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Corni di Premassone, traversata delle creste, 04/11/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Regione | Lombardia |
Partenza | Ponte del Guat (1530m) |
Quota attacco | 3000 m |
Quota arrivo | 3075 m |
Dislivello | 1650 m |
Difficoltà | PD+ / III+ ( III+ obbl. ) |
Esposizione | Varia |
Rifugio di appoggio | Rif. Baitone; Rif. Tonolini |
Attrezzatura consigliata | Consigliato uno spezzone di corda da 30 m per il passaggio di III+ e altri tratti aerei abbastanza esposti, soprattutto per i meno esperti; 3 o 4 rinvii, qualche cordino e un paio di friend medi |
Itinerari collegati | Corni di Premassone (3075m), traversata delle creste |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Dopo diversi rinvii per un motivo o per l’altro, finalmente riusciamo a portare a casa questa bella traversata che Cri mi aveva già lanciato altre volte. Stavolta la sua proposta la prendiamo al volo; così, confidando nelle previsioni meteo che annunciano tempo migliore più verso le Alpi che sulle Prealpi, e soprattutto verso est, prendiamo l’ultimo treno (per quest’anno) per compiere questa traversata, viste le annunciate nevicate già da domani. Saremo completamente sole per tutta la giornata, se non per qualche camoscio avvistato. Giornata che si mantiene serena fino alle 11,30; poi purtroppo salgono le nebbie e pure un vento freddo da sud, che non ci molleranno più! In 3h siamo all’attacco, dove ci imbraghiamo. Iniziamo questa bella cavalcata, sempre pressoché sul filo di cresta, con passaggi di II/III°. Arrivate alla base della cuspide finale della cima Nord, siamo al tratto più impegnativo della traversata: un III+ (o forse più un IV- secondo me...) un po’ ingaggioso, forse aggirabile sulla dx o sulla sx (vendendo a posteriori le foto di altri report...), ma che noi percorriamo per intero, usando la corda. Siamo così sotto la cima, che raggiungiamo salendola da sx, come da relazione. Veloce foto di vetta visto il freddo, e poi partiamo per il tratto di cresta che ci porterà alla cima sud. Questo tratto prevede più saliscendi rispetto alla prima parte, con alcuni tratti di disarrampicata sul II/III° da percorrere con attenzione, alternati a esposti e aerei traversi sul filo di cresta. Un ultimo tiro di corda su un passaggio di III- ci porta direttamente alla cima sud, felicissime! Scendiamo per la cresta est che dovrebbe portarci al passo di Premassone, ma poi nella nebbia perdiamo gli ometti e andiamo un po’ a naso... Arriveremo infatti più in basso rispetto al passo, e riprendiamo poi comunque il sentiero n. 1 che ci riporta al rif. Tonolini, e quindi all’auto dopo circa 8h e 30’ di tour comprese diverse soste, inutile dirlo... contentissime di questa traversata ancora tutta in rosa e nella più totale solitudine, che nonostante vento, freddo e pure la neve in certi punti, abbiamo portato a casa.
FOTO 1: Divertenti passaggi nel primo tratto di cresta. FOTO 2: Molti i tratti esposti; questo, in particolare, ci "consiglia" l'uso della corda. FOTO 3: Ultima placca da superare che porta direttamente sulla Cima Sud. |
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