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Monte Castello di Gaino, cresta sud-ovest, 27/09/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Regione | Lombardia |
Partenza | Gaino (Toscolano Maderno, BS) (270m) |
Quota attacco | 370 m |
Quota arrivo | 870 m |
Dislivello | 500 m |
Difficoltà | AD / IV+ ( III+ obbl. ) |
Esposizione | Sud-Ovest |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Corda 40m, 4-5 rinvii, qualche cordini e 2-3 friends |
Itinerari collegati | Monte Castello di Gaino (870m), cresta sud-ovest |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Giornata ideale per questa salita quasi a precipizio sul lago di Garda. Evitiamo così le nuvole e le nebbie previste sui monti, e ci godiamo pure bei momenti di sole che ci accompagneranno da metà salita in poi. Arrivate all’attacco, ci scoraggiamo un po’ vedendo che è presente un corso CAI di arrampicata, con quasi 15 cordate presenti!! Fortunatamente il primo bel tiro di IV+ è tutto per noi, mentre gli altri salgono dal canalino di III+, così cominciamo già a superarne un po’. Durante la salita, cerchiamo di evitare incroci di corde e antipatici “scontri” con i presenti, e ci divertiamo a cercare piccole varianti, anche se ovviamente con qualche difficoltà in più. Ma la roccia è veramente splendida, calcare DOC, e offre numerose possibilità di proteggersi. Non ci lasciamo scappare i bei passaggi di IV/IV+ presenti lungo la via, soprattutto per non ingarbugliarci con gli altri e per divertirci un po’ di più. Il numeroso corso termina la sua salita sull’avancorpo della montagna e così saremo completamente sole per il resto della salita! Poco dopo arriva il primo torrione, col pass. di V (1 chiodo). I primi metri 3-4 sono abbastanza semplici, ma il secondo tratto si fa più ostico e un intaglio sulla dx mi permette di raggiungere il culmine, anche se non senza fatica. Recupero Cristina e proseguiamo fino al secondo torrione, decisamente più duro (VI). Qui siamo un po’ titubanti, la voglia di provare c’è... E ci provo, salgo un paio di metri in spaccata... ma poi desisto. Pazienza, ci ho provato... Aggiriamo quindi a dx e proseguiamo come da itinerario, scavalcando ovviamente il terzo torrione ancora più ostico (VI+)! Qualche altro passaggio di III/III+ e siamo sull’anticima. Ma la vetta è ancora lontanuccia... Tanti saliscendi, scavalcamenti di pinnacoli e roccette... L’ultima ripida rampa e poi finalmente la croce di vetta... Spettacolare il panorama sul lago, siamo davvero contente. Breve sosta mangereccia e poi discesa dalla normale, che percorriamo con attenzione perché il sentiero, soprattutto all’inizio, non è sempre ben individuabile e a volte si rischia di perderlo (non farsi tentare da ripide discese, seguire bene bolli e ometti). Scelta azzeccatissima oggi quella di andare al lago!! Partecipanti: Fedora e Cri.
FOTO 1: Il percorso normale (a sx della foto, si vede la corda) è affollato e così seguiamo delle belle placchette più a dx. FOTO 2: L'anticima vista a circa metà percorso, dove gli altri terminano la gita e scendono. In rosso, il primo torrione con pass. di V da noi salito (presente un chiodo a metà); in giallo invece il pass. di VI non salito, ma aggirato a dx. Poi invece sempre sul filo di cresta fino in cima. FOTO 3: Le ultimissime roccette pochi metri sotto la croce di vetta. |
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