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   Luseney, Sud Est, 04/08/2019
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Onicer  funfunfunfzig   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Biv. Reboulaz (2560m)
Quota attacco  3100 m
Quota arrivo  3504 m
Dislivello  400 m
Difficoltà  PD+ / III ( III obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Biv. Reboulaz, Rif. Magià
Attrezzatura consigliata  NdA
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Posto questa salita vista la relativa scarsità - e la qualità non eccelsa - delle relazioni in giro
- MTB da Praz fino al rifugio Magià (2000mt, 6km circa su sterrata in falsopiano, per dare un'idea non avendo la MTB perché mio figlio non si fida e non me la presta, ho usato una Graziella primo prezzo del Decathlon). L'ambiente è idilliaco, uno dei meglio tenuti della VdA
- Dal bel rifugio Magià in 90 minuti al Bivacco Reboulaz, che è provvisto di tutto - gas acqua e carte da gioco inclusi - essendo più una casa che un bivacco, manca solo la luce.
- Lago di Luseney bellissimo, fatato, acqua cristallina, vien voglia di farci il bagno, e infatti l'abbiamo fatto rischiando come di consueto la paralisi delle funzioni vitali
- La salita: dividiamo in 3 parti, la prima è la più rognosa e riguarda l'attacco della cresta: si sale per un canale erboso/sassoso visibilissimo dal bivacco: sta a destra sia dell'evidente colata detritica rossastra sovrastante il lago sia dei due contrafforti morenici a fianco (noi - foto 1 - abbiamo allungato il brodo, equivocando...). Detto altrimenti, bisogna salire dal bivacco mirando al Colle di Luseney. Salito il canale si è nella conca detritica che porta al colle. Qui bisogna proseguire dritto per dritto e rimontare il vallone scegliendo - più o meno a piacimento - dove deviare alla vostra sinistra per iniziare la seconda parte e aggredire la dorsale Sud-Est fino alla cresta. Il principio è quello che più si prosegue verso il colle di Luseney, più diventa semplice (ma faticoso a causa dei detriti) deviare a sinistra e rimontare fino in cresta. In discesa abbiamo infatti scelto la via più semplice, che però è comoda solo in discesa! Arrivati in cresta, inizia la terza parte, ovvero la cresta vera e propria. Ora, la Luseney è una montagna a triangolo, e come tutte le sue simili si sgretola. Valgono pertanto le solite raccomandazioni, stare il più possibile vicini al filo. Soprattutto nell'ultima sezione che porta in vetta. Come dire immaginatevi il Monviso o il Cervino con 1/10000simo dei passaggi,,,

Si può salire come si vuole, ma secondo noi, proprio in ragione della qualità non sempre brevettata degli appigli, una conserva corta - allungabile a piacimento - ha sempre il suo perché. In via, qualche ometto inutile, un paio di cordini e uno spit, anche loro abbastanza a casaccio.
Le condizioni della Nord partecipano della sofferenza generalizzata delle vie su neve estiva delle alpi di questo decennio, pertanto poco raccomandabili. Val bene la scialpinistica, mentre sull'alpinistica il nostro giudizio è 'mumble'.
Bel giro con Marco, primo tour insieme: volevamo un po' di solitudine, non abbiamo visto anima viva dal Reboulaz in su.

Foto 1: Andata (blu) e Ritorno (rosso),
Foto 2: Cresta
Foto 3: Lago e Bivacco
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