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   Cimon della Pala, spigolo nord-ovest: in relax sul Cervino delle Dolomiti, 28/08/2011
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Onicer  al   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Malga Fosse (vicino a Passo Rolle) (1934m)
Quota attacco  2700 m
Quota arrivo  3184 m
Dislivello  500 m
Difficoltà  AD- / III ( III obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  corda da 40 metri, picca o ramponi inutili a fine stagione
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Stupefacente che su di lì salga una via che certamente non supera il III. Per quel che mi riguarda la parte più difficile è stata arrivare all’attacco (note sotto per gli interessati). Curioso notare che in rete si alternano descrizioni esaltanti ad altre allarmanti che parlano di roccia friabile e bivacchi forzati o sfiorati. La roccia che abbiamo trovato noi era ovunque buona (anche se a tratti con detriti sopra), ottima nel tratto sul filo di cresta. Per i tempi, facendo tiri su questo tratto (sono 150 metri circa e non 80 come dice la guida CAI-TCI) ed andando slegati altrove (I e II con pochissimi passi brevi di III) ci abbiamo messo meno di 4 ore dall’attacco alla cima, da sommare a più di 2 per arrivare all’attacco. Certo che se si fa tutta a tiri la giornata passa in fretta …

Il percorso è abbastanza evidente fino al Becco del Cimon, dato che si finisce facilmente sul VI o più se si devia (classico dei versanti ripidi dolomitici!). Il tratto finale in parete nord-est invece non è obbligato, per cui descrivo brevemente dove siamo passati noi. Aggirato il becco a sinistra, al primo bivio tra una rampa in salita e una cengia pianeggiante, abbiamo seguito questa (con ometti) per un centinaio di metri finché non diventava troppo esile per essere percorsa agevolmente. Siamo allora saliti, cercando il punto più facile, ad una cengia ben più ampia, che abbiamo seguito, prima in piano e poi in salita verso la cresta fino all’uscita vicino alla vetta vera e propria (subito oltre). (Considerare che la cresta dal Becco alla vetta è lunga circa 200 metri e non 2 chilometri come ho letto da qualche parte.) Tiziano ha generosamente costruito un ometto sulla vetta, di solito non raggiunta da chi sale per la normale per colpa delle relazioni terroristiche che dicono di fermarsi prima.

Per l’attacco (sulla via classica e non sulla variante dalla Baita Segantini), la dritta fondamentale è partire da Malga Fosse (poco sotto Passo Rolle). Al primo tentativo (da solo) di una settimana prima, partito da San Martino e passato per il Col Verde, ho rinunciato perché non volevo scendere oltre 100 metri lungo il sentiero giù dalla Pala Monda, e risalendo questa non ho trovato il punto dove traversare sotto la parete del Cimon (si vede male anche quando si è dalla parte giusta, e da fuori sembra in ogni caso una ravanata a cinque stelle). Da Malga Fosse invece si segue il canale sotto la risalita alla Pala Monda (foto 1). Nella parte rocciosa noi siamo stati al centro ed abbiamo perso tempo (un dietro front su un camino di IV), come presumibilmente altri prima visto l’elevato numero di cordini ovunque. L’impressione e’ che il passaggio migliore sia stando a destra, a ridosso della parete dei Cimon.

Foto 1: la parte chiave della salita: arrivare all’attacco, che è la sella al centro della foto.

Foto 2: lo spigolo visto dal primo intaglio di cresta dopo l’attacco, non sembra ma è facile!

Foto 3: sul filo di cresta, sospesi sopra Passo Rolle.
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