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Rogno, Via dieci anni dopo + Mazinga, 02/06/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | sorega |
Regione | Lombardia |
Partenza | Rogno (250m) |
Quota attacco | 300 m |
Quota arrivo | 420 m |
Dislivello | 200 m |
Difficoltà | D / 5c ( 5c obbl. ) |
Esposizione | Sud-Est |
Rifugio di appoggio | |
Attrezzatura consigliata | da arrampicata, una scelta di nuts e di friends medi-piccoli |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Mediocri |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | Siamo andati a cercarci questa via poco ripetuta e ne abbiamo capito benissimo il perché. La via, praticamente abbandonata, sale su placche coperte di muschi e licheni rigogliosi. La chiodatura è assai vetusta e rarefatta quanto l'ossigeno a quote himalayane. Si può integrare con nuts e friends, ma non dappertutto. Restano comunque lunghi tratti improteggibili con arrampicata delicata tra i muschi. Solo il terzo tiro dove si supera una bella fessura merita la visita. Tuto sommato una salita di impegno alpinistico dove serve anche un certo intuito per trovare la giusta linea sopratutto nel primo tiro. Se non ci fossero così tanti muschi e licheni potrebbe anche essere una bella linea. Peccato.
Siamo scesi in doppia sul "Digiuno delle Galline": Attenzione, sull'ultima sosta di calata c'è uno spit parzialmente fuoriuscito! Dopo la discesa in doppia abbiamo salito Mazinga, altra via in stile "Rogno" con protezioni piuttosto distanziate, ma su roccia decisamente più buona. Divertente. In compagnia di Mimix Foto 1: In arrampicata: roccia orobica o amazzonica? Foto 2: Sul tiro finale che coincide con "il digiuno delle galline" Foto 3: Su Mazinga |
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