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   piccolo dain via direttissima loss, 15/06/2008
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Onicer  michelealebardi   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  sarche (100m)
Quota attacco  500 m
Quota arrivo  750 m
Dislivello  250 m
Difficoltà  TD+ / VI ( VI obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  NDA, 16 copie, frieind medi-grandi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Mediocri
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento .....minchia che via!!!!!!era un pò di tempo che volevo cacciarci il naso su questa linea, ma non pensavo che fosse in quelle condizioni.....partiamo bene, non trovando il sentiero, tra i mille che ci sono nel bosco, che porta sotto la parete poi finalmente dopo un girovagare risaliamo un sentiero attrezzato che ci porta sopra il rialzo roccioso che sta sopra il paese e in circa un ora giungiamo sul traverso che porta all'attacco della via, messe le scarpette parte robicop, il primo tiro risulta su roccia pressoche marcia, qualsiasi cosa che prendi per le mani si muove, allora con passi felpati arriviamo alla prima sosta, già li i timori di una ritirata, visto il tipo di roccia e la chiodatura precaria, piccola riunione sul dafarsi e decisione presa: proviamo a fare il secondo tiro e poi vediamo....il secondo tiro è quello chiave un didro-fessura strapiombante gradato VI+, le protezioni intermedie sono di svariato tipo, chiodi vecchi, cunei di legno con filo di ferro come fettuccia, massi incastrati modello stopper etc...il tiro me lo pippo io da primo, molto atletico e psaico, incastro le dita un pò ovunque i piedi su tacche strasporche di cagate di uccelli, roccia anche li un po marcia e come cigliegina sulla torta, unta....arrivo in sosta abbastanza provato e recupero robicop che si fa il tiro con lo zaino e di conseguenza s'incastra e non riesce ad uscire in sgioltezza....ma il bello a da venire, il terzo un traverso e rimonta su lame (1 chido) di V+, sembra che ti rimanga in mano tutto!!!!da qui in poi la via si fa bella, due tiri su placche fessurate di qui la prima possibilità di libera invece la seconda una serie di chiodi a pressione azzerano la libera (un pò lunghi questi azzeramenti)....da li si giunge a due tiri magici in fessura chiusa da un tetto, cominciavano a scendere due goccie d'acqua ma dissi a robi che tanto anche se piovesse saremmo al riparo sotto il tetto, il primo tratto è di V+ con la classica chiodatura a cunei, poi sosta appessi nel vuoto, su chiodi a pressione, si prosegue per la fessura che va sotto il tetto, la si segue fin che finisce, e con vari passi in AO/A1 si supera il tetto e la placchetta sovrastante, l'ultimo tiro un divertente V con uscita, classica valligiana, tra gli alberi....insomma una via ingaggiosa sia per le protezioni che per la roccia, ma di soddisfazzione....un'altra croce da mettere sulla guida di Filippi.....cosiglio una ripetizione a chi è forte di cuore:-)))...BUONA SKALATA A TUTTI......
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