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ARGENTERA_cresta Sigismondi, 08/10/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Alpe |
Regione | Piemonte |
Partenza | Rif. Remondino (2450m) |
Quota attacco | 2700 m |
Quota arrivo | 3297 m |
Dislivello | 950 m |
Difficoltà | AD- / III+ ( III+ obbl. ) |
Esposizione | Sud-Ovest |
Rifugio di appoggio | rif. Remondino |
Attrezzatura consigliata | cordini, rinvii, qualche friend |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Bella e lunga trasferta sulla vetta delle Alpi marittime! La punta sud di Cima Argentera (3297 m) riceve le maggiori visite principalmente dalla via normale che sale dal Rif. Remondino. Si tratta di un percorso detritico che sfrutta una cengia ascendente sulla parete est e che permette di raggiungere la cima con limitate difficoltà. Sul versante sud/ovest, corre una bella e lunga cresta di roccia che sale sino in vetta con una scalata di livello medio: la cresta Sigismondi. La roccia è buona, ed il percorso sempre aereo e divertente. Lungo la via non è presente alcuna attrezzatura e le difficoltà massime non supereno il III+. Noi abbiamo percorso tutta la cresta procedendo in conserva o conserva protetta senza effettuare mai un tiro di corda. Si segue sostanzialmente sempre il filo di cresta, Nella prima parte che sale a punta Purtschelle conviene rimanere più al centro in quanto in prossimità della cresta le difficoltà aumentano, poi si segue sempre il filo di cresta che si fa via via più affilato, sino in prossimità dell'inticima dove la via spiana decisamente e per facili roccette conduce alla croce di vetta. Complessivamente abbiamo impiegato per la salita circa 4,5 ore comprese le soste. Per la discesa al Rif. lungo la via normale considerare 2,5 ore.
Il locale invernale del Rif. Remondino è posto nel sottotetto accessibile con scala a pioli esterna, ha 12 posti letto con materassi e coperte. All'esterno è presente una fontana, ma al momento della nostra visita non erogava acqua. Tanti stambecchi nei dintorni del Rifugio, notte passata con un escursionista Francese dove abbiamo imparato una nuova parola: bouquetin (stambecco). Percorsa la cresta in completa solitudine, in una splendida giornata autunnale, temperatura ottima, assenza totale di neve (inutile portarsi i ramponi). Inutili le scarpette d'arrampicata, inutili e fastidiosi gli scarponi rigidi, via da percorrere con scarpe d'avvicinamento. |
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