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   ROI DU SIAM, Via Lifting du Roi, 26/06/2017
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Onicer  sorega   
Regione  Francia
Partenza  Courmayeur, funivia di Punta Helbronner (3450m)
Quota attacco  3400 m
Quota arrivo  3600 m
Dislivello  200 m
Difficoltà  D+ / VI ( VI obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Rif. Torino
Attrezzatura consigliata  Da ghiacciaio per l'avvicinamento. Da scalata per la parete: 2 mezze corde da 60 m, una serie di friend dallo 0,3 (blu) al 3 (blu) BD, 8 rinvii di cui un paio lunghi.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Ore 7,45 di lunedì alla stazione della funivia di Punta Helbronner mi commiato da Fabio e Marco, reduci dal Dente del Gigante di ieri e parto con Anne alla volta del Roi du Siam per scalarne la parete Sud-Est per la mitica via "Lifting du roi". La via si mantiene sempre su difficoltà abbastanza omogenee tra il V e il VI. Tutti i tiri sono belli lunghi, non meno di 45 metri l'uno. L'avvicinamento è veloce sul ghiacciaio ed è ancora presente la traccia dei giorni scorsi. Il Roi du Siam è una cima caratterizzata da un cappuccio a vaga forma di turbante davanti al Petit Capucin. Si attacca per una placca appoggiata con uno spit ben visibile 3 metri sopra. Ma non crediate che le protezioni fisse abbondino, anzi tutt'altro. Come sempre nel massiccio del Bianco ci si deve attrezzare con una buona serie di friends e tanta logica nella ricerca dell'itinerario. Già al secondo tiro oltrepassato uno spigolo resto disorientato davanti alla roccia supercompatta e senza protezioni. Poi dopo una buona osservazione riesco ad individuare uno spit a qualche "chilometro di distanza" e risalgo quindi fiducioso verso di lui. Ottima roccia e super ambiente. Si segue sempre la linea più logica e facile tranne in alcun punti dove la via segue un percorso un po' più difficile mantenendosi fuori da zone più facili, ma anche più friabili. Caratteristico il settimo tiro che si insinua in un bel camino. Il nono e ultimo tiro è il più spettacolare e anche il più difficile. Si parte su una stupenda lama in dulfer per poi aggirare a destra uno strampiombo e quindi proseguire fino alla cima molto aerea. Non c'è troppo tempo per rilassarsi perché si è fatto tardi anche a causa della "cazzata del giorno" occorsami alla S4 dove appoggiando le scarpette sul bordo di una larga fessura mi ci sono cadute dentro. Dopo vani tentativi la intraprendente Anne ha tolto dal suo zaino il telaio e deformandolo e allungandolo a mò di bacchetta con rampino finale sono riuscito a recuperare le scarpe. Ma una buona mezz'ora nel frattempo se ne era andata. E allora giù con le doppie. Su nove tiri si fanno 7 doppie. Il mio consiglio è di tenere le corde a matassa attaccate all'imbrago e portarsele giù strada facendo per evitare un gomitolo di nodi durante le doppie. Velocissimo rientro a Punta Helbronner con il fiato in gola e arrivo alle 16,55 giusto 5 minuti prima della partenza dell'ultima funivia. Stupenda giornata e stupenda scalata in stupendo ambiente. E Anne? Beh, che dire? Veramente stupenda!
Foto 1: Secondo tiro
Foto 2: La carattersitica cima del Roi du Siam
Foto 3: S8 con Gran Cap e Roi. Sulla destra della sosta si vede la stupenda lama dell'ultimo tiro

Altre foto a questo link:
https://www.facebook.com/mauro.soregaroli/media_set?set=a.10213999469887288.1073742043.1426945726&type=3&pnref=story
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