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Dente di Coca (Sperone di destra), 11/07/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Claudio2169 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (1000m) |
Quota attacco | 2300 m |
Quota arrivo | 2924 m |
Dislivello | 600 m |
Difficoltà | PD / III ( II obbl. ) |
Esposizione | Sud-Ovest |
Rifugio di appoggio | Merelli al Coca |
Attrezzatura consigliata | Corda da 60 mt |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Si parte di buon ora io Alessio e Davide , la giornata si preannuncia calda e fino al rifugio Coca è una vera sauna. Dall'altopiano del lago le cose cambiano il clima è più fresco e questo ci aiuta la salita. Dal Dente di Coca degradono sul lago due speroni divisi da un canale che salendo è sempre più evidente. Attacchiamo la salita dopo un breve attraversamento su neve su un canale erboso qualche centinaia di metri sotto il passo che sembra indicarci la retta via scegliamo lo sperone di destra più alle nostre portate non ci sono segni e bolli si segue la via più logica cercando di mantenersi in cresta. Viaggiamo su linee di salite diversa si muove molto e qualche sasso spesso parte. Il caschetto è meglio averlo , sono molti i tratti aerei ed esposti con difficolta crescendo man mano che si sale ,facciamo diverse pause cercando di raggrupparci alcuni tratti vanno ben studiati , sembra che oggi la corda non serva. Superiamo un ultimo spuntone e la croce è ben evidente quasi si canta vittoria siamo all'altezza della breccia del Dente e si intravede il vecchio cavo , ma purtroppo ci troviamo davanti a una parete che sembra sbarrare la nostra salita. Essenziale l'uso della corda per la salita Alessio parte da prima lo assicuro a un vecchio chiodo poi lui effettuera il mio recupero. Recupero Davide bisogna superare delle cengie esposte fino a sbucare alla sosta che solitamente si calano con la doppia per il proseguimento verso le cime di Arigna. Ormai la croce è vicina e l'emozione e tanta direi immensa. Finalmente possiamo rilassarci e goderci il panorama. La discesa l'affrontiamo dalla normale si va a prendere la prima sosta con le due corde da 30 mt facciamo la prima doppia , purtroppo per la posizione della sosta il nodo di giunzione trova facile appigli tra le roccie che costringe Alessio a risalire per liberare la corda. La seconda doppia anche lei sfigata la corda si blocca nuovamente questa volta tocca a me risalire a liberarla. Alessio preferisce scendere in libera e ci aspetta alla base. La terza calata va liscia recupero le due corde e seguiamo qualche omino il terreno è più infido fino ad arrivare alla cresta che ci porta sulla punta Isabella. Da qui siamo tutti più tranquilli ora dopo il passo ci salutiamo e scendiamo verso il rifugio dove incontro con piacere Giorgio per la sua la salita pomiridiana. Proseguo fino ad incrociare un folto branco di camosci. Il rifugio è vicino e finalmente la giornata termina , ora mi aspetta un ottima cena in compagnia di Giorgio. Tra progetti futuri e passati passiamo una splendida serata io mi fermo per la notte lui prosegue per la discesa.
Ringrazio i miei compagni per aver condiviso questa bella avventura , un saluto anche ai rifugisti , Simona e Marco. |
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