in sosta 15 m sopra.
3° tiro: come da relazioni in rete seguire diedrino poco marcato sulla dx (non c'è residuo di filo spinato di cui si parla ma si vede del filo spinato in alto a sx ma completamente fuori via) arrivando su cengia con clessidre. Il tiro è di soli 20 metri.
4° tiro: le relazioni parlano di placche di ottima roccia di 3° con un pass. di IV. Dalla sosta si vedeva penzolare sulla dx un paio di cordini con annesso moschettone a ghiera da una fessura strapiombante .... Si va verso dx su dei gialloni non friabili e ben prensili 1 ch arrivando poi sotto questa fessura nera ... il moschettone a ghiera era chiuso ... brutto segno .... i cordini sono dentro 2 chiodi molto ravvicinati ... ma dai due chiodi all'uscita serve un po' di pompa perchè non è proteggibile, poco prensile e noi l'abbiamo trovato anche in parte bagnato ... sta di fatto che usciti da lì dopo 15 metri come da relazione si arriva alla sosta su cordoni in clessidre. Il passaggio fatto il giorno prima sulla via Cengia Martini dato di V (tra l'altro volendo azzerabile) io l'ho trovato più facile.
5° tiro: risalire vari risalti semplici verso dx fino ad un camino superficiale che va da dx a sx. La sosta è 3 metri a dx della base del camino con due cl con cordini.
6° tiro: si segue il camino un po' dentro ed un po' fuori 1ch ed 1 cl fino dove diventa verticale. Si vede un chiodo gigante in alto a sx - non andare. Si risale invece una piccola paretina sulla dx del camino e si segue una cengia per 4 - 5 metri (delicato) che porta sotto un risalto verticale con spuntone (più sopra si vede già un chiodo). Cordonato lo spuntone (perchè la corda penzola 10 metri sotto nel camino) si risale il muretto verticale si oltrepassa il chiodo, si va un po' verso sx per poi prendere una cengia verso dx e si sosta su spit + ch con cordoni.
7° tiro: si va verso dx per 8/10 metri facile per poi trovare una rampa terrosa gradinata che va verso sx. La si risale facilmente arrivando su una cengia dove di fronte in una piccola grotta c'è uno spit di sosta. Facendo così il tiro è di 25 metri (non andare come da relazioni tutto a dx verso il diedro nero in quanto poi occorrerebbe tornare su cengia delicata tutto a sx).
8° tiro: obliquando verso sx si risale un caminetto che in breve porta fuori sull'altopiano dove passa il sentiero.

DISCESA: si scende il sentiero che diventa attrezzato ed esposto. Non serve più fare la doppia in quanto è stato costruito un ponte in acciaio passato il quale si continua a scendere per ripassare sul sentiero kaiserjager.

Con Michela sempre inossidabile


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